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Digressione Contemplativa presenta le marce funebri molfettesi in Melodie Dolenti
19 marzo 2009

Espressione di una genuina religiosità popolare, i suggestivi riti della Settimana Santa molfettese trovano nelle esecuzioni bandistiche delle marce funebri uno dei simboli più affascinanti. La processione del Venerdì Santo, con il lento incedere per le strade cittadine delle statue di Giulio Cozzoli, è continuamente e solennemente contrappuntata dalle dolci melodie di marce funebri struggenti e romantiche, dalle amatissime “U' conzasiegge” e “Lo sventurato” del maestro molfettese Vincenzo Valente a “Dolor” di Saveriò Calò, dalla marcia funebre “senza nome” di Palmieri alla “Patetica” del maestro Peruzzi, senza dimenticare lo “Stabat Mater” di Rossini o le marce funebri di Chopin, Verdi, Petrella. Le marce funebri sono però anche il simbolo di una sostanziale e plurivoca interazione tra cultura popolare e cultura colta: nate seguendo le regole compositive della musica romantica di fine '800 esse divennero presto parte essenziale del patrimonio musicale dei molfettesi, che ne conoscono non di rado le più piccole sfumature armoniche. La banda ebbe indubbiamente un ruolo essenziale nella trasmissione della musica tardo-romantica, e non solo per le marce funebri (basti pensare a quanto la diffusione delle opere liriche sia in Puglia debitrice della tradizione bandistica). La continua interazione tra piani diversi della cultura popolare a Molfetta è ravvisabile anche nella eccellente (e ancora non del tutto riscoperta) tradizione mandolinistica. Molfetta poteva vantare almeno fino agli anni '60 ensamble mandolinistici di assoluto rilievo nazionale: tra tutti merita almeno una menzione il “Quartetto Lisena”, le cui esecuzioni di musica classica trascritta per plettri furono apprezzate in tutta Italia. Tra le copiose trascrizioni di autori quali Beethoven, Mozart, Verdi, Rossini, Donizetti (l'elenco potrebbe essere molto lungo) spiccano quelle fatte da Sabino Andriani (componente storico del Quartetto Lisena) proprio delle marce funebri molfettesi, straordinaria testimonianza di un “dilettantismo” di altissima qualità, capace di appropriarsi e personalizzare con grande maestria le tante espressioni musicali cittadine. La riesecuzione moderna di queste marce funebri vuole pertanto essere un omaggio a due importanti tradizioni molfettesi: le marce funebri della Settimana Santa e la scuola mandolinistica molfettese di inizio '900. Appuntamento per le 20.45 di sabato 4 Aprile, nell'auditorium Madonna della Rosa.
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