Recupero Password
Corso Umberto La Stazione Ferroviaria - V
15 giugno 2018

All’apertura della Ferrovia la stazione era costituita da un corpo centrale e da tre locali a destra e tre a sinistra. Alcuni di questi locali furono dati in locazione a diversi gestori per l’apertura di un bar per i viaggiatori e per la vendita dei giornali. Dal momento che era già data per scontata la costruzione della ferrovia con l’ubicazione della stazione, tale Nicola del Prete di Frattamaggiore e residente a Molfetta il 25 agosto 1864 chiese al Comune l’autorizzazione di aprire una trattoria con caffè e vendita di birra lungo la strada dei Cappuccini (Corso Margherita di Savoia), specificando che all’esterno sarebbe stata apposta l’insegna: “Trattoria con Caffè alla Ferrovia”. Abbiamo rintracciato, per quanto è stato possibile, alcuni gestori del caffè alla stazione: 1895 Luigi Grillo; 1905 Vincenzo Grillo; dal 1916 al 1919 Marianna Abbattista fu Francesco; 1924 Ignazio de Robertis; 1930 Nicola Ciannamea. Da diversi decenni la famiglia Montebello gestisce il caffè alla stazione. Probabilmente anche chi gestiva il caffè alla stazione poteva vendere sigari e sigarette ai viaggiatori e occorreva la licenza di privativa per la vendita di tabacchi in genere. Già dal 1872 l’Intendenza di Finanza si preoccupò di aprire uno spaccio di privativa nei pressi della stazione col n. 14. Nel 1914 la rivendita del tabacco era gestita da Giuseppe Copertino spedizioniere ferroviario; nel 1930 Nicola Ciannamea, che aveva il buffet alla stazione, era titolare della rivendita di tabacco. Per esigenze commerciali prima del 1925 ai locali laterali già esistenti furono aggiunti altri quattro locali di servizio: due a destra e due a sinistra. Per la sicurezza dei viaggiatori tra 1932 e il 1935 fu eliminato il marciapiede centrale e spostato il servizio viaggiatori verso Bari sul 3° binario; con questa innovazione si rese necessario costruire il sottopassaggio e un marciapiede coperto da una pensilina a protezione dei viaggiatori. Con lo sviluppo edilizio oltre la ferrovia nel 1980 fu realizzato il prolungamento del sottopasso con l’uscita verso il nuovo quartiere detto “Poggio Fiorito”. Le Ferrovie dello Stato, nate nel 1905 con l’accorpamento delle diverse reti ferroviarie più importanti, col progresso si è adeguata ai tempi trasformandosi nel 1992 in società per azione a capitale pubblico: Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Tale modifica societaria ha permesso una nuova organizzazione aziendale più efficiente per le nuove esigenze di mercato e di ammodernamento tecnologico. In primo luogo ha diviso il servizio viaggiatori da quello delle merci. Per esempio eliminando il movimento in partenza e in arrivo delle merci sui carri dalle stazioni ha eliminato le manovre dei treni merci, gli addetti ai vari uffici commerciali, i capi movimento, i manovratori e i deviatori tutti in servizio nelle 24 ore; ora i treni merci per lo più trasportano i container e sono bloccati nella composizione compresa la locomotiva, arrivano e partono dagli interporti situati nelle principali stazioni. Anche il trasporto viaggiatori ha subito degli aggiornamenti: non esiste più la figura del capostazione col berretto rosso che una volta, accertato che tutte le porte erano chiuse, dava il via libera con la paletta verde nel licenziare il treno; oggi è il capotreno che ha tale compito coadiuvato dal macchinista nel rispetto dei segnali e che è in comunicazione diretta col Dirigente Centrale del Movimento. Quasi tutte le stazioni sono impresenziate; solo alcune, come Molfetta, hanno ancora il servizio di biglietteria ad orari prestabiliti. Con l’immissione in servizio di nuove carrozze per i treni pendolari, per guadagnare tempo e agevolare i viaggiatori nell’accedere alle carrozze, in tutte le stazioni importanti si iniziò ad alzare i marciapiedi a livello del piano della carrozza. A Molfetta nel 2002 circa si iniziò dal 3° binario a modificare il marciapiede. Solo nel 2017 si e modificato anche il 1° binario. Si sono pure installati due ascensori per permettere agli anziani, a chi trasporta bagagli pesanti e alle persone con disabilità motoria l’accesso tra il 1° e 3° binario e viceversa senza scendere il sottopassaggio. Originariamente a destra che a sinistra della stazione furono realizzati due piccoli giardini abbelliti da alberi e aiuole. Con questi ultimi lavori è stato eliminato il piccolo giardinetto verso Bisceglie. Quello verso Giovinazzo fu eliminato nel 1926. Nel 1995, demolito il piano di caricamento con la tettoia, si ricavò un piazzale adibito a posteggio temporaneo di auto all’aperto. Nel 2004 sul lato nord del marciapiede del 1° binario fu realizzata la fermata di testa del servizio metropolitano. 5 – continua (Le precedenti puntate sono state pubblicate su “Quindici” di dicembre 2017, febbraio, aprile e maggio 2018) © Riproduzione riservata ———— Bibliografia: Archivio Comunale Molfetta, cat. 3, vol. 23bis; cat. 11, vol. 18; cat. 12, vol. 26; cat.16, vol. 29; vol. 52; La Gazzetta del Mezzogiorno, 25 luglio 1980.

Autore: Corrado Pappagallo
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet