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Continuano le polemiche sulle agevolazioni della Zona franca urbana di Molfetta: accuse di favoritismi e caccia ai colpevoli
Un lettore scrive a “Quindici”: quelle aziende spostate da un lato all'altro della stessa strada per farle rientrare nei finanziamenti. Bugie e promesse per dividersi le briciole. Nessun rilancio dell'economia e dei consumi, solo mance elettorali
03 luglio 2014
MOLFETTA
– Continuano le polemiche dopo la pubblicazione dell’
elenco
di coloro che hanno diritto alle agevolazioni previste dal bando sulla Zfu, la zona franca urbana di Molfetta (vedi cartina). C’è chi lamenta di non essere stato inserito, mentre il suo confinante si è ritrovato fra i “fortunati”. Un lettore, dopo il
nostro articolo
, ha scritto a “Quindici” sostenendo «
purtroppo non rientro come attività commerciale nella zona franca urbana, ma leggendo l'elenco mi chiedo e vi chiedo se è giusto che abbiano avuto agevolazioni farmacie pasticcerie grandi bar tabaccherie e strutture che da destra si trovano a sinistra delle vie indicate è scandaloso, noi invece siamo costretti a chiedere un finanziamento per dare allo Stato quello che pretende, noi esclusi stiamo facendo una raccolta fondi per i bambini di Montecarlo (è una citazione)
».
Non mancano le italianissime furbate di coloro che, dopo la pubblicazione del bando, hanno trasferito la sede legale nella Zfu per godere delle agevolazioni. Altri che hanno presentato ricorso e sono stati inseriti, pur essendo fuori area, mentre i propri confinante sono rimasti fuori.
Ma lo scandalo più eclatante sembra riguardare una tipografia che, pur trovandosi fuori della zona franca urbana, si ritrova “misteriosamente” nell’elenco delle aziende “fortunate”. A farlo notare a “Quindici” è un lettore che fa presente come sul bando siano indicate solo le aziende che si trovano “
in via Sant’Angelo lato destro per chi sale
”. Come mai, egli si chiede, solo la tipografia in questione che si trova sul lato sinistro è stata inserita, mentre tutti gli altri esercizi commerciali sono stati esclusi. “
E’ strano che la palla che sale lungo via S. Angelo rimbalzi alla tipografia che si trova a sinistra, poi ritorni in campo sul lato destro, escludendo così tutti gli altri che si trovano a sinistra: a pensare male si fa peccato, diceva uno, ma talvolta ci si azzecca
”. Ci chiediamo, come si spiegherebbe questa anomalia? Ancora una volta la politica ha fatto la sua parte, date alcune coincidenze? Insomma, un pasticcio alla molfettese, che sta creando parecchie polemiche ed è cominciata già la caccia al colpevole: il Ministero, il Comune, qualche politico autorevole?
Una cosa è certa: si sta litigando sulle briciole, perché, contrariamente alle solite panzane che va sbandierando qualcuno del centrodestra, saranno pochi i soldini che arriveranno nelle tasche di questi commercianti e imprenditori e non serviranno affatto a rilanciare l’economia e i consumi. Saranno sempre la solita mancia concessa a fini elettorali, che lascia il tempo che trova. E qualche allocco ci casca sempre.
SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA MENSILE “QUINDICI” IN EDICOLA A META’ LUGLIO AMPIO SERVIZIO E INCHIESTA CON APPROFONDIMENTI SULLA QUESTIONE DELLO SCANDALO DELLA ZONA FRANCA URBANA. APPUNTAMENTO IN EDICOLA CON CHI NE VUOLE SAPERE DI PIU’.
COME SEMPRE: QUINDICI QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO.
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otello celletti
04 Luglio 2014 alle ore 11:12:00
Se invece di fare pettegolezzi la gente si informasse saprebbe appunto che spostarsi da sinistra a destra è legittimo.Se invece di protestare a vanvera si studiasse e si consultasse un "esperto" in giochetti legislativi, si potrebbe usufruire di questa manciata di euro di agevolazione.Invece no.A Molfetta non ci si informa e poi si pretende!
Rispondi
Tipografo informato
04 Luglio 2014 alle ore 10:38:00
La tipografia in questione ha spostato la sede legale da sinistra a destra in un piccolo locale. Operazione legittima, come hanno fatto anche altri
Rispondi
La pressa
04 Luglio 2014 alle ore 08:36:00
"L'è tut na' press per il chiul!
Rispondi
indovinello
04 Luglio 2014 alle ore 04:45:00
Indovina, indovinello, di chi è la tipografia nell'occhiello?
Rispondi
Concepito
03 Luglio 2014 alle ore 19:14:00
Leggo lamentele sui "concepimenti"! E' stato scritto: "CONCEPIRETE CON DOLORE" - allora?
Rispondi
il taverniere
03 Luglio 2014 alle ore 17:55:00
da notare che ci sono taverne che risultano IMPRESE SOCIALI e quindi beneficiano di piu' soldi! MA QUESTI SONO PAZZI?
Rispondi
disilluso
03 Luglio 2014 alle ore 14:25:00
Bis? TER........!
Rispondi
NICOLA
03 Luglio 2014 alle ore 10:42:00
Questa zona franca così com'è stata concepita è paradossale: crea concorrenza sleale fra le varie imprese cittadine. dico io perchè io devo pagare le tasse e il mio vicino a 30 metri di distanza no? Non sarebbe stato più giusto estendere la zona franca a tutta la città (estreme periferie incluse)? Le solite porcate italiane come il p.... che l'ha concepita!!!
Rispondi
negoziante deluso
03 Luglio 2014 alle ore 09:26:00
Saranno briciole....ma il minimo...cioè 6-12 mila euro ti consentono di alleggerirti un pochino sul fronte fiscale....invece noi commercianti delle "periferie" continueremo a dare voti, pagare tasse (se ci riusciamo), chiudere le attività(ma tanto chissenefrega qui non viene nessuno a guardare...) senza il minimo aiuto..... bene...bravi....bis...
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