Discarica a cielo aperto a Molfetta, Amato (Udc) chiede spiegazioni
MOLFETTA - Nuova interrogazione del consigliere comunale dell’UDC, Pino Amato, su una discarica a cielo aperto presente nella zona ASI e scovata dalle guardie ambientali dell’Anpana.
Ecco il testo dell’interrogazione:
«Il 16 Febbraio 2010 nei pressi della Zona Industriale di Molfetta e precisamente in “Zona Casale”, nelle vicinanze della struttura commerciale “Alta Sfera “, alcuni operatori dell’associazione di volontariato A.N.P.A.N.A. hanno rinvenuto quanto segue :
1. Circa 170 pneumatici
2. Tegole e serbatoi in Ethernit
3. Scarti di tavole per la costruzione di barche
4. Tubi in plastica in enorme quantità
5. Scarti di cartongesso
6. Rifiuti di ogni genere
Inoltre nella stessa zona, sempre l’A.N.P.A.N.A., “scopre” ben 20 tombini dalle dimensioni circa di 50x50 cm totalmente scoperti e, che così come si evince dalle foto che vi si andranno ad esporre come allegato a questa interrogazione, scorre dell’acqua.
Questi tombini costituiscono un pericolo per il cittadino sia per l’inquinamento delle falde acquifere e sia perchè chiunque potrebbe cadervi dentro inavvertitamente, soprattutto qualche bambino, nessuno dimenticherà mai Vermicino e più recentemente i fratellini di Gravina.
Così come nessuno dovrà mai e poi mai dimenticare i danni che provoca l’ Ethernit all’uomo, la sua pericolosità è nota ormai da alcune decine di anni; è lungo l'elenco dei lavoratori esposti a fibre di amianto uccisi in tutto il mondo, non solo in Italia, da asbestosi, mesotelioma, carcinoma polmonare, le strutture in Ethernit (tutta l'Italia ne è piena) rappresenta una bomba ad orologeria per cui è necessaria la massima informazione dei cittadini, la rimozione progressiva di tutto l'Ethernit ancora presente sul territorio è l'unico modo sicuro per disinnescare tale bomba, che altrimenti continuerà a colpire con tumori e malattie respiratorie. Coscienti di tutto questo l’A.N.P.A.N.A. immediatamente, nella persona del Responsabile, Ispettore Capo Cav. Antonio De Stena, informava il Comandante de Vigili Urbani, Dott. Mauro Giuseppe Gadaleta. Con massimo sconcerto del De Stena, il Comandante dei Vigile Urbani, rispondeva di non poter intervenire in quanto l’A.N.P.A.N.A. non è convenzionata con il Comune.
Grave, molto grave, la salute pubblica non può essere regolata da una convenzione, il Comandante de Vigili Urbani, che dovrebbe essere uno dei tutori della pubblica sicurezza non può ignorare una vicenda del genere, il corpo dei Vigili Urbani non deve essere solo un corpo di multaroli, questa città ha bisogno di altro.
Non è finita qui, sempre il De Stena per accelerare i tempi, tentava di informare l’Assessore all’Ambiente della Città, andando a trovarlo presso la sua attività, ma ennesima beffa non veniva ricevuto.
Signor Sindaco tutti noi sappiamo del suo amore, e ne siamo certi vero, verso questa città ed i suoi cittadini ed è per questo che si chiede al Comandante dei Vigili Urbani ed all’Assessore all’Ambiente che vengano a rispondere in maniera scritta ed orale in Consiglio Comunale».