MOLFETTA – L’ennesima puntata dello scempio, del degrado, dell’incuria. Non è Quindici che scrive, ma i cittadini, esasperati, per i quali questa testata è l’ultima e forse unica ancora di salvezza, prima della rassegnazione definitiva.
Qualcosa non quadra in parecchi comparti della P.A. in questa città. Non è certo con il cambio di maggioranza che tutti i problemi sono stati archiviati, anzi. I quadri dirigenziali, sono ancora gli stessi, anche nelle municipalizzate. Qualcuno sta già “scrivendo sulla lavagna”, “i buoni” e “i cattivi”. Gradiremmo che la ripartizione, fosse operata, tenendo sempre a mente le capacità, l’efficienza e soprattutto “i carichi pendenti”.
Altri parametri "politici", non dovrebbero essere considerati, l'esperienza del '94 e del '98, dovrebbe pur aver insegnato qualcosa, dovrebbe, ma non è certo. Sull’igiene pubblica, abbiamo scritto e detto tutto, contro i cittadini incivili e contro i disservizi (che notoriamente vanno a braccetto), i nostri lettori sono informatissimi, è inutile ripetersi.
Cos’altro aggiungere, se non la missiva del lettore, del cittadino esasperato e disperato. Forse, però, un’ultima cosa vogliamo segnalare alla nuova amministrazione. Le responsabilità nel comparto igiene pubblica - ma anche per gli altri comparti vale la stessa cosa - in questa città, vanno equamente ripartite tra la dirigenza politica e i quadri amministrativi, per amor di verità, e sia chiaro che martiri che sono stati costretti a fare chissà che cosa dai “cattivoni del centrodestra”, non esistono, la responsabilità è sempre personale.
Ci sono le dimissioni, quando non si condividono gli intrugli che presto o tardi il Sindaco Natalicchio, troverà e, da quello che ci consta, molti hanno ingoiato, senza protestare e nessuno si è dimesso.
Andrebbe premiato il coraggio, e censurata la comoda pavidità. Se questa amministrazione ha intenzione di operare dei “salvataggi in corsa”, non ci resterà che prenderne atto, la politica, si sa, fa anche di questi miracoli. Purtroppo però i miracoli di questa natura, non si traducono quasi mai in miglioramenti dei servizi e non è certo con il cambio di qualche Presidente e componente del C.d.A., che tutti i problemi possono essere risolti, con il medesimo quadro dirigenziale, anche un bambino lo capirebbe. Potremmo anche decidere di non scrivere, ma poi alla fine lo farebbero i cittadini.
Ecco la lettera che mette sotto accusa i cittadini zozzoni, ma anche l'Asm che non pulisce ed elimina i cassonetti e, come al solito non risponde al telefono quando i cittadini chiamano.
Egr. Direttore,
desidero segnalare la grave situazione presente ad oggi in Piazza Catecombe.
Purtroppo è presente tanto degrado causato dall' incuria degli stessi residenti del quartiere che, in mancanza di cassonetti di rifiuti, sono soliti depositare la spazzatura liberamente in piazza. Da mesi, infatti, non sono più presenti i cassonetti per la raccolta dei rifiuti e della differenziata; nè è presente un invito con cartello a depositare l'immondizia in un'altra zona.
Giornate calde come quella di ieri sprigionano un "puzzo" indescrivibile e l'olezzo che si respira al passaggio da Piazza Catecombe è davvero ributtante. Ahimè le buste ed altri rifiuti giacciono ancora incustoditi, dinanzi agli sguardi indifferenti degli abitanti del quartiere che, anzichè restare inermi dinanzi a tutto ciò, dovrebbero invece segnalare l'accaduto, come il sottoscritto.
Il quartiere è ormai spogliato da ogni minima speranza di ricrescita. Dapprima il progetto di riqualificazione di Piazza delle Erbe non ultimato, nè realizzato; poi, la distruttiva installazione dell'antenna Wind in Piazza Catecombe, che sta mietendo vittime tra i residenti, causando carcinomi vari. Infine, a completamento dell'opera, la rimozione indiscriminata dei cassonetti.