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Don Tonino terziario francescano, il pellegrinaggio ad Assisi dell'Associazione Don Tonino Bello per la solidarietà
15 ottobre 2012

Poeta del nostro tempo e uomo del Vangelo. Due definizioni che potrebbero solo semplificare la figura di don Tonino Bello, un alter christus che alla sequela di san Francesco, ha messo la sua vita a totale disposizione dei poveri e degli ultimi del mondo con estrema semplicità e umiltà. Perché, come san Francesco, era innamorato della bellezza del creato e delle sue creature. In pochi a Molfetta conoscono don Tonino come terziario francescano dell’Ordine Francescano Secolare (dall’1 gennaio 1962), i cui componenti sono chiamati e si impegnano a vivere lo spirito di san Francesco nel mondo. Ed è stato proprio questo lo spirito che ha guidato e ispirato l’Associazione «Don Tonino Bello per la solidarietà» nel pellegrinaggio ad Assisi. Diversi sono stati gli incontri di preghiera e riflessione sulle figure di don Tonino e san Francesco, sulla loro semplicità evangelica e sul messaggio di puro amore verso il creato e i poveri, tutti accompagnanti dalla presenza amorevole e francescana di frate Aldo. Sin dal momento di accoglienza, in un giardino della basilica, frate Aldo ha tracciato le linee fondamentali del messaggio francescano di don Tonino, da lui conosciuto solo in 3 occasioni, una delle quali nel 1989 proprio ad Assisi. Una folgorazione spirituale, quella del frate che, come un vero e proprio padre spirituale (quasi fosse stato indicato dallo stesso don Tonino), ha sempre invitato l’associazione a rafforzare il suo zelo per il volontariato, l’unità operativa e familiare tra gli iscritti, la testimonianza concreta e costante del messaggio umano e cristiano di don Tonino e, in particolare, la collaborazione con il clero locale. L’associazione ha anche offerto un cesto di fiori realizzato dalla «Scuola dei fiori di don Tonino Bello» (diretta dalla presidente Francesca de Gennaro e da Betty Minervini) durante l’offertorio della celebrazione eucaristica domenicale, subito dopo depositato ai piedi della tomba di san Francesco, con un intenso momento di preghiera che ha replicato quello alla Porziuncola (rosario e fiaccolata). Significativo anche l’incontro con Claudio, un uomo, ora residente ad Assisi, che ha conosciuto negli anni ’80 don Tonino, perché ospite della CASA di Ruvo per la disintossicazione: è stato proprio lui, nonostante le precarie condizioni economiche e la dignitosa indigenza, a donare all’associazione alcuni suoi oggetti (tra cui delle cornici e un centrino). Un gesto gratuito e disinteressato che ha richiamato in toto proprio don Tonino nel suo donarsi completamente all’altro, senza lasciarsi nulla per le proprie necessità quotidiane: un gesto elementare, ma carico di significati, anche se piccolo, per un sodalizio di volontari che ad oggi sono il frutto migliore e più concreto del messaggio evangelico di don Tonino. Infatti, nella loro semplicità e umiltà di volontari al servizio dei poveri e delle opere di don Tonino, rispecchiano tutta la povertà evangelica del Servo di Dio, il «vescovo con il grembiule» che segnava con i suoi passi paterni e la croce di legno le strade di Molfetta. Nell’orizzonte spirituale di don Tonino, san Francesco è esempio esemplare di fraternità, povertà, minorità, letizia, riscoperta della dimensione materna e femminile della società, un nuovo spazio di autonomia della coscienza all’interno del dialogo con Dio, l’abolizione della categoria del nemico, la ricerca costante del perdono e della pace, l’amore per la vita, una nuova forma evangelica del vivere, una visione cosmica dell’esistere. Ma soprattutto la certezza che il male si vince con il bene, l’errore con la testimonianza della verità e l’odio con l’amore. È proprio questo lo spirito che permea l’Associazione «Don Tonino Bello per la solidarietà», da sempre ispirata alla serena letizia, all’immagine della bisaccia del cercatore e alla gioia della solidarietà: principi francescani che, come sottolineato nell’ultima riflessione di frate Alessandro alla Porziuncola, è necessario vivere ogni giorno, spezzando le catene del cuore e aprendosi a una nuova visione della vita e dell’uomo. L’esperienza spirituale e morale formativa di questo primo pellegrinaggio ad Assisi dell’associazione ha sicuramente lasciato una impronta indelebile in coloro che hanno partecipato: e come testimoni di don Tonino e san Francesco hanno il dovere di portare alla luce del mondo il messaggio evangelico di fratellanza di due uomini santi che rappresentano ancora due pietre miliari del rinnovamento cristiano.

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