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Domani forum Agenda XXI su sviluppo sostenibile
17 aprile 2002

MOLFETTA – 17.4.2002 Domani alle 17 nella Fabbrica di San Domenico (nella foto)ci sarà l'insediamento del primo Forum in Puglia di Agenda XXI. La città di Molfetta con l'adesione alla Carta di Aaalborg delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (avvenuta con delibera di consiglio comunale nel gennaio 1998) ha avviato un importante processo di condivisione di quei principi sul proprio territorio. L'appuntamento di domani pomeriggio segna l'inizio concreto di questo progetto che non rappresenta un' "agenda", appunto, condivisa e partecipata e, nello stesso tempo, finalizzata a rendere progressivamente e decisamente sempre più sostenibile i modelli di produzione e di consumo. Da questo ne discende che due questioni sono fondamentali nello sviluppo delle Agende XXI: la prima è la condivisione del concetto di sostenibilità, e in quest'ambito il rapporto qualità/competitività; la seconda è la qualità dei processi partecipativi e conseguentemente il ruolo dei cittadini e delle organizzazioni sociali come soggetti attivi nella costruzione delle politiche. Il connotato di forte novità che deve essere messo in evidenza è quello di guardare alla sostenibilità come ad un concetto complesso e quindi non solo in funzione di obiettivi ambientali, ma anche economici, sociali ed istituzionali. Questa interpretazione della sostenibilità è ricca di implicazioni che troppo spesso vengono superficialmente accantonate sia da parte dei suoi fautori che dei suoi detrattori. Un percorso di sviluppo sostenibile deve perciò integrare e rappresentare la complessità dei vari elementi che qualificano e determinano lo sviluppo stesso. Le quattro principali dimensioni della sostenibilità possono schematicamente essere individuate in: - sostenibiliità economica, come capacità di generare in modo duraturo, reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione; - sostenibilità sociale, come capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione, ma anche divertimento, serenità, socialità) distribuito in modo equo tra strati sociali, età e generi; - sostenibilità ambientale, come capacità di mantenere nel tempo qualità e riproducibilità delle risorse naturali; - sostenibilità istituzionale, come capacità di assicurare condizioni di stabilità, democrazia, partecipazione, giustizia. La declinazione di queste diverse dimensioni della sostenibilità ci porta ad individuare, nello specifico contesto cittadino, alcuni terreni di grande interesse in cui realizzare la loro integrazione: - la qualità della produzione ed il consumo, intesa come internalizzazione e riduzione dei costi ambientali e valorizzazione nel medio termine di opportunità e vantaggi competitivi (interpretazione della dimensione economica e ambientale); - l'equità nell'accesso di tutti alle risorse e alla qualità ambientale, intesa anche con riferimento alle aree più povere e alle generazioni future (integrazione della dimensione sociale e ambientale); - la qualità della vita degli individui e delle comunità, intesa come intreccio tra qualità ambientale degli spazi costruiti, condizioni economiche e di benessere e coesione sociale (integrazione della dimensione sociale, economica e ambientale); la competitività locale, intesa come capacità innovativa che investe nel capitale naturale e sociale e valorizza e potenzia le risorse locali (integrazione della dimensione istituzionale, economica e ambientale). Di questo si parlerà domani con gli interventi di illustri ospiti (programma allegato). In più, il comune di Molfetta, ha creato una “città sostenibile” sul web in cui si potrà consulterare e partecipare direttamente alla vita del Forum all'indirizzo: www.lacittasostenibile.it
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