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Cronaca “agitata” e “pogata” di un concerto dei “Modena City Ramblers”
15 dicembre 1999

Eccomi qui nella mia camera con il CD dei MCR nello stereo e con tanti ricordi nella mente! Questa volta abbiamo deciso di raccontarvi, descrivervi, parlarvi del concerto dei Modena City Ramblers che si è tenuto il 18 novembre a Bari! Arriviamo alle 18:25 in stazione e ci incamminiamo verso il Politecnico. zaini in spalla. tanta emozione nel cuore. ci guardavamo e ridevamo. la felicità sprizzava da tutti i pori. c'era si lamentava dello zaino che pesava troppo poiché aveva dovuto mettere le birre e le cibarie. chi brontolava perché ci eravamo scordati che il giovedì gli alimentari sono chiusi e non avevamo comprato il vino e."uffa-un-concerto-dei-MCR-non-si-può-vederlo-senza-una-bottiglia-di-rosso-tra-le-mani". Io e Antonella stavamo troppo agitate per l'intervista che avremmo dovuto fare per "Quindici giorni"! Finalmente arriviamo al Politecnico. erano le 18:55 più o meno e c'era già un po' di gente. notiamo un gruppo di ragazzi e ragazze con le chitarre e i tamburelli che stavano cantando e suonando. poi c'erano gli stand dei giovani del coordinamento degli studenti democratici che avevano organizzato la serata. il palco è già stato allestito.! Ad un certo punto ci giriamo e dei ragazzi si vengono tutti a presentare. ci si scambia le prime impressioni. si ipotizza la scaletta musicale.! Poi ci allontaniamo un secondo e Antonella urla "CISCOOOOOO!!!" Mi giro e vedo tutta la band a 10 cm da noiiiiiiiiiiiiiii! Ci salutano e vengono a chiacchierare con noi due.! Torniamo con il resto dei ragazzi appena conosciuti. Cisco comincia a cantare le canzoni di De Andrè e poi canzoni di "Clandestino" e tutti i giovani che erano lì ad intonare con lui "Nigeriano clandestino, musulmano clandestino, mariuana illegal"! Poi intonano "Figli dell'officina" e già si comincia a pogacchiare. In breve tempo la grande "piazza coperta" si inizia a riempire. I MCR vanno via a mangiare e la polizia circonda tutto il Politecnico. Nell'attesa si canta tutti insieme. Contessa, Bella Ciao, La Locomotiva, Bandiera Rossa ecc ecc. Si poga in maniera mostruosa. l'attesa aumenta l'eccitazione e l'andrenalina sembra esplodereeeeeeeee. Si sta schiacciatissimi, sudatissimi, allegrissimi e il concerto non è ancora iniziato. fischi e urla e canzoni e incitazioni. Finalmente le luci si spengono. noi stiamo in 2° fila. il fumo cosparge tutto. Prima canzone "Figli dell'officina". il pogo massacro comincia. pugni sinistri in alto. Da quel momento in poi sono stata sballottolata ovunque, in qualsiasi direzione. Da qualsiasi parte guardassi vedevo tipi con i rasta e le kefie e le sciarpone e i pircing e le bandiere rosse e tutti saltavano e tutti gridavano e tutti cantavano e tutti sorridevano e si spingevano e non c'era un "io" un "tu" un "voi" un "loro" c'era solo un "NOI". una massa in movimento accomunata dagli stessi ideali. dalla stessa emozione. dagli stessi sentimenti. dalla stessa felicità. dalla stessa allegria.! Il caldo aumenta sempre +. io e Antonella scappiamo via a rinfrescarci un po' e saliamo al 2° piano. visto da giù lo spettacolo faceva impressione. sotto i nostri occhi vi era un mare agitato. un mare in tempesta composto da tantissimi ragazzi che ballavano così vicini che era impossibile distinguere il corpo di uno da quello dell'altro. 5 secondi e scendiamo nuovamente rituffandoci nella mischia! C'è un minuscolo break e ci si rifocilla bevendo un po' di vino rosso della cantina di "Castel del Monte" che stavano vendendo allo stand gli studenti della sinistra giovanile! Poi ricomincia la musica e nuovamente tutti lì a saltare. a ritmo di Bella ciao, "Danza infernale", "Grande Famiglia", "Etnica danza".! Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalla musica dagli spintoni dai salti. non vedo + nulla. non sono + io. sono aria e sudore e musica e note e salti e fumo e grida.! Eravamo tutti lì nel pogo. tutti superiori. tutti uguali all'unisono! Poi i MCR scompaiono dietro al palco e giù fischi. tutti che sbraitavano "Modena, Modena, Modena, Modena". ricompaiono e tutti a gridare "Contessa, Contessa, Contessa!!!" e Cisco che esclama "Avevamo in mente un pezzo diverso nella scaletta ma poiché è la prima volta che ci troviamo qui voi baresi vi meritate.. CONTESSAAAAAAAAAA!" E dalle. nuovamente tutti a pogare e a cantare e i pugni tutti alzati e le voci che si mescolavano in un'unica voce. e gli occhi lucidi per la felicità, per la commozione, perché credevamo in quello che stavamo cantando, perché i nostri cuori e le nostre menti erano colmi di gioia quando si alzava nel cielo la frase "Se questo è il prezzo l'abbiamo pagato NESSUNO + AL MONDO DEVE ESSERE SFRUTTATOOOOOOOOO!".! Dopo Contessa cantano "In un giorno di pioggia" e "Ninna nanna" e allora tutti alziamo le braccia al cielo e uniamo le nostre mani. e gli accendini illuminano la notte. Dopo "Ninna nanna" componiamo un piccolo cerchio io le mie amiche e alcuni ragazzi che ci avevano accompagnato al concerto e poi il tutto si scioglie in un abbraccio.! Non vi nascondo che mi è caduta anche una lacrimuccia per la commozione! Poi ci precipitiamo vicino alle transenne e recuperiamo i nostri zaini.! Raggiungiamo Cisco. gli rubiamo l'intervista! Ci parla tranquillamente, ridendo, come se fossimo amici di vecchia data, ci tira i pizzicotti, scherza.! Ci racconta che sono stati molto contenti dalla calorosissima accoglienza che noi Baresi abbiamo loro riservato...vorrebbero tornare presto a trovarci! Ci spiega come loro sono prima di tutto amici nella vita, oltre che colleghi sul lavoro...che tentano in tutti i modi di comunicare ai giovani la voglia di vivere, di lottare per qualcosa in cui si crede veramente...tende a sottolineare che lui non è un idealista ma un sognatore e ne và fiero...ci confessa che i Dublin City Ramblers loro li hanno sentiti suonare a Dublino ma il loro nome è nato perché lì in Irlanda ogni città ha un gruppo chiamato "City Ramblers" e hanno deciso che anche Modena, la loro amatissima Modena, meritava un tale onore! Troppo bello.. Io non ci credevo. per quanto mi sforzassi non riuscivo a crederci. Poi foto e bacio e ancora "Grazie" e "Alla prossima sperando che sia il prima possibile" e poi in macchina e sull'autostrada e tutte a ricordare ogni secondo di questo avvenimento e ultime impressioni e ancora gioia e commozione e poi silenzio. nanna. Il bello di questo gruppo, e chi ha partecipato al concerto può confermarlo, è che ha uno stile teatrale, spesso vicino a quello circense, che dimostra come in realtà i suoi componenti non vogliono esibirsi, ma accompagnare il pubblico, farselo amico, chiedergli di condividere non di sublimare. E' passato quasi un mese da allora ma le immagini sono ancora vivide nella mia mente e ogni volta che ascolto le loro canzoni mi sembra di stare lì in mezzo a gente che forse un giorno ritroverò, in "un angolo di mondo lontano,nei bassifondi tra i musicisti e gli sbandati, o sul sentiero dove corrono le fate", e si ricomporrà quella "Grande famiglia" che vuole urlare e gridare la sua identità, e ci sarà la stessa voglia di far sapere a tutti che "Del popolo gli arditi non siamo i fior più puri, fiori non appassiti nel fango dei tuguri". Spero che possiate esserci anche voi, cari lettori. Mi sarebbe piaciuto che ci fosse stati anche voi quella sera. mi sarebbe piaciuto che la mia anima si fosse fusa con la vostra, la mia voce con la vostra, le mie braccia con le vostre, come è accaduto con altre anime e voci e braccia che mi erano vicine. Sarà per la prossima volta. Un bacio e "che le stelle vi guidino sempre e la strada vi porti lontano" Gisella Defilippis
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