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Covid, ecco il vaccino: noi lo faremo, con un di timore, ma con coraggio e altruismo
15 gennaio 2021

In un mondo segnato, e fortemente provato, dall’epidemia da coronavirus, il 27 dicembre 2020 rappresenta certamente uno spartiacque. Avviate le prime somministrazioni del vaccino Pfizer, si avvia anche un cammino di speranza, seppur graduale, che permette di intravedere la luce in fondo al tunnel. A questo proposito, “Quindici” ha rivolto alla cittadinanza alcune domande per capire quanta conoscenza e informazione hanno su questo argomento, quanta fiducia la popolazione nutre nei confronti della scienza e quanta consapevolezza sul coronavirus è stata maturata in questo anno trascorso ora che abbiamo un’arma nuova, che si sta rivelando potente, e soprattutto efficace, nella guerra contro il covid-19. Come diceva Stewart Brand, “quello che puoi fare è cambiare gli strumenti che gli umani usano, cambiare le tecniche. Allora cambierai la civiltà”. - Si vaccinerà contro il Covid? È fiducioso nell’efficacia del vaccino o teme controindicazioni? - Cosa risponderebbe a chi è contro il vaccino? - Crede nell’importanza del vaccino non solo come difesa per sè, ma anche come tutela degli altri, soprattutto in famiglia e sul lavoro? - Pensa che il Covid colpisca fortemente solo gli anziani o è un problema che riguarda l’intera comunità? Vincenzo Ciccolella, studente: «Mi vaccinerò assolutamente contro il Covid. Una persona a me cara ha il diabete, quindi è un soggetto a rischio perché la sua malattia fa diminuire le possibilità e i tempi di guarigione. Le teorie negazioniste sono state abbondantemente smontate. Il primo ciclo di vaccini prevede delle tempistiche lunghe e non garantisce totale immunità dal Covid, per cui prima ci vacciniamo, prima potremmo tornare alla tanto agognata normalità. Io desidero tutelare le persone a me vicine, mia madre in primis. Non sono molto informato su quali siano i soggetti che il Covid colpisce maggiormente, ma credo che la risposta immunitaria cambi da persona a persona. Due soggetti della stessa età possono rispondere in maniera completamente diversa al virus. Certamente i più colpiti sono stati gli anziani, ma come abbiamo visto dalla morte non è escluso nessuno. Proprio a Molfetta c’è stata una famiglia di asintomatici, fatta eccezione per un membro, che è deceduto. Ad ogni modo basta semplicemente cercare le foto di due bambini colpiti da rosolia. Il primo non è vaccinato, il secondo sì, l’utilità del vaccino è evidente. Vaccinarsi è un atto di responsabilità e di rispetto verso gli altri. Le tempistiche per la normale produzione di un vaccino sono state accorciate notevolmente dato che siamo in un periodo di emergenza sanitaria: non ci resta che avere fiducia». Andrea Scardigno, lavoratore e volontario Avis: «Sicuramente mi vaccinerò contro il Covid perché credo nell’efficacia del vaccino. Ho fiducia nel lavoro svolto dall’Ema, credo che il vaccino sia sicuro e soprattutto penso che rappresenti un primo passo per poter tornare alla normalità. Il vaccino è importante per la tutela dell’intera comunità, sia in ambito familiare che lavorativo. D’altronde, il Covid colpisce tutti, indipendentemente dall’età». Fiorenza Fiumefreddo, lavoratrice: «Io mi vaccinerò contro il Covid perché lavoro in ambito socio - sanitario. Sono fiduciosa nell’efficacia del vaccino, nonostante i pochi test effettuati per testarlo. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, pertanto non giudico chi non si vaccinerà. Come per altre malattie per le quali esiste un vaccino, quello anticovid secondo me tutela se stessi e gli altri. Questo vale a maggior ragione se si ha una famiglia e se si è a contatto con altre persone. Il Covid colpisce tutti, ma è più “letale” per chi ha altre patologie e/o è fragile e purtroppo queste caratteristiche contraddistinguono maggiormente gli anziani. Ma purtroppo il coronavirus non guarda la carta d’identità...». Bruna Stanzione, studentessa: «La mia risposta, senza esitazioni, è certamente sì, senza alcun timore di controindicazioni, anche se sarebbe più giusto parlare di timore di effetti collaterali. Sono questi ultimi che a volte ci limitano e ci impauriscono prima della scelta di assumere un farmaco, ma da buona studentessa in Farmacia sono anche consapevole del fatto che l’evenienza che tali effetti si manifestino dopo l’assunzione di un farmaco, non solo di un vaccino, sono sempre molto sporadici. Io rispetto la volontà di scegliere o non scegliere di farsi vaccinare. Ognuno può fare quel che vuole. Del resto, abbiamo già visto che anche per i semplici vaccini, quelli che vengono fatti ai bambini sin dalla nascita, c’è gente che decide di non farli somministrare per ignoranza, per anticonformismo oppure perché la loro laurea conseguita all’Università di Google glielo consiglia. Immaginiamo, per un attimo, un mondo senza vaccini: tante malattie avrebbero già distrutto l’umanità. Vaccinarsi vuol dire rispettare la vita che ci è stata donata e a nostra volta fare qualcosa per rispettare la vita degli altri. Quando facciamo uno starnuto per un semplice raffreddore, la malattia più banale, lo facciamo ponendo la nostra mano fra quello starnuto e chi ci sta accanto. Si dice che quella mano è una forma di educazione. Non è solo educazione ma molto di più: quella mano significa che non voglio che chi mi stia accanto prenda il mio raffreddore. Ebbene il vaccino è come quella mano ed io mi vaccino perché non voglio che chi mi sta accanto si infetti. Naturalmente gli anziani sono la fascia della popolazione sottoposta ad un maggior pericolo perché è nel loro organismo che il virus trova un terreno fertile, dato che gli anziani hanno generalmente malattie che hanno già reso più fragile il loro sistema immunitario. Le complicanze del contagio da virus trovano in questo modo più vie di accesso». Maurizio Valente, lavoratore: «Spero che il vaccino sia efficace e ci permetta di tornare gradualmente alla normalità. Io mi vaccinerò senz’altro. Chi è contro il vaccino ha una scarsa informazione e mi auguro che queste persone possano ricredersi e farlo, non c’è nulla da temere. Il vaccino è l’unica arma vera e propria contro questo virus, indispensabile per difendere i nostri affetti più cari ma anche la nostra economia, perché ci permetterà un giorno di riaprire ogni attività. Il Covid è un problema di tutti. Bisogna ricordare che gli ospedali al momento sono occupati e sommersi da pazienti Covid più o meno gravi, ma tutte le altre patologie esistono ancora e se continuiamo così arriveremo al punto in cui non ci sarà più assistenza per nessuno». Guglielmo Grosso, lavoratore: «Assolutamente e fermamente sì. Motivi di questo convinto sì sono numerosi: sì perché ho fiducia nelle istituzioni che hanno validato il vaccino e la sua efficacia, sì perché anche ogni farmaco può nascondere controindicazioni che sono meno influenti rispetto ai benefici che lo stesso farmaco è in grado di garantire, sì perché è un atto di responsabilità verso me stesso e la mia salute, ma soprattutto nei confronti del prossimo. E infine sì perché se è vero che il vaccino rappresenti una delle poche speranze che abbiamo per battere questo comune nemico, chiamato COVID, allora è altrettanto vero che, avendolo a disposizione, dovremmo correre tutti a vaccinarci. Viviamo in un paese democratico, in cui il diritto di parola e di opinione rappresenta una delle più importanti espressioni di libertà e di tolleranza. Tuttavia, disquisiamo di un tema che non può essere demandato al sentimento del singolo, perché è un argomento che ha ricadute non sul singolo ma su tutti. Quindi, le istituzioni hanno dovere, onere e compito di indicare la soluzione, frutto di ricerca, studi e prove scientifiche documentabili e provate, tali da dimostrare che il vaccino sia sicuro ed efficace senza se e senza ma. Per moltissime epidemie il vaccino ha rappresentato la fine di un incubo, figuriamoci per una pandemia così devastante come il COVID. Dimentichiamo che questo virus è stato, ed è ancora, uno tsunami economico e sociale, i cui effetti non sono ancora percepiti del tutto. Tralasciando i temi economici e focalizzando l’attenzione sugli aspetti sociali, il vaccino può veramente rappresentare uno spiraglio verso il ritorno alla normalità. Quella stessa normalità che profuma di abbracci oggi negati con i nostri affetti più cari, di relazioni oggi assopite e di incontri oggi proibiti, finanche per salutare per l’ultima volta un caro parente. Se il vaccino è in grado di restituirci tutto ciò che il virus ci ha privato, non vale forse la pena credere in quella straordinaria scoperta scientifica chiamata “vaccino”? La pietà è un sentimento che non appartiene al virus, che non ha pietà per nessuno. Colpisce tanto le fasce più deboli dei nostri nonni quanto i più giovani. La differenza è solo nella mortalità legata al Covid, associata ad altre patologie. Tuttavia, non possiamo affrontare il tema valutandone la sola mortalità. Abbiamo bisogno invece di sentirci parte di una comunità che vincerà questa battaglia con la protezione reciproca: in questa battaglia il vaccino può essere un’arma micidiale contro il comune nemico chiamato covid». Rosa Gadaleta, lavoratrice: «Quando potrò mi vaccinerò sicuramente. Credo nella scienza e penso che il vaccino sia l’unico mezzo davvero efficace per porre fine a questo incubo. Probabilmente coloro che sono contrari al vaccino non hanno mai aperto un libro di storia e non sanno quante generazioni in passato sono state decimate dalle malattie che oggi, per fortuna, grazie ai vaccini, non costituiscono più alcun pericolo. Vaccinarsi è un dovere morale nei confronti di tutti, soprattutto di categorie di persone che, per vari motivi, non possono sottoporsi alla vaccinazione e che, in questo modo, possono godere dell’immunità di gregge. È fondamentale garantire a tutti il diritto alla salute, che si tratti di conoscenti oppure di estranei. Ad oggi penso che sia abbastanza chiaro a tutti che il covid non è più un problema solo per gli anziani. Ognuno di noi è in pericolo, non si può sapere chi il virus colpirà e quanto violentemente lo farà». Ilaria Minervini, lavoratrice: «Mi vaccinerò sicuramente perché vaccinarsi è una cosa seria per se stessi e per chi ci è vicino. Sono sicura che se il vaccino è stato distribuito i medici sono certi che non procurerà danni una volta somministrato. Una persona contraria al vaccino chiaramente non è abbastanza informata da capire che cosa sia e quanto sia importante. Parlando di medicinali, ne usiamo già tanti che hanno diverse controindicazioni, ma di questi non se ne lamentano. Dovrebbero capire che per il vaccino è la stessa cosa. Tante persone che mi sono vicine rischiano molto a causa del virus, per cui voglio proteggerle. Inoltre io trovo disumano andare in giro in posti affollati senza aver fatto il vaccino e quindi rischiando, da positivi o da potenziali positivi, di trasmetterlo a persone fragili che incontriamo. Ho letto più di un articolo che parlava di casi gravi tra persone della mia età o anche più giovani, quindi credo che il virus colpisca tutti e che ognuno reagisca in modo diverso. Per questo è importante non prenderlo alla leggera». Valeria Farinola, studentessa: «Farei il vaccino anche subito se fosse possibile. Il fatto che ci sia anche solo una possibilità di difendere me e gli altri da questo virus è una grande opportunità: la coglierei al balzo. Credo nelle istituzioni e nella scienza e penso che ora più che mai bisogni dar loro ascolto e fiducia, perciò penso che se il vaccino è stato approvato da chi è responsabile della sanità della popolazione sia sicuro per tutti. Più che rispondere a chi non intende vaccinarsi, avrei delle domande da porre loro: “come uscire da questa situazione, se non avendo fiducia nella scienza? In cos’altro riporre speranza?” Questo tempo sospeso è frustrante per il fatto che ogni secondo ci sembra perso e rubato alla nostra vita. È un’emergenza: è urgente intervenire e subito. Penso che le conseguenze della malattia possano verificarsi anche su chi si sente più forte, come i giovani, non dovrebbe essere sottovalutato nemmeno da loro questo aspetto. La medicina non è una scienza esatta, non si possono puoi prevedere matematicamente le conseguenze delle malattie. Ognuno di noi è diverso, se esiste un pericolo va evitato per tutti». Paolo de Iudicibus, lavoratore: «Io mi vaccinerò a tempo debito, nell’ultimo giro di vaccini, poiché non rientro nelle fasce più a rischio. Il vaccino contro il Covid, prima di essere approvato, ha dovuto superare numerosi test che lo hanno reso disponibile alla somministrazione. Non esistono, al momento, studi che evidenziano controindicazioni, al contrario di molteplici analisi che ne dimostrano l’efficacia. Io penso che ognuno sia libero di avere la propria opinione, tuttavia esorto queste persone ad informarsi in modo da capire che è sicuro. Il vaccino è importante perché protegge noi stessi e chiunque ci sta intorno, sia chi è più forte sia chi è più a rischio Questo virus colpisce chiunque e abbiamo avuto dimostrazione che può far male anche a chi è in buona salute. Si tratta di casi rari ma pur sempre reali. È un problema della comunità perché va a minare il nostro sistema sanitario, che già prima della pandemia presentava falle e colpisce l’economia di tutta la nazione, portando a lockdown e chiusure di attività». Sara Fiumefreddo MI VACCINERÒ APPENA POSSIBILE, NON HO PAURA DI CONTROINDICAZIONI 1) Si vaccinerà contro il Covid? 2) Crede nell’efficacia del vaccino, teme controindicazioni? 3) Cosa risponde a chi è contro e a chi è favorevole (secondo la risposta alle prime domande)? 4) Sa che vaccinarsi significa difendere non solo se stessi, ma anche gli altri? 5) Sa cos’è l’immunità di gregge? 6) Crede che il vaccino duri per sempre? 7) Crede che il Covid uccida solo gli anziani? 8) Quando pensa che dopo le prime vaccinazioni, si riuscirà a vaccinare tutti anche lei? 9) Cosa pensa degli assembramenti? Crede che la polizia locale sanzioni chi si ferma in gruppo o non usa la mascherina? 10) Crede che sia a rischio fare il mercato settimanale? Teresa, insegnante 1/2.Per quanto riguarda le prime due domande rispondo subito: sì, mi vaccinerò appena possibile, perché non vedo l’ora di vaccinarmi, spero di farlo al più presto e non ho paura di eventuali controindicazioni. 3/4.Ho, già discusso con alcune persone no-vax sull’efficacia e la durata dell’immunità nel tempo. Intanto mi meraviglia che persone intelligenti e acculturate siano così diffidenti sui vaccini (mi danno l’impressione di essere tornati al passato). Comunque io ribadisco che ho fiducia nella scienza e nei ricercatori, se in passato le persone non avessero avuto fiducia e non ci fossero stati i primi volontari, ora avremmo ancora peste, colera, tubercolosi ecc. fino alla semplice varicella. Insomma io ci credo e, se domani mi chiedessero di vaccinarmi… avrei già il braccio pronto! D’altronde vaccinarmi significa, non solo proteggere me stessa ma anche i miei cari, i miei amici e tutti quelli che incontro normalmente. 5.Solo quando la maggior parte di noi sarà vaccinata, (credo che almeno l’ottanta per cento dovrebbe farlo), si avrà l’immunità di gregge e potremmo dismettere le mascherine. 6/7.Non penso che questo primo vaccino ci preservi per sempre, ma io e mio marito siamo abituati a vaccinarci ogni anno contro l’influenza, quindi se necessario, lo rifaremo. Solo gli sciocchi o i giovani che sono incoscienti (non tutti) pensano di essere immuni, ma in parte, la colpa di questo è dei media perché la notizia che hanno diffuso all’inizio della pandemia era che il Covid colpiva solo gli over 70/ 80 anni. 8.Per quanto riguarda il momento in cui io mio marito saremo vaccinati ...non credo che arriverà presto se non approvano altri vaccini e non arrivano più dosi in Italia e soprattutto al Sud. 9.Gli assembramenti mi preoccupano, dimostrano che molti non hanno capito niente della pandemia o si illudono che a loro non possa succedere nulla! Le sanzioni non sono un vero deterrente, perché in giro non ci sono dei veri, stringenti e sistematici controlli. 10. Sinceramente non vado mai al mercato, ma non penso che possa essere possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro. Miriam, studentessa universitaria 1. Sì, mi vaccinerò appena possibile. 2. Credo nell’efficacia del vaccino, penso che vaccinarsi abbia più aspetti positivi che negativi, siccome è un passo per l’uscita definitiva dall’intera situazione pandemica, per questo non temo il rischio minimo di controindicazioni. 3. A chi è contro il vaccino, soprattutto agli scettici che pensano che il Covid non metta in pericolo la vita, rispondo che non si sa mai fino in fondo se si è dei soggetti a rischio o meno e fino a che punto gli effetti del virus potrebbero danneggiarci, perciò bisognerebbe cercare di prevenire e salvaguardarsi il meglio possibile. Tanto più se il vaccino è gratis. 4. Sì, sono consapevole che vaccinandomi, proteggerei anche gli altri. È questo che mi rende favorevole alla vaccinazione. 7. No, il vaccino colpisce anche chi è giovane e senza patologie. Infatti una persona a me vicina ha sofferto la perdita, per via del Covid, di un caro relativamente giovane e senza malattie pregresse. 8. Credo che dopo aver vaccinato il personale sanitario e i più anziani, toccherà alla popolazione, quindi immagino di vaccinarmi verso quest’estate, tra giugno e luglio forse. 9. Vedo poca rigidità e più superficialità da parte della polizia locale nei confronti di assembramenti. Per le strade, nessuna pattuglia di forze dell’ordine che controlli se sia tutto in regola o meno. Beatrice, studentessa al liceo classico 1/2.Si, io mi vaccinerò contro il Covid, sia perché penso che sia una misura necessaria per il bene comune, e anche perché ho sempre creduto nell’efficacia dei vaccini, questi ultimi, anche in passato hanno debellato delle gravi malattie, che ora non fanno più paura, e non sono più temute. Vedo quindi, quanto i vaccini proteggano e leniscano dagli effetti delle malattie. Per quanto riguarda le controindicazioni, non penso che ci siano patologie gravi dietro i vaccini, ma come altra medicina nella storia della scienza, può avere controindicazioni, ma niente di serio, magari indolenzimento o debolezza, ma sono sempre cose naturali che si avvertono quando il corpo è soggetto a una qualsiasi cosa a cui non è normalmente esposto. 3. A chi è contro il vaccino, rispondo sempre che i vaccini in generale hanno impedito la diffusione di malattie che stavano decimando le popolazioni, e che, chi non ha a che fare con la produzione di medicinali e di antidoti o vaccini, non ha presente cosa ci sia dentro, ma non lo ha mai avuto presente, quindi non può sperare di comprendere o aver paura solo perché non lo conosce, in quanto ci sono tantissime persone che lavorano per un vaccino e che di certo non vogliono sterminare la popolazione o creare effetti gravi con il vaccino… si sta solo cercando di tornare alla normalità. 4. Proteggere gli altri è una delle mie priorità: anche se non fossi sicura di questo vaccino, lo farei comunque per proteggere la mia famiglia e chi mi sta intorno, per poter circolare liberamente senza pensare di essere asintomatica, quindi un pericolo. Per cui sarebbe sia una cosa positiva per me che non potrei più ammalarmi, sia per gli altri. 5. L’immunità di gregge è quella situazione che si raggiunge quando la maggior parte della popolazione ha ricevuto il vaccino, e quindi si crea una sorta di immunità contro una determinata malattia o epidemia, che fa sì che quest’ultima sia debellata, in quanto rimarrebbero pochissime persone che hanno contratto la malattia. 6. Il vaccino non dura per sempre, ma nessun vaccino dura per sempre: ci sono sempre i richiami, un esempio è il vaccino anti-influenzale, il quale si fa circa ogni anno. Per il vaccino del Covid, ci sono due richiami, e se il secondo non viene rispettato, il primo non ha valore. 7. Io non penso che il Covid uccida solo gli anziani, questi ultimi sono più esposti in quanto hanno alle spalle, degli anni in cui l’organismo si è affaticato e ha combattuto contro altri batteri, e quindi essendo stanco, non riesce a combattere un virus così potente. A valore di questa tesi c’è il fatto che persone giovani, ma con patologie cardiache e respiratorie, vengono allo stesso modo attaccate dal Covid, che sfrutta le debolezze del nostro organismo. Quando non ci sono delle patologie accertate, comunque il Covid potrebbe attaccare fortemente, qualora l’organismo abbia delle basse difese immunitarie. 8. Sinceramente, non so quando arriverà il mio turno di vaccinarmi, questo è sicuramente un processo lento, i primi ad essere vaccinati saranno i medici e gli anziani. Io penso che nel giro di un anno, tutti potranno essere vaccinati, in Italia. In Europa, non saprei, non sono a conoscenza delle ideologie degli altri paesi e quindi la velocità con la quale le persone saranno disposte a vaccinarsi. 9.Io penso che, se veramente si perda il senso etico-morale, gli assembramenti siano pericolosi. Se una persona partecipa ad una festa con gli amici in questo periodo, comunque in cuor suo, la sua coscienza gli farà notare che sta facendo qualcosa di sbagliato. Io penso che ci sono state sottratte molte cose, soprattutto a noi ragazzi, non abbiamo potuto frequentare le lezioni in classe o divertirci con i nostri amici. Io personalmente, sto cercando di divertirmi a modo mio, magari incontrandomi solo con una persona o con un componente del mio nucleo famigliare. A volte, è bello passare del tempo con poche persone, quindi per un po’ dovremmo scordare gli assembramenti. Non ho mai visto la polizia sanzionare gente, ma penso che dovrebbe farlo. Ho sentito che alcune persone sono state riprese o multate dai carabinieri, altre invece, sono riuscite a raggirare i carabinieri senza problemi. Maria Vittoria, studentessa universitaria 1) Sì, mi vaccinerò appena possibile. 2) Credo fermamente nell’efficacia del vaccino. Per quanto riguarda le controindicazioni, non credo ci siano. Poi bisognerà vedere a lungo termine cosa accade. 3) Bisogna vaccinarsi per un obbligo morale nei confronti della società in cui viviamo, e poi anche per noi stessi. 5) Sì, il nome stesso lo spiega: s’intende il momento in cui un gruppo di persone è immune ad un virus. 6) No, credo che con il tempo il vaccino perda vigore e noi diventiamo naturalmente immuni perché formiamo gli anticorpi. 7) Assolutamente no, nella maggior parte dei casi, il virus colpisce gli anziani perché hanno difese immunitarie più basse, ma abbiamo anche avuto casi in Italia di bambini o adolescenti morti a causa sua. 8) Penso che la mia generazione sia l’ultima ad essere vaccinata in quanto facciamo parte della fascia di età meno colpita da questo virus. 9) Gli assembramenti sono la causa del contagio, come si è visto. La polizia locale per quanto mi è parso di vedere, passa in auto e dice di non creare assembramenti e di alzare la mascherina, ma non ho mai visto sanzionare nessuno. 10) L’apertura del mercato settimanale dipende dal numero dei contagi della città ... ma risulta sempre rischioso perché non si può verificare chi sia positivo asintomatico. Sara Mitoli PERPLESSITA’ SULLA CELERITA’ CON CUI È STATO CREATO IL VACCINO Eduardo, 28 anni, consulente aziendale per intermediari finanziari: 1 - Certo; 2 - Spero nell’efficacia, non credo a controindicazioni se non quelle standard (debolezza, febbre, ecc.); 3 - A chi è contro chiedo di informarsi tramite piattaforme validate e non luoghi comuni; 4 - Assolutamente d’accordo; 5 - Sì; 6 - Laddove non fosse così lo sarei disposto a somministrarmelo nuovamente; 7 - No, assolutamente; 8 - Certo; 9 - No, credo debbano essere meno transigenti; 10 - Sì. Sara, 27 anni, lavoratrice presso Ipercoop Mongolfiera: 1 - Certamente. 2 - Sicuramente ci sono riserve, non tanto perché temo controindicazioni quanto per la celerità della creazione di questo vaccino. Tuttavia hanno iniziato la distribuzione anche in altri paesi europei e, al momento, a parte qualche reazione allergica non ci sono rischi certificati. 3 - Viviamo in un paese libero e democratico quindi ognuno è libero di scegliere per sé. Sicuramente non ho una buona opinione sui no-vax. Direi loro che se un’intera comunità scientifica, se medici e infermieri e anziani lo stanno già facendo, se gente che ha studiato e lavorato in questo ambito lo sta già facendo allora forse quello che si sbaglia è chi non vuole vaccinarsi. 4 - E’ esattamente il principio del vaccino, più gente è vaccinata meno probabilità ci sono che il virus si diffonda e quindi di conseguenza venga sconfitto. 5 - Si e finché non si è sviluppato questo vaccino sembrava l’opzione migliore, infatti per questo motivo, secondo me il vaccino è così importante! 6 - A differenza di altre malattie, questo virus è mutevole, dall’inizio della sua diffusione si è già modificato. La speranza è che dato che questo vaccino contiene il genoma del virus anziché la carica virale riesca ad agire su tutte le varianti. 7 - Assolutamente no, sicuramente colpisce loro in maggior numero dato che sono soggetti deboli, ma nessuno è al sicuro. 8 - Considerando che è una pandemia globale, considerando anche che ci sono persone con alta priorità, a mio parere il tempo che servirà per vaccinarsi comprenderà l’arco di 6 mesi. 9 - La polizia locale sta agendo in base alle disposizioni date dal governo, ovviamente è impensabile che un gruppo piccolo come quello di Molfetta riesca a controllare i quasi 60mila abitanti che siamo. Ovviamente ci sono i furbetti che se ne approfittano, e ovviamente chissà per quale dato favorevole, i furbetti la passano sempre liscia. 10 - Assolutamente sì! Soprattutto con la disposizione caotica che c’è al momento! Il mercato è sicuramente motivo di assembramenti mi sembra il minimo tenerlo chiuso. Così come chiuderei anche l’ipercoop nei festivi, ma anche nei weekend, nonostante sia il mio luogo di lavoro. Se bisogna scegliere tra lavoro e salute pubblica, si sceglie salute pubblica! Alessia, 23 anni, studentessa della facoltà di Medicina e Chirurgia: 1 - Sì. 2 - Sì. No, temo più il covid-19. 3 - A chi è contro ricordo che solo grazie al vaccino abbiamo scampato tantissime malattie come il vaiolo, la rabbia, la poliomielite. La scienza è un’arma a disposizione dell’uomo per impedire la selezione naturale che imporrebbero virus o altre malattie che necessitano di cure. NON È UN’OPINIONE. A tutti quelli che sono a favore chiedo di provare a cambiare le menti contrarie, nel loro piccolo. 4 - Sì. 5 - Sì. 6 - Credo che fornisca un’importante protezione anche se magari dovessero essere necessari richiami. 7 - No. 8 - Spero presto, ma io stessa credo fortemente che la precedenza debba essere data a persone più fragili. Se mi fosse offerto oggi lo cederei a qualcuno più a rischio. 9 - Me lo auguro visto che il buon senso non appartiene a tutti. Fin quando non veniamo toccati da vicino crediamo che questa cosa interessi solo gli altri e continuiamo ad assembrarci. 10 - Sì, se le disposizioni restano quelle di sempre.. ma chiudere i mercati soltanto sarebbe incoerente lasciando tutti gli altri negozi aperti. Viktor, 24 anni, studente e lavoratore: 1 - Sì. 2 - No. 3 - Che ognuno ha libero arbitrio, io mi vaccino perché vorrei ritornare a condurre una vita tranquilla. 4 - Sì. 5 - Sì quando il covid-19 non ce è presente nei confini nazionali. 6 - Non lo so ma spero di sì. 7 - Sì e i malati. 8 - Fra un anno conoscendo la burocrazia. 9 - Che la polizia sanziona e non posso permettermi di giudicare gli assembramenti quindi mi avvalgo della facoltà di non rispondere. 10 - No tanto è allestito all’aperto, con le giuste misure si può svolgere. Eugenia, 26 anni, dottoranda presso la facoltà di Biotecnologie: 1 - Sì mi vaccinerò. 2 - Sì, le controindicazioni ci sono per qualsiasi tipo di farmaco/vaccino. 3 - Rispondo di affidarsi alle agenzie regolatorie, ai medici ed ai ricercatori. Ognuno ha la propria professionalità ed esperienza. 4 - Sì, un po’ come la mascherina. 5 - Sì, quando l’immunità nei confronti di un determinato patogeno (virus o batterio) viene acquisita almeno dal 60% della popolazione di uno stato 6 - Dipende dal vaccino. Ci sono vaccini come quello contro il morbillo, la rosolia, la poliomielite ecc. che durano per tutto l’arco della vita di una persona. Altri vaccini come quello contro l’influenza, vanno somministrati ogni anno per via delle mutazioni stagionali del virus dell’influenza. Quello contro il sars-cov2 potrebbe rientrare nella prima o nella seconda, è la prima volta che viene impiegato nell’uomo, quindi si vedrà. 7 - Assolutamente no, purtroppo ha colpito tutti. Gli anziani sono i soggetti più fragili e maggiormente colpiti, ma anche i giovani e meno giovani devono stare attenti. 8 - Avendo 26 anni e nessuna patologia pregressa suppongo che rientrerò nelle ultime categorie da vaccinare, quindi penso per la fine del 2021. Ma attenderò il mio turno. 9 - Gli assembramenti senza le dovute precauzioni sono solo un segno di irresponsabilità, egoismo e scarso spirito di sacrificio nei confronti di un’emergenza sanitaria che ha colpito tutto il pianeta. I controlli potrebbero essere più stringenti di quelli attuali. 10 - Se si adottano le corrette misure preventive, magari contingentando gli ingressi, il rischio si potrebbe ridurre. Livia, 24 anni, studentessa presso la facoltà di Psicologia clinica e neuropsicologia: 1 - Sì. 2 - Sì, credo nell’efficacia del vaccino, ci potrebbero essere controindicazioni come tutti i vaccini somministrati. 3 - A chi è contro vorrei capire il motivo e procedere con la spiegazione del motivo contrario per cui io, in primis, mi vaccinerò. 4 - Sì. 5 - Sì. 6 - No, ha un tempo limitato per cui forse saranno necessari i vari richiami. 7 - No. 8 - Sicuramente dopo il mese di aprile. 9 - No. 10 - Sì. Studentessa presso la facoltà di Filologia Moderna, 24 anni: 1 - Sì. 2 - Sì, non temo controindicazioni. 3 - È l›unico modo per salvarci ed uscire da questo disastro. I negazionisti saranno i primi ad ammalarsi rimanendo gli unici non immuni al virus. 4 - Sì. 5 - Sì. 6 - Il vaccino non durerà per sempre come tutti i vaccini. Ma nemmeno il virus è immortale. 7 - lI Covid-19 uccide tutti. È meno clemente con i più deboli ma non sono solo questi soggetti ad essere in pericolo. 8 - Spero nei primi mesi di questo 2021, ma credo sia impossibile. Penso dovremo aspettare almeno la fine di questo nuovo anno 9 - Gli assembramenti ci sono sempre stati e continuano ad esserci. La polizia locale si limita ad errare per la città, non ho mai visto nessuno sanzionare né multare. In caserma non indossano nemmeno tutti loro la mascherina. Li ho visti! 10 - Molto rischioso. Inutile. Antonella, 23 anni, studentessa presso la facoltà di Medicina e Chirurgia: 1 - Sicuramente mi sottoporrò al vaccino, essendo studentessa di medicina spero il prima possibile visto che svolgeremo il tirocinio in reparto e dovremmo essere tutelati. 2 - Credo nell’efficacia del vaccino e credo anche che comunque le controindicazioni esistano per qualsiasi farmaco, basta guardare qualsiasi bugiardino di qualsiasi farmaco in commercio. E’ importantissimo informare la popolazione che le controindicazioni sono presenti sempre ma sono veramente rarissime, anche perché questa è l’unica risorsa che abbiamo contro questa pandemia globale. 3-4: Il vaccino protegge noi ma deve essere una scelta della comunità: ci sono persone immunodepresse che non possono non sottoporsi al vaccino e il loro sistema immunitario non reggerebbe. E’ importante per tutti aiutare queste persone, se tutti ci vacciniamo potremmo cautelare questi soggetti fragili e rendere il virus finalmente non più contagioso. Questo discorso vale per questo virus ma per qualsiasi altro virus. Purtroppo sto leggendo molte notizie contradditorie sulla valenza del vaccino ma bisogna chiarire che il vaccino è valido dopo una settimana dalla seconda dose, perché la prima dose non fornisce immunità ma c’è bisogno che il corpo abbia il tempo di sviluppare gli anticorpi. 5-6: Sì. Il vaccino ha un’immunità che ha una sua durata quindi è necessario effettuare dei richiami: io personalmente ho effettuato richiami di vaccini somministrati quando ero più piccola. 7 - Il Covid-19 non uccide solo gli anziani, colpisce i giovani, colpisce soggetti sani ma anche e soprattutto pazienti con patologie pregresse ma che comunque hanno aspettative di vita assolutamente lunghe quindi è importante che tutti ci proteggiamo. A tal proposito l’Università degli Studi di Bergamo sta effettuando uno studio sui cadaveri dei pazienti, purtroppo morti a causa del covid-19 ,e ha scoperto che le lesioni non sono solo a carico dell’apparato respiratorio, ma anche altre lesioni o malattie rare nei bambini sono aumentate di frequenza, quindi è una patologia che ci deve allarmare a tutti gli effetti. 9 - Penso che chi si aggrega negli assembramenti deve tener presente che non mette a rischio solo la propria vita, ma anche quella dei propri famigliari, la vita di tutti quelli che incontra quindi la cosa giusta da fare è scegliere le persone con cui vedersi, indossare sempre la mascherina per cautelarsi e tutelarsi. Io in prima persona ho incontrato 3 persone a me care, indossando la mascherina chirurgica tutto il tempo, munendomi di igienizzante e, nonostante una di essa sia risultata positiva, la mia cautela nell’usare gli strumenti consigliati mi ha portato alla sicurezza di non essere stata contagiata. 10 - Penso che sia un rischio però penso che tutto possa essere fatto con le dovute precauzioni. Sicuramente ci dovrebbero essere più controlli, maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine nell’evitare assembramenti. Secondo me si potrebbe anche estendere lo spazio del mercato rionale in modo da evitare i contatti il più possibile, perché ci sono persone che devono lavorare quindi non sarebbe giusto chiuderlo di per sé ma la polizia deve multare quando non si tiene conto delle misure di prevenzione. Simone, 22 anni, designer: 1 - Sì. 2 - Temo le controindicazioni ma penso sia normale, il nuovo fa paura specialmente per la disinformazione che dilaga in giro. 3 - Per chi è contro credo che non si possa condannare, è una perplessità legittima. 4 - Uno dei motivi che mi spinge a farlo. 5 - Sì. 6 - Non sono informato a riguardo ma non penso soprattutto se come “si dice” il virus muta. 7 - No. 8 - Vista la mia età penso nei mesi di agosto-settembre. 9 - Non ho mai visto una pattuglia farlo. 10 - Se ci sono controlli per far rispettare tutto credo che il mercato si possa fare. Marina Francesca Altomare © Riproduzione riservata Mina de Bartolo, 25 anni, studentessa e lavoratrice Sì, mi vaccinerò. Sono fiduciosa e spero non siano presenti controindicazioni, in realtà. A chi è contro rispondo che prima di tutto è necessario rispettare le scelte altrui, qualunque esse siano. Proprio come ci possono essere motivazioni valide da parte di chi è contro, possono esserci anche da parte di chi è pro. Bisogna solo capirne la priorità delle une e delle altre. Esattamente, motivo per il quale mi vaccinerò. Sì. Penso sia comunque in via sperimentale, quindi per ora non posso fornire una risposta certa. Assolutamente no. Non saprei, ma penso tra non molto. Penso che siano necessari molti più controlli, soprattutto nei mezzi pubblici e nelle grandi città. Gli agenti di polizia dovrebbero attenersi alle disposizioni del governo. Penso che al momento la priorità sia di ristabilire l’equilibrio nel nostro paese, quindi cercare di evitare assembramenti di ogni genere. Se durante i mercati settimanali si creano situazioni di questo genere, allora sì, rappresentano un rischio. Antonella, 26 anni, impiegata Ancora non ho deciso. Il vaccino dovrebbe essere un’arma efficace in grado di salvare l’intera umanità, si spera che questo vaccino lo sia, vista l’attesa e la speranza di tornare alla normalità. Per poter stabilire se sia o meno efficace il vaccino, bisogna sottoporsi alla vaccinazione. Il resto potrebbero essere solo pretesti o scuse inutili per non vaccinarsi, frutto di insicurezza, paura e, a volte, anche d’ignoranza comune. Soprattutto per il bene degli altri. No. E’ quello che si spera. No, tutti. Dai più giovani ai più anziani. Credo passeranno parecchi mesi affinché venga presentato a noi gente comune del popolo. Dovrebbero intensificare ogni controllo, a prescindere dalle feste in corso. Secondo me contribuisce al rischio, non lo frequento da parecchio, proprio per questo motivo. Moustapha, 27 anni, studente di lingue e letterature straniere Sì, mi vaccinerò. Sì, credo nella sua efficacia. Credo che con la diffusione di una giusta informazione si possa far capire l’importanza del vaccino. Sì, ne sono consapevole. Sì, avviene quando la percentuale maggiore della popolazione s’infetta e quindi contrae il virus. Per ora non credo che il “per sempre” sia adeguato. No non solo gli anziani, abbiamo visto e sentito di giovani che ci hanno lasciati a causa del Covid. Penso che tra un anno e mezzo circa, se non tutti, una buona percentuale della popolazione sarà vaccinata. Penso che gli assembramenti per ora si possano evitare e penso che la polizia dovrebbe sanzionare sia chi si ferma in gruppo, sia chi è senza mascherina. Sono dell’idea che il rischio sia ovunque non solo al mercato settimanale, quindi con le dovute attenzioni penso che si possa fare a patto che, se uno non ha qualcosa da comprare o interesse, non ci vada. Michael, 26 anni, studente e programmatore Sì. No, ma leggerei comunque prima il foglietto illustrativo. Risponderei loro che se non saremo responsabili in questo momento, non potremo uscire dalla crisi. Sì. Sì, quando la percentuale di popolazione vaccinata raggiunge un determinato valore, limita la diffusione del virus e di conseguenza genererà “un’immunità di gregge”. No, solitamente hanno una durata che può andare dai 2 ai 10 anni, quindi penso possa essere così anche per questo. Assolutamente no, i dati riportano che nonostante sia una delle fasce più colpite, il virus colpisca tutte le fasce d’età. Spero presto. E’ corretto sanzionare chi si comporta in modo irresponsabile ed incosciente creando solo più danni di quelli già presenti. Se le normative non vengono rispettate, sicuramente ci sarebbe un alto rischio. Garantendo più sicurezza si potrebbe limitare il rischio. Francesca Perchiazzi

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