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Cresce l'allarme sicurezza attentato alla casa di un pregiudicato e incendi di auto
15 giugno 2009

L’allarme criminalità che “Quindici” continua a lanciare da tempo, colpevolmente sottovalutato, ha avuto un’altra conferma con l’attentato di alcune sere fa contro l’abitazione di un pregiudicato in vico II Madonna degli Angeli. Ignoti hanno fatto esplodere una bomba carta davanti alla casa di quest’uomo, noto alla giustizia, provocando danni, ma per fortuna nessun ferito, malgrado la presenza di gente all’interno dell’abitazione oggetto dell’attentato. Grande paura e panico fra gli abitanti della zona, molti dei quali anziani. Sicuramente si sarà trattato di un avvertimento all’interessato, tenuto conto che un attentato simile era stato già compiuto il 29 novembre scorso davanti alla stessa abitazione. Si tratta, perciò, di un episodio che inquieta l’opinione pubblica sempre più turbata dal susseguirsi episodi di microcriminalità dagli incendi di auto a quelli delle bancarelle per la vendita di frutta e verdura. Probabilmente è in atto un regolamento di conti all’interno della malavita locale per il controllo del territorio, conseguenza anche dell’illegalità diffusa, talvolta tollerata che ha dato l’idea dell’impunità. Intanto nessuno è andato a verificare i danni così a pagare saranno i poveri abitanti della zona, senza che nessuno possa risarcirli. Una vergogna! Dov’è il sindaco sempre attento ai problemi dei suoi abitanti? Continuiamo a ripeterlo: la microcriminalità non va sottovalutata, per cui un’azione preventiva e repressiva è quanto mai necessaria, prima che il livello delinquenziale possa crescere e diventare più difficile da combattere. Occorre che l’amministrazione comunale di centrodestra, finora silenziosa, dica chiaramente da che parte sta, occorre denunciare questi episodi con molta fermezza, mettendo manifesti pubblici in città che condannino questi episodi. Anche l’opposizione di centrosinistra dovrebbe essere più incalzante nei confronti della maggioranza, chiedendo subito maggiori garanzie per il rispetto della legalità e per la sicurezza dei cittadini, anche con la richiesta della convocazione di un consiglio comunale ad hoc per discutere di questa situazione. Anche il Partito della Rifondazione comunista dopo la denuncia e l’allarme di “Quindici” per il ripetersi di incendi dolosi a danno delle bancarelle di frutta e verdura, lasciate colpevolmente proliferare a Molfetta, interviene sulla vicenda chiedendo al sindaco di ritirare le licenze alle bancarelle e di intervenire su una questione che rischia di degenerare. «È di qualche ora fa la notizia di un nuovo incendio doloso di una bancarella di commercio ambulante ormai diventato fisso all’incrocio fra via Carabellese e via don Minzoni – dice Rifondazione in un comunicato -, incendio che segue quello di via Salvucci e via Molfettesi d’Argentina. Ci chiediamo cosa stia avvenendo a Molfetta. Ma se a questa domanda risponderanno gli organi giudiziari preposti, chiediamo all’Amministrazione comunale quali idee si è fatta in merito, visto il silenzio ancora una volta imbarazzante. Per conto nostro cogliamo l’opportunità degli ultimi eventi per segnalare come da lunghi mesi la città di Molfetta non abbia un piano e un regolamento comunale sul commercio che disciplini autorizzazioni, zone di vendita, divieti e sanzioni. Negli ultimi anni il decoro di certe strade, la loro pulizia e l’immagine che dà Molfetta a chi la percorre sono notevolmente peggiorati. Abbiamo ripetutamente denunciato questa situazione malsana a cui una buona parte dei cittadini non è affatto indifferente (anzi!). A gennaio il Sindaco ha conferito mandato per la redazione di un nuovo piano del commercio ma tutto è fermo e non è prevista alcuna discussione in Consiglio comunale (che viene invece convocato in fretta e furia nell’ultima settimana di campagna elettorale). A fronte di questi eventi chiediamo con forza che si discuta quanto prima di nuovo piano del commercio e che nelle more il Sindaco, in quanto autorità di pubblica sicurezza e per prevenire altre iniziative dolose, ritiri le autorizzazioni alle bancarelle tuttora operanti. Non solo noi, ma tutti quei cittadini che non ammettono tentennamenti di fronte ai cedimenti esigono che il Sindaco si dia da fare e offra delle risposte a quello che purtroppo non è più un problema di ordine igienico-sanitario ma oramai di ordine pubblico».

Autore: Carlo Gadaleta
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