Don Tonino Bello e San Francesco d’Assisi
La gente, i poveri e Gesù Cristo
La persona e l’opera di don Tonino Bello sono caratterizzate da una dimensione importante:il francescanesimo. Oltre che personalmente membro del Terz’Ordine Francescano, don Tonino ha spesso citato la vita e gli scritti di san Francesco, e, in alcuni casi - come nel memorabile viaggio a Sarajevo - si è rifatto in modo esplicito all’esempio del Santo di Assisi.
Questo libro del francescano cappuccino (docente di teologia presso lo Studio teologico interreligioso pugliese) Francesco Neri (Ed Insieme, Sentieri/22, 2001, pp.192, ill., lire 20.000), è perciò dedicato ad illuminare la dimensione francescana di Antonio Bello.
Nella prima parte ricostruisce i rapporti di don Tonino con i francescani, documentata anche visivamente da una rassegna fotografica a colori.
Nella seconda mette in evidenza la presenza di San Francesco nella spiritualità di Antonio Bello: la centralità di Gesù Cristo, contemplato nell’incarnazione e nella croce, l’amore alla Chiesa, il primato del Vangelo, la venerazione verso l’Eucaristia, lo stile del servizio verso i poveri. Da Cristo nasce la fraternità come accoglienza gratuita e rispettosa dell’altro; questa trova applicazione specialmente nel dialogo tra le religioni e la salvaguardia del creato, e include il dovere della gioia, la promozione della bellezza, l’integrazione dell’ombra e della morte.
Nella terza parte il libro offre una pista di spiritualità per il nostro tempo, ispirata al francescanesimo come vissuto da don Tonino, riproducendo ben nove interventi inediti su San Francesco o sul mondo francescano.