MOLFETTA - Il corpo e la voce sono importanti strumenti di comunicazione con il mondo, di espressione creativa e di affermazione di sé e dei propri bisogni in relazione all'ambiente circostante, al contesto sociale e all'altro.
Spesso, tuttavia, li percepiamo come estranei, laddove non come nemici e, ignorandone il potenziale comunicativo, li rendiamo invisibili a noi stessi, appiattendo la comunicazione a puro passaggio di contenuti logici. Conoscere e riconoscere il proprio corpo e la propria voce nella relazione con l'altro è un passaggio obbligato per poter lavorare e acuire la percezione di sé e dei propri bisogni.
Il teatro offre un codice di gioco esplorativo in cui riscoprire, attraverso gli strumenti espressivi naturali, la propria identità, peculiare, unica, irripetibile. Il gioco interpretativo del teatro, allontanando apparentemente dal sé, rende più facile l'esplorazione. Essere capaci di interpretare se stessi è il la sfida più difficile ma il primo passo per poter essere protagonisti della propria storia.
L'ottavo incontro del ciclo "Diana da vittime a cacciatrici" consentirà di entrare in contatto con l'arte teatrale e la sua forte comunicatività.
Una bravissima Marianna De Pinto ci condurrà nei molteplici aspetti dell'espressione teatrale.
L'incontro si terrà venerdì 30 marzo 2018, alle ore 18, in via San Gioacchino n. 1 presso la sede della compagnia teatrale Malalingua
Per info e prenotazioni al: 3936813772 o 3497755019