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Depressione medievale a Molfetta: lungomare al buio, parcheggi selvaggi, vivibilità a zero
07 luglio 2012

MOLFETTA - Lungomare la sera al buio e con le pile di bottiglie la mattina, doppie file di auto al borgo. Ormai stanchi del degrado ambientale e sociale di Molfetta, alcuni cittadini hanno segnalato a Quindici altre due pessime situazioni, sintomatiche di un laconico controllo del territorio urbano e di un’epigrafica gestione amministrativa della città e del suo decoro.
«È veramente vergognoso che quotidianamente e alla stessa ora il nostro lungomare sia spento, rimanendo completamente al buio - scrive un lettore a Quindici -. Questo avviene esattamente alle ore 23,00 e in estate è un fatto estremamente increscioso, perché viene a mancare la visibilità nel punto strategico del lungomare riducendo la sicurezza dei cittadini». Non solo, ma la sicurezza al lungomare si riduce al sopravvivenza sul marciapiede, perché «ogni sera le auto e i motorini truccati senza targa e casco circolano ad alta velocità nella più totale indifferenza».
Perciò, il cittadino chiede un intervento immediato dell’amministrazione e del Comune di Molfetta per ripristinare l’illuminazione pubblica (che, per altro, è assente in altre zone della città, come anche in alcuni nuovi comparti di espansione), ma soprattutto una presenza più costante delle Forze dell’Ordine, cercando anche una sinergia operativa per rendere più vivibili alcune zone cittadine.
Infatti, l’occhio del visitatore esterno si sofferma su piccoli aspetti e, se l’amministrazione comunale volesse davvero puntare sul turismo, non basterebbero concerti e manifestazioni episodiche a creare un indotto commerciale: solo azioni mirate e una pianificazione oggi assente possono consentire di incentivare l’approdo di turisti e visitatori. Ma il primo passo dev’essere la tutela del decoro urbano e il controllo.
Anzi, la proposta che giunge da più parti è l’istituzione di un’area pedonale proprio sul lungomare con un’ordinanza sindacale. Molfetta dev’essere un orgoglio per tutti i suoi cittadini, invece di essere saccheggiata dalla costante sporcizia per terra (quasi telegrafica è l’attività dell’ASM e molti sono i cittadini che considerano le strade una vera e propria pattumiera), dal traffico veicolare impazzito (Molfetta manca di un piano del traffico) e dai parcheggi selvaggi con doppie file nei punti più nevralgici (anche in questo caso manca un piano dei parcheggi e i famosi parcheggi interrati sono solo mera propaganda tecnico-elettorale).
Non sarà, perciò, un caso se alcuni cittadini continuano a impostare paragoni tra Molfetta e le città limitrofe, come Trani, dove l'amministrazione comunale, nonostante tutte le aree pedonali, ha reso pedonale anche la zona porto dalle ore 21 con una serie di vivaci proteste da parte di alcuni cittadini.
Molti lamentano il «selvaggio groviglio» di Piazza Municipio per «le auto parcheggiate in modo impossibile con grave dileggio per la cittadinanza, per gli storici edifici che la delimitano le basole oltre alla solita sporchizia e all'erbaccia che ormai costituisce il verde cittadino». O le auto in doppia-tripla fila soprattutto al borgo. Senza alcun serrato e severo controllo, commenta un lettore a Quindici, «la città si sta veramente abituando all'impunità assoluta e al malcostume».
 
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