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Contro il ritorno della vecchia politica a Molfetta, i cittadini liberi rivendicano la continuazione del cambiamento avviato dall'amministrazione Natalicchio
22 ottobre 2016

MOLFETTA – Alcuni giorni fa l’ex sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, è tornata in piazza per incontrare i cittadini e continuare il progetto di cambiamento della città già avviato nei tre anni della sua amministrazione di centrosinistra, della quale ha fatto un bilancio presentando tutte le realizzazioni fatte in questi tre anni e quelle che andranno in porto nei prossimi mesi.

Al termine della manifestazione è stato presentato un documento con 113 firme, alle quali nella serata se ne sono aggiunte altre 50 di cittadini liberi che non vogliono che la città, con la vecchia politica, faccia un passo indietro.
Infatti, a Molfetta, si stanno organizzando gruppi politici guidati da dinosauri e dai personaggi del Pd che hanno remato contro la propria amministrazione, solo per ragioni di potere, con l’obiettivo di portare indietro la città.

Ecco il documento approvato dai cittadini liberi di Molfetta, con le loro firme:

 

«LA VECCHIA POLITICA FACCIA UN PASSO INDIETRO:
QUESTA VOLTA DECIDE LA CITTÀ

 

Negli ultimi tre anni, con l’amministrazione del sindaco Paola Natalicchio, è stato dimostrato che c’è un altro modo di fare politica e di amministrare la cosa pubblica: pensando al bene comune e prendendosi cura della città. Sono stati realizzati opere e servizi, si è pianificato e progettato un nuovo modello di città, messo in movimento energie, talenti, capacità, liberando la comunità dalla cappa del clientelismo e del malaffare.

Tra mille difficoltà e contraddizioni, non senza errori, si è sviluppata un’esperienza amministrativa in netta discontinuità con il panorama politico dilagante nel resto del Paese e con la decennale tradizione di poteri clientelari che hanno preso in ostaggio la città. Molfetta in questi tre anni è stata un laboratorio di virtuosa sperimentazione sociale e politica: istituti di partecipazione, comitati di quartiere, associazioni si sono moltiplicati, si è sviluppato un tessuto sociale vivo e variegato, pronto a mettersi in gioco per migliorare le istituzioni e la città.

I cittadini stavano assaporando i frutti del cambiamento e li trovavano gustosi. È proprio questo che ha fatto paura alla vecchia politica. Così hanno dapprima boicottato e poi affossato l’amministrazione Natalicchio, costringendo il sindaco a prendere atto che, al di là dei numeri ormai risicati, la maggioranza del 2013 non esisteva più, sostituita da equilibri instabili e precari che aprivano la porta al ricatto e alla prevaricazione. Il sindaco si è dimesso. Per alcuni è stato un errore, per altri un gesto di coraggio e una lezione di buona politica. Semplicemente non c'erano più le condizioni politiche per potere realizzare quel nuovo modello di città delineato nei contenuti programmatici sui quali nel 2013 era stato preso un impegno con gli elettori.

I veri responsabili, che hanno tramato nell’ombra, pensano di avere la strada spianata per tornare a fare i loro affari.

Noi cittadini liberi e consapevoli non possiamo assistere indifferenti al rischio di un ritorno al passato. Vogliamo costruire insieme, dal basso, un’alternativa possibile, per continuare a camminare insieme sulla strada del cambiamento. Ogni cittadino deve sentire il dovere di fare un passo avanti per cacciare indietro i soliti noti.

Democrazia radicale, partecipazione, tutela dell’ambiente e difesa del territorio, diritti sociali, beni comuni, casa, lavoro, accoglienza, sicurezza, trasparenza e legalità sono i temi principali attorno a cui vogliamo scrivere insieme, dal basso, le linee di un programma per portare Molfetta nel futuro.

Dopo quello che è successo, non vogliamo parlare di accordi e alleanze tra il solito ceto politico, ma solo dei bisogni dei cittadini. Vogliamo sperimentare strade nuove e discutere tutto alla luce del sole, metterci in ascolto delle esigenze dei territori e dei ceti popolari, a partire dalle periferie e dagli ultimi. Serve un processo democratico aperto alle intelligenze vive di questa città, non ai detentori di pacchetti di voti, a burocrati e politicanti asserviti a logiche clientelari o di profitto personale.

Il nostro obiettivo non è strappare qualche posto in Consiglio comunale. Noi vogliamo amministrare Molfetta, per garantire un futuro ecosostenibile e buon vivere per tutti. Siamo una comunità capace responsabilmente di prendersi cura di se stessa e delle proprie fragilità; guardare con fiducia al futuro è un obiettivo troppo importante per lasciarlo nelle mani di “qualcuno” che non merita la nostra fiducia.

Ci rivolgiamo pertanto a tutti coloro che hanno a cuore la cura della città e vogliono il cambiamento, la pulizia, l’onestà, perché si mettano in gioco. Il nostro è un appello a costruire assieme in maniera pubblica, fuori dalle oscure “stanze dei bottoni”, programma e candidature. Non ci saranno padroni di casa né primogeniture. Decideremo insieme, nessuno si senta escluso.

Chiediamo una cosa semplice: del futuro della nostra città non si parli più nelle stanze chiuse, tra le solite lobby d’interessi privati, ma pubblicamente in assemblee convocate dal basso.

La città degli ultimi tre anni, pur con le sue contraddizioni, resta un punto di partenza, un patrimonio di progetti, di buone pratiche di governo e di democrazia che dobbiamo far maturare e crescere. Qui resiste un tessuto associativo sano, un popolo fatto di gente che non si piega e che sa ribellarsi con grandi e piccoli gesti ai poteri occulti dei burattinai, che vuole prendersi cura dei propri quartieri, dei giardini e delle piazze, che ha ripulito la città e ha costruito bellezza, che non rinuncia al conflitto e alla protesta, ma sa vigilare e proporre azioni concrete di governo.

Solo una coalizione di cittadini consapevoli, espressione della parte sana della città, con una selezione rigorosa delle candidature, con un codice etico intransigente sul piano dell’onestà e della trasparenza, con un programma di governo concreto e condiviso, potrà impedire che tornino a mettere le mani sulla città.

La sottoscrizione di questo appello è solo il primo passo di una grande sfida: costruire un progetto politico di pulizia e di rinnovamento, in cui tutti sono protagonisti, a partire dal basso, senza padroni e senza padrini.

Molfetta, ottobre 2016»

FIRME

  1. Anna Valeria Agrimi
  2. Leonardo Albanese
  3. Roberta Allegretta
  4. Arianna Altamura
  5. Raffaella Altamura
  6. Corrado Altomare
  7. Gianluca Andriani
  8. Giovanni Angione
  9. Tonia Angione
  10. Valeria Angione
  11. Livio Balsamo
  12. Federica Bellifemine
  13. Emilio Antonio Bianco
  14. Giuseppe Marco Binetti
  15. Marta Binetti
  16. Sergio Binetti
  17. Umberto Binetti
  18. Gianluca Biscotti
  19. Domi Bufi
  20. Carla Busetta
  21. Flavia Calò
  22. Rosa Campanale
  23. Antonio Campo
  24. Marzia Cantatore
  25. dorotea Caputi
  26. Franca Carlucci
  27. Antonio Casarola
  28. Giovanna Centrone
  29. Ilario Ciccolella
  30. Mario Ciuccio
  31. Daniela Colasanto
  32. Vito Copertino
  33. Fulvio Salvatore D’Abramo
  34. Cristina d'Agostino
  35. Davide De Bari
  36. Michele De Bari
  37. Claudia De Candia
  38. Domenico De Candia
  39. Antonio De Feo
  40. Giovanna De Gennaro
  41. Lella De Gennaro
  42. Rossana De Gennaro
  43. Serena De Gennaro
  44. Peppino De Leo
  45. Franca de Marco
  46. Pino De Pinto
  47. Simone Del Rosso
  48. Michele De Sanctis
  49. Lidia DeTrizio
  50. Mario Roberto D’Urso
  51. Mimmo Favuzzi
  52. Louisiana Fragassi
  53. Alina Gadaleta Caldarola 
  54. Davide Gadaleta
  55. Rosalba Gadaleta
  56. Gianpiero Giovine
  57. Luciano Iacono Quarantino
  58. Giovanni Infante
  59. Antonella La Grasta
  60. Anna Laudisa
  61. Antonella Lucanie
  62. Leonardo Lucanie
  63. Marco Lucanie
  64. Angela Mancini
  65. Teresa Mancini
  66. Isabella Marcie' del Valle
  67. Maria Mastropierro
  68. Nino Mastropierro
  69. Giuseppe Memola
  70. Antonia Minervini
  71. Alessia Mongelli
  72. Betta Mongelli
  73. Livia Montebello
  74. Domenico Nappi
  75. Maria Antonietta Nappi
  76. Patrizia Nappi
  77. Angelo Natalicchio
  78. Corrado Natalicchio
  79. Michele Natalicchio
  80. Paola Natalicchio
  81. Angelo Nitti
  82. Maria Pepe
  83. Gianfranco Petruzzella
  84. Maridda Poli
  85. Roberta Racanati
  86. Romina Racanati
  87. Teresa Racanati
  88. Roberto Raguseo
  89. Damiano Rana
  90. Silvia Rana
  91. Rosa Rizzi
  92. Cosimo R. Sallustio
  93. Caterina Salvemini
  94. Nunzia Salvemini
  95. Silvia Salvemini
  96. Laura Sancilio
  97. Maria Sasso
  98. Laura Scardigno
  99. Valeria Scardigno
  100. Gianluca Sciannameo
  101. Anna Spadavecchia
  102. Antonella Spadavecchia
  103. Maria Grazia Spadavecchia
  104. Patrizia Spadavecchia
  105. Donatella Sparapano
  106. Luisella Sparapano
  107. Michele Stallone
  108. Raffaele Tatulli
  109. Angelantonio Tavella
  110. Chiara Trotta
  111. Gabriele Vilardi
  112. Mizio Vilardi
  113. Elvira Zaccagnino
 

 

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