CRONACHE DAL CORONAVIRUS. Grati al popolo albanese. RESTATE INFORMATI MA RESTATE A CASA. Continua l’iniziativa dei giornalisti di “Quindici” a Molfetta
Tommaso Gaudio di "Quindici"
MOLFETTA – Nell’ambito dell’iniziativa “RESTATE INFORMATI MA RESTATE A CASA” avviata dai giornalisti di “Quindici” a Molfetta per sensibilizzare i cittadini a restare a casa ad informarli, pensiamo noi, pubblichiamo le CRONACHE DAL CORONAVIRUS, riflessioni del nostro redattore Tommaso Gaudio.
L'Albania. Un paese dell'Europa dell'est, ci separa geograficamente solo una striscia di mare di meno di poco più di 50 mn., proprio di fronte alle coste della Piglia.
Un Paese che per 40 anni è stato oppresso da una feroce dittatura; poi alla caduta del regime di ortodossia comunista di E. Hoxhia, si è liberato. Molti suoi abitanti sono arrivati da noi, in particolare, in Puglia: chi ha dimenticato le immagini dell'arrivo a Bari della VLORE con il suo carico di 'disperati' profughi, che chiedevano solo di avere, qui da noi, una possibilità di riscatto.
Li abbiamo accolti, qualcuno di noi, storcendo un po' il naso. Quelli rimasti si sono integrati perfettamente. Ne conosco alcuni e, di qualcuno godo della sua amicizia. Ancora oggi, malgrado i progressi sociali ed economici, gli Albanesi hanno - fonti ufficiali - un reddito pro-capite di poche migliaia di dollari (circa 1/5 di quello ufficiale Italiano e meno di 1/6 di quello Germanico).
Recentemente hanno pure sofferto i danni di un terremoto devastante: non è che questo ultimo evento abbia contribuito ad accelerare il continuo, anche forse grazie alla delocalizzazione di Imprese che c'è stata, miglioramento sociale in atto, anzi. Ebbene, questo piccolo, fiero Paese tanto vicino a noi, oggi che il nostro di Paese si trova alle prese con una delle più catastrofiche situazioni degli ultimi decenni, ha voluto fornirci un (piccolo? - io lo definisco grande, concreto!) aiuto: alcuni Medici e Paramedici sono arrivati per... DARE UNA MANO!
Non trovo qui parole, concetti per esprimere il mio compiacimento e, per quel che vale, la mia gratitudine al Popolo albanese. Grazie amici.
La grande (piccola, egoista, autoreferenziale per alcuni Paesi) Europa, quella - ma non è adesso e chissà se mai lo sarà - ciò che alcuni Sognatori tali Rossi, Colorni e Spinelli, in esilio politico a Ventotene, tracciarono e che Adenauer, de Gasperi, Schumann ed altri Padri realizzarono in embrione; alla prova dei fatti ha dimostrato di essere realmente: un "insieme" di entità a se stanti, mai veramente integrate, gelose del proprio e diffidenti del COMUNE.
Quando l'Italia, la Francia - n.b.: due dei Paesi fondatori, con Belgio, Germania, Lussemburgo e Olanda - ed altri Paesi così chiamati del sud dell'Europa hanno richiesto un certo allentamento di alcuni vincoli imposti dai Trattati in essere, gli è stato opposto un diniego che certo non contribuisce a forgiare ancora più quell'Entità ancora smerlata che dovrebbe essere l'EUROPA come unica entità politica economica e geografica, che abbia la forza di inserirsi nel contesto mondiale sempre più globalizzato.
Sono e resto un fiero e convinto sostenitore dell'EUROPA... pensata dai tre utopisti di Ventotene, però, è veramente avvilente. Non so come finirà: per decidere e trovare un compromesso, si son presi due settimane di riflessione.
Il VIRUS, il nostro piccolo, feroce, attuale nemico non credo ce le conceda, dunque bisognerà, mutuando la dichiarazione del premier Conte, ..."fare da soli”!
Chi è il GIGANTE e chi il topolino?
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Autore: Tommaso Gaudio