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Documento comune dei sindaci contro i tagli agli ospedali. Un sondaggio di “Quindici” Molfetta
24 marzo 2016

MOLFETTA – Alla fine i sindaci di Corato, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo e Terlizzi hanno deciso di mettere nero su bianco le loro proposte correttive al Piano di riordino ospedaliero, previsto dal presidente della Regione Michele Emiliano.

Questo uno stralcio del documento, sottoscritto anche dal sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio: «I numeri del Piano di riordino della rete ospedaliera parlano chiaro: il territorio del nord barese, con la previsione di soli 156 posti letto ed il taglio di reparti e servizi, diventa un territorio “svantaggiato” in relazione alle possibilità della popolazione di ricevere adeguate cure ospedaliere. In un’area (che comprende Corato, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi) vengono infatti previsti solo 0,8 posti letto ogni mille abitanti, contro la già bassa media regionale di 3,4: una differenza macroscopica ben evidente nel Piano di riordino ospedaliero predisposto dalla Regione Puglia. Nello specifico la D.G.R. n. 161/2016, per l’ospedale di Corato prevede la soppressione dei reparti di ginecologia/ostetricia, pediatria, laboratorio di analisi e l’istituendo (nonché inaugurando) reparto di cardiologia; per quello di Molfetta, prevede la soppressione di urologia, cardiologia, ambulatorio di pediatria e laboratorio analisi. Entrambi, secondo il D.M. 70/2015 sarebbero classificati come “ospedali di base” con l’attribuzione dei reparti minimali; mentre l’ospedale di Terlizzi perderebbe la chirurgia, la diagnostica pre-natale e tutti gli altri reparti oggi attivi, subendo la conversione in Presidio Post Acuzie.

I sindaci di Corato Massimo Mazzilli, di Giovinazzo Tommaso Depalma, di Molfetta Paola Natalicchio, di Terlizzi Ninni Gemmato, e di Ruvo di Puglia Vito Ottobrini, hanno incontrato in audizione il presidente e i componenti della III Commissione Consiliare Regionale della Sanità, Giuseppe Romano, esponendo caso per caso le penalizzazioni operate a danno del territorio.

Al termine dell’incontro, i sindaci hanno sottoscritto un documento  (eccolo integralmente) col quale si evidenzia l’assoluta disparità di trattamento tra i vari territori della Asl/Ba, che è stato depositato alla III Commissione consiliare regionale Sanità e al presidente della Regione Puglia, chiedendo alla Giunta regionale di apportare i necessari correttivi al Piano stesso, sia in termini di classificazione degli ospedali, sia di posti letto che di reparti da prevedere, chiedendo anche che nel territorio ricadente sui loro Comuni venga attivato l’ospedale di Primo Livello Comprensoriale, sempre nel rispetto del D.M. 70/ 2015 della Legge di Stabilità per l’anno 2016.

Intanto sulla home page di “Quindici” (in basso a destra) è stato predisposto un sondaggio sui tagli all’ospedale, dove tutti voi lettori potete esprimere la vostra opinione.

Sondaggio

Il presidente della Regione Michele Emiliano vuole tagliare reparti all’ospedale. Sei d’accordo?

NO, il piano di riordino non è razionale

NO, perché è solo un intervento politico discriminante

NO, perché i reparti tagliati sono indispensabili al territorio

NO, perché è tutto concentrato su Bari con rischi per i pazienti

SI', perché la sanità costa troppo e va ridimensionata

SI', perché non si può tenere un ospedale in ogni Comune.

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