Coronavirus, la corsa ai contributi, miscela esplosiva a Molfetta
MOLFETTA – Situazione sempre più critica anche a Molfetta per l’emergenza coronavirus che sta mettendo in difficoltà centinaia di famiglie.
Ieri c’è stato quasi un assalto ai patronati, ai Caf e alle banche di persone in cerca di sussidi di sopravvivenza. Lo stato di bisogno, purtroppo, ha fatto sì che molti non abbiano rispettato le misure di sicurezza (distanze, mascherine, assembramenti).
La situazione più difficile si è registrata in piazza Moro con assembramenti e persone in coda, senza regole. Questo ha spinto il sindaco a minacciare misure di controllo ancora più efficaci da affidare alla polizia locale, rinforzando i controlli. Ma servirebbe una vigilanza davanti a patronati, Caf, banche e poste: ci sono uomini sufficienti per farlo?
Ci sono poi le richieste di sospensione dei mutui, decisi dal governo, ma non accolti favorevolmente dalle banche, che stanno ostacolando i propri clienti.
A complicare le cose è intervenuta la notizia dei 480mila euro che verranno assegnati a Molfetta per i cosiddetti buoni alimentari, che ha provocato anche l’assalto agli uffici pubblici. Ma il sindaco Tommaso Minervini rassicura tutti: stiamo provvedendo. Ma la gente non ci crede.
Infine, ci sono i 600 euro per i titolari di partita Iva e i contributi per la cassa integrazione e il sostegno ai canoni di locazione. Una miscela esplosiva che rischia di essere difficilmente controllabile. E più passa il tempo, più difficile diventa la situazione.
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