C’è un momento nel quale intuisci che occorre cercare la parola che rigenera il cammino. Che ti spiana la visione. Che allunga la prospettiva.
«Noi abbiamo scelto la parola speranza – dice Elvira Zaccagnino (foto) della casa editrice di Molfetta, la meridiana - che come diceva don Tonino “non è una forma di tiramisù psicologico utile per non lasciarsi travolgere dalle tristezze della vita. Niente di più deleterio. La speranza è parente stretta del realismo. È impegno robusto che non ha da spartire nulla con la fuga.”
Pensateci così: come casa editrice che scommette, in questo tempo disperato, su un impegno robusto di speranza. Che non fugge ma incalza. Che non aspetta ma si mette in gioco. Ci proviamo insieme? Come?
Ogni giorno su facebook incalzeremo l’alba con un post che dia un senso dinamico a una parola, speranza, che abbiamo invece vestito di sedenterietà.
Un nostro personale Calendario dell’Avvento, che è poi il tempo in cui prepararsi ad accogliere l’inedito che può irrompere… se gli facciamo spazio.
In un blog su www.edizionilameridiana.it condivideremo testimonianze, video, frammenti di ragionamenti per allenarci alla costruzione di un progetto robusto.
Non vi proponiamo strenne o libri di Natale ma vi chiediamo di considerare i nostri libri strumenti per costruire speranza: la speranza di essere genitori efficaci, di essere felici, di avere un futuro, di non appendere i chiodi, di essere liberi, la speranza che fu di don Tonino, di essere protagonisti di cambiamento, la speranza che accompagna ogni attesa.
Partiamo da oggi con la nostra campagna #donasperanza. Il primo step fino a Natale. Cosa fare?
Condividere quello che vi proponiamo: da questa newsletter ai post su facebook, alle citazioni e ai video.
Vi chiediamo poi di donare un nostro libro immaginandolo come strumento di speranza.
Noi a voi, in ogni pacco che partirà da oggi fino a Natale, doneremo un po’ della nostra terra e alcuni semi di girasole. La terra dove ci sono le nostre radici e da cui attingiamo la nostra forza. I semi da piantare per fare delle nostre comunità luoghi di speranza.
Giorno dopo giorno, impronta dopo impronta, per ritrovarci in tanti».
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