MOLFETTA – Non sono mancate fibrillazioni nel corso della seduta del Consiglio comunale che si è tenuta ieri, in particolare nella discussione relativa alla variazione dei regolamenti e a quella sul bando per la ristrutturazione e l'affidamento della piscina comunale (di cui "Quindici" si occuperà separatamente).
I Consiglieri sono stati «chiamati ad approvare le modifiche regolamentari che hanno scadenza il 5 febbraio» come ha evidenziato il sindaco Tommaso Minervini.
Le modifiche riguardavano «le modalità di ingiunzione di pagamento e alle modalità di agevolazione per le riscossioni; il regolamento per I'accertamento e la riscossione delle entrate tributarie e il regolamento relativo alla TARI e cioè la modifica che riteniamo importante per incentivare i cittadini a recarsi alle isole ecologiche che nel 2018 diventeranno tre». Modifica, quest'ultima, che porterebbe lo sconto possibile da 30 a 60 euro e lo scaglione per lo sconto a ogni 8.000 punti invece che ogni 10.000 come sinora avvenuto. ALTRE NOTIZIE IN MERITO POTETE LEGGERLE NEL NUMERO DEL MENSILE "QUINDICI" IN EDICOLA, NELL'INTERVISTA AL SINDACO.
Emendamenti sono stati proposti dai consiglieri Antonello Zaza (portare gli scaglioni da 5 euro a ogni 8.000 punti a 2,50 ogni 4.000 punti) e Fulvio Spadavecchia (cassare l'articolo che prevedeva la presentazione di garanzie, in pratica delle fideiussioni, per ottenere dilazioni in caso di debiti superiori a 25mila euro).
Posti ai voti i due emendamenti sono stati rigettati mentre sono stati approvati gli emendamenti proposti dalla competente Commissione comunale (inserimento della motivazione nell'eventuale provvedimento di rigetto della dilazione, di portare da 12 a 18 le rate per i debiti fino a 3.600,00 euro, importo minimo della rata 40 euro, elevare a 25mila euro, anziché 10mila, il riconoscimento è subordinato a idonea garanzia).
I momenti di maggiore tensione si sono avuti durante la discussione che ha preceduto la messa ai voti dell'intero provvedimento.
Il Sindaco aveva evidenziato che, trattandosi di materia tributaria, non si abbia grande autonomia e si debbano considerare gli effetti che si possono avere sul bilancio.
Ma queste considerazioni non hanno convinto le opposizioni.
Di un provvedimento che ha degli «aspetti positivi per i cittadini ma che derivano da vantaggi per il Comune e dal recepimento di normative nazionali» ha parlato il consigliere Antonello Pisani (secondo il quale dilazionando le rate aumenterebbero i crediti realmente esigibili). Ha proseguito evidenziando la presenza di un problema rifiuti e di non sapere ancora quanti siano i vantaggi economici della raccolta differenziata e della raccolta porta a porta.
Alcuni momenti di tensione si sono registrati proprio durante il suo intervento per l'allontanamento del Sindaco e degli Assessori dall'aula (sono rientrati dopo pochissimo tempo, preceduti dall'assessore Mancini), scatenando le proteste dello stesso Pisani e della consigliera Natalicchio.
Il dibattito è proseguito con gli interventi del consigliere Amato e del consigliere Tridente, il quale ha rimarcato che in caso di obiettiva difficoltà (perdita di lavoro, casi di malattia ecc) si potrà presentare una istanza che possa chiedere una ulteriore ratealizzazione pari al 50% delle rate prefissate.
Messo ai voti, il provvedimento è stato approvato con 16 voti favorevoli e 5 astenuti.
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