MOLFETTA - La presentazione a Molfetta del Centro Studi Euromediterraneo (in via Martiri di via Fani, 3/A) ha avuto come protagonista il sen. Enzo de Cosmo, che, dopo aver mostrato finalità e organizzazione del centro, ha disquisito con i giornalisti presenti alcune questioni legate alla politica molfettese e pugliese.
«Il C.S.E. non nasce casualmente durante la campagna elettorale regionale, ma ha il compito inderogabile di appoggiare il candidato alla Regione Puglia per il Pdl Rocco Palese e Giammarco Surico, candidato al consiglio regionale». Una scelta politica che affonda le sue radici nello schieramento politico del prof. Enzo de Cosmo, presidente del C.S.E., già vicepresidente nazionale dell’Associazione Italiana per il Partito Popolare Europeo.
In merito alla candidatura dei Adriana Poli Bortone con l’Udc De Cosmo ha espresso una dura critica a quel partito: «nello schieramento politico italiano rappresenta una forza minore a causa di un bipolarismo che accomuna le forze di centrodestra e di centrosinistra». Sarebbe stato opportuno, secondo l’ex sindaco di Molfetta Enzo de Cosmo, appoggiare già da subito il candidato di centrodestra, invece di cedere, all’indomani delle elezioni, alle alleanze politiche per una poltrona in consiglio regionale: perché «le scelte politiche fatte all’inizio, costanti e inequivocabili, partoriscono una politica del e per popolo».
Il Centro Studi Euromediterraneo, di cui è vicepresidente la prof.ssa Maria Germinario Calzi (nella foto con De Cosmo), non avrà soltanto una mera funzione politica, ma fruirà di quattro distinti settori d’intervento: «Cultura e formazione europea» per i giovani, con l’intento di costituire una Scuola di specializzazione in Diritto ed Economia europea; «Economia», con iniziative di studio delle problematiche del Mezzogiorno, nonché la predisposizione di progetti comunitari; «Politiche sociali e sanitarie» per l’approfondimento e il miglioramento dei sistemi socio-sanitari; infine, «Rapporti con le culture e le civiltà del Mediterraneo».
Una funzione importante sarà anche destinata alla pianificazione e alla garanzia delle relazioni politico-economiche con l’Europa, «favorendo il giusto uso dei fondi europei»: per questo motivo «l’appoggio politico è tutto indirizzato al candidato Rocco Palese, che - come ha sostenuto l’onorevole de Cosmo - ha un’idea concreta su come uscire dalla logica del piagnisteo che affligge la Puglia. Incentivare i meccanismi autonomi di sviluppo, senza attendere aiuti dallo Stato che, invece, deve soltanto provvedere alla realizzazione di infrastrutture». Sarebbe giusto chiedersi se il Governo Vendola abbia davvero fatto un cattivo uso dei fondi regionali: non dobbiamo dimenticare, ad esempio, che ben 1.648.250 euro dei F.E.R.S. sono stati destinati alla riqualificazione dell’Apicella, grazie anche a un accordo “storico” tra diverse entità organizzative. Dopo ben 15 anni di false promesse e accordi mancati per interessi politici e personali.
L’appoggio al prof. Giammarco Surico, consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, ma soprattutto nato a Bari, ha suscitato qualche lamentala da parte del sindaco Antonio Azzollini, che aveva imposto, come dictat, a tutta la Molfetta di centrodestra l’indiscutibile candidatura del prof. Antonio Camporeale al consiglio regionale. «Non condividere la scelta con tutta la cittadinanza - ha commentato la prof.ssa Maria Germinario Calzi - è stato un atto di prepotenza e di ademocraticità, annullando qualsiasi tipo di confronto»: la scelta del C.S.E. è, dunque, caduta sul dott. Surico, a detta dell’onorevole de Cosmo, «un investimento sicuro e di prestigio per risollevare la sanità pugliese che con il governo di sinistra non ha conosciuto un periodo felice». Del resto, lo stesso ricordava che il sindaco Azzollini nel 2005 si era reso protagonista di una stessa azione, appoggiando Massimo Cassano, nato a Bari: tuttavia, «non è una rivalsa politica», sottolinea il moderato de Cosmo.
Eppure, qualche molfettese ricorderà che proprio con il governo di centrodestra l’ospedale di Molfetta aveva subito una serie di tagli, con la chiusura di alcuni reparti, fino all’eventualità della chiusura. Nonostante qualche errore iniziale (approccio gestionale), il Governo Vendola è riuscito a garantire una sanità alla Puglia: infatti, con un investimento di circa 10 milioni di euro nel 2009 è stata avviata una riqualificazione organizzativa e strumentale del P.O. «don Tonino Bello».
Al Centro hanno aderito anche l’on. Dario Antoniozzi, già ministro della Repubblica e attuale componente del Bureau politico del P.P.E. a Bruxelles, l’eurodeputato onorevole Sergio Silvestri, l’avvocato Riccardo Buzzerio, responsabile giuridico del C.S.E., il dott. Girolamo Altomare, presidente del Rotary Club, i proff. Loconsole, Bux e Moggia per citarne alcuni.
Si sono, infine, costituite le sezioni periferiche su Bari, Brindisi, Monopoli, Terlizzi, Andria, San Ferdinando di Puglia, Foggia e Lavello (PT).