Domani sera ennesima riunione decisiva per il centro destra
MOLFETTA 3.03.2006
A Molfetta la politica sembra essere diventata una serie interminabile di riunioni, ognuna delle quali viene presentata come decisiva, quella in cui verrà individuato un candidato sindaco o compiuta la scelta della posizione di un partito, salvo poi venire aggiornata ad un'altra e poi un'altra ancora e così via, che verrebbe da indagare su cosa si dicano, quali argomenti nuovi possano intervenire da un giorno all'altro a ravvivare il dibattito interno.
Per quanto riguarda il centro destra, ha rivelato a Quindici on line un autorevole esponente di un partito di maggioranza, domani sera dovrebbe essere proprio l'appuntamento definitivo.
Il sindaco Tommaso Minervini non è stato nemmeno invitato, dopo il “bidone” tirato l'ultima volta, la resa dei conti avverrà tutta all'interno di partiti e movimenti fra cui, a quanto si dice, non tira aria di ricomposizione. Si dà ormai per scontato che ognuno rimanga arroccato sulle posizioni di qualche giorno fa, insistendo sul proprio nome quale candidato sindaco e che la spaccatura sia quindi inevitabile.
Da una parte rimarrebbero Forza Italia, An e Molfetta prima di tutto il cui candidato rimane il sen. Antonio Azzollini, chiamato “ad assumersi le sue responsabilità”, insomma a spendersi in prima persona per la vittoria del centro destra, dall'altra i socialisti di Visaggio, comunque essi si chiamino ora, il Pri, Molfetta che vogliamo e il Psdi. Tommaso Minervini mantiene per ora un rigoroso silenzio, probabilmente preso dalla stesura del suo saggio su Giordano Bruno, ma questo secondo schieramento sembra tagliato addosso a lui. L'Udc, che ha gettato sul tavolo delle trattative un suo nome, quello del consigliere comunale Carmela Minuto potrebbe fare da ago della bilancia.
Resta in definitiva da determinare la posizione di partiti che cercano ancora di capire da che parte cascherebbero meglio, ma la spaccatura in due tronconi dell'attuale maggioranza dovrebbe essere un dato certo. Almeno fino alla prossima riunione “decisiva”.
Lella Salvemini