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Disastro ferroviario sulla Andria-Corato, anche un dirigente di Molfetta della Ferrotramviaria fra gli indagati
18 gennaio 2017

TRANI – C’è anche un dirigente di Molfetta della Ferrotramviaria fra gli indagati dalla Procura di Trani a nuovi indagati nell'ambito dell'indagine sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato il 12 luglio scorso, in cui morirono 23 persone e altre 50 rimasero ferite. Si tratta di Giulio Roselli, 55 anni, di Molfetta, dirigente divisione infrastruttura. A disporre gli avvisi di garanzia è stato il procuratore di Trani, Francesco Giannella.

Il reato di 'rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro', che prevede la pena della reclusione fino a 10 anni, è la nuova contestazione avanzata dalla procura di Trani. La nuova ipotesi di reato (articolo 437 del Codice Penale) farebbe riferimento al sistema di sicurezza del 'blocco telefonico' - ritenuto dai pm "obsoleto ed assolutamente insicuro" - presente sulla tratta in cui si verificò lo scontro frontale tra i due treni.

Nell'inchiesta coordinata dalla Procura di Trani sono già indagate altre sei persone. I reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime vengono contestati ai vertici di Ferrotramviaria, ovvero al presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale, Gloria Pasquini, al direttore generale, Massimo Nitti, e al direttore dell'esercizio, Michele Ronchi. Gli altri indagati sono il capotreno Nicola Lorizzo e i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli. Indagata anche la società Ferrotramviaria, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Sette i nuovi indagati nell'inchiesta, riguardano sei dipendenti della società Ferrotramviaria e l'ex presidente Enrico Maria Pasquini, alla guida della società fino al 2013. Nel registro degli indagati ci sono quindi anche i nomi di Giulio Roselli, 55enne di Molfetta, dirigente divisione infrastruttura di Ferrotramviaria; Giandonato Cassano, 54enne di Bari, responsabile dell'Unità Formazione e Regolamenti Rete Sociale; Antonio Galesi, 39enne di Bari, responsabile dell'Unità tecnica movimento stazioni; Tommaso Zonno, 63enne di Bari, coordinatore responsabile dell'unità tecnica trazione e scorta ferrovia; Vito Mastrodonato, 42enne di Bari, dirigente responsabile della divisione passeggeri di Ferrotramviaria; Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, 62enne di Bitonto, dirigente di Ferrotramviaria.

Intanto è arrivato il via libera del governo e della commissione Bilancio, all’unanimità, alla proposta Boccia per gli aiuti alle famiglie del disastro ferroviario sulla linea Andria-Corato. Lo prevede un emendamento al Dl Enti Locali depositato dal relatore Misiani e votato all’unanimità in commissione Bilancio che autorizza una spesa di 10 milioni «in favore delle famiglie delle vittime» e «di coloro che a causa del disastro hanno riportato lesioni gravi e gravissime». A ogni famiglia andranno non meno di 200 mila euro, spiega l’emendamento.   

«Siamo pronti a dare tutti i chiarimenti necessari e a fornire la massima collaborazione possibile ai magistrati inquirenti». Lo ha detto l’avvocato Michele Laforgia, difensore dei vertici di Ferrotramviaria indagati nell’inchiesta sul disastro ferroviario in Puglia. Laforgia, che ha depositato questa mattina in procura a Trani la nomina a difensore di fiducia, ha sostenuto che l’iscrizione dei vertici dell’azienda è un «atto dovuto» anche in conseguenza del fatto che alcuni dipendenti dell’azienda sono morti nello scontro tra i due treni.  

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