Dal 13 ottobre inizia l'Anno Pastorale a Molfetta
Gli incontri si svolgono settimanalmente, il lunedì, presso la “Madonna della Pace”
MOLFETTA - Ripartirà il 13 ottobre l'Anno d'insegnamento della Scuola di formazione per operatori pastorali. La realtà, che esiste da più di trent'anni si è da poco tempo fortemente rinnovata. Gli incontri si svolgono settimanalmente, il lunedì, presso la “Madonna della Pace” (foto), a Molfetta, dalle 18,45 alle 21,00.
La formazione offerta è fondamentalmente teologica si rivolge non solo ai catechisti, come da vecchio ordinamento ma a tutti coloro che, subordinati ai sacerdoti, operano volontariamente all'interno della parrocchia nelle varie attività.
La Scuola è aperta a tutta la collettività anche se particolarmente rivolta ad animatori, educatori, catechisti. E' organizzata in tre Anni Pastorali per frequentare i quali bisogna impiegare tre anni solari.
Il primo anno riguarda la Teologia morale, dogmatica, biblica e liturgica. Ad insegnare, durante le 75 ore previste sono quattro sacerdoti che nella Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi sono titolari della Licenza inerente quella materia. Sono in cattedra, rispettivamente, Don Vincenzo De Palo, Don Pietro Rubini, Don Mimmo Prisciandaro e Don Giovanni Fiorentino.
La differenziazione del 'corso di studi' avviene al secondo e terzo anno, 25 ore per ognuno, dove bisogna scegliere tra i vari indirizzi specifici: Catechesi, Pastorale Giovanile, Pastorale della Cultura e della Comunicazione, Pastorale familiare, Caritas e Liturgia. Direttori degli indirizzi sono i responsabili degli Uffici che fino a tre anni fa erano indipendenti nel formare il proprio personale.
Don Franco Vitagliano, responsabile dell'intera organizzazione motiva l'attuale struttura. “Sino a trent'anni fa a doversi occupare della formazione dei catechisti dovevano essere i rispettivi parroci. Attualmente l'ecclesiastico è chiamato a molteplici funzioni e per questo non ha più molto tempo a disposizione. Inoltre, è capitato che ci fossero catechisti più o meno preparati a seconda della preparazione del sacerdote stesso”.
Ovviamente l'essere della Scuola potrebbe costituire un intelligente modo d'approfondire o di scoprire la fede cattolica, per credenti e non. L'indirizzo Liturgia, ad esempio, riguarda metodi e significati dei gesti durante le funzioni.
Corso a dir poco interessante è quello della Pastorale sulla Cultura e sulla Comunicazione che dovrebbe seguire chi si occupa di comunicazione all'interno e verso l'esterno di una comunità cattolica.
In cantiere un indirizzo, anch'esso da svolgersi al secondo e terzo anno, di Pastorale Sociale. In pratica, a grandi linee, dovrebbe occuparsi delle posizioni politiche; l'indirizzo, non ancora messo in opera non è stato meglio definito. Comunque, grazie a queste 50 ore in due anni non sembrerebbe azzardato affermare che a Molfetta potrebbe nascere la Scuola di 'Teologia politica', o 'Politica teologica', dipende dal giudizio positivo o negativo di ognuno.
La Scuola pastorale rimane, in qualsiasi caso, un particolare della nostra città, quantomeno nella diocesi e, a prescindere dalle posizioni personali e di credo, potrebbe costituire un'importante fonte di sapere. Il condividerlo o meno è altro affare e ben altro scontro.
Autore: Sergio Spezzacatena