Donna respinta e offesa dai servizi sociali di Molfetta? Il consigliere Pino Amato chiede un'inchiesta
MOLFETTA - Il consigliere comunale e vice presidente del consiglio comunale di Molfetta, Pino Amato (foto), ha ricolto un'interrogazione al presidente del consiglio Nicola Camporeale e all'assessore alla socialità Luigi Roselli per conoscere come mai i servizi sociali del Comune si siano comportati in maniera scorretta con la signora MDG che «recatasi presso gli uffici dei servizi sociali in cerca di aiuto per la sussistenza minima dei suoi quattro figli, le veniva non solo rifiutato l'aiuto ma di contro offesa ed umiliata dinanzi ai figli».
Amato pone altri interrogativi in merito all'episodio che – se veri, e non una “bufala” di un giornale locale – appaiono inquietanti al punto da richiedere sanzioni nei confronti degli stessi dipendenti dell'ufficio e, forse, anche l'intervento della magistratura:
«E' vero – scrive Amato - che episodi del genere accadono ogni qual volta essa si presenta agli uffici dei servizi sociali?
E' vero che nei suddetti uffici essa viene altresì guardata con disprezzo e rimproverata per l'aver messo al mondo quattro figli?
E' vero che la signora M D G vive sotto la costante minaccia di essere espropriata della custodia de figli da parte dei Servizi Sociali?».
Mi auguro – aggiunge Amato - che ciò che riportato nell'articolo (pubblicato su un giornale locale) non sia vero, altrimenti mi vergognerei ad essere Consigliere Comunale di questa città.
Le istituzioni hanno il dovere, sottolineo il dovere di proteggere e difendere le famiglie ed i nuclei familiari svantaggiati, in particolar modo l'Assessorato ai Servizi Sociali soprattutto in presenza di minori, che hanno bisogno di assistenza, essi non hanno nessuna colpa, forse per qualcuno quella di essere nati.
Mentre invece hanno tutto il diritto di vivere un infanzia serena così come i propri coetanei più fortunati.
Alla luce di quanto esposto si chiede all' Assessore alla Socialità o al Sindaco se la signora in questione sia assistita dai Servizi Sociali ed in quali termini e quali provvedimenti l'amministrazione intende adottare in favore dei figli della medesima, di cui una con gravi disturbi comportamentali, tali da rasentare l'autismo.
Spero che tutto vada a buon fine, senza dover aspettare la solita storia drammatica che ogni tanto leggiamo sui giornali.
Si vuole altresì ricordare a qualche superficiali ed insensibile che mai e poi mai, soprattutto nell'espletamento delle proprie funzioni, dovrà colpevolizzare qualcuno di mettere al mondo dei figli.
Per quanto riportato dal sottoscritto, come previsto dall'art. 43 del Consiglio Comunale, si chiede risposta scritta in breve tempo riservandomi di riportare la questione in Consiglio Comunale e di conseguenza chiedere una commissione conoscitiva per verificare quanto accaduto».