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Condannati autotrasportatori per illeciti ambientali a Molfetta Il tribunale assolve invece gli imprenditori
14 ottobre 2010

MOLFETTA - Si è concluso il processo, iniziato grazie ad un intervento della Guardia di Finanza di Molfetta e Trani nel giugno del 2006, che vedeva imputati i tre autisti e i quattro imprenditori accusati di aver smaltito illecitamente materiale di varia natura, proveniente da rifiuti edilizi, e non idoneo all'area di smaltimento nei pressi della zona Asi di Molfetta (località Lama Marcinase).
Era stato il sostituto procuratore di Trani, Marco D’Agostino, a contestare la violazione della normativa vigente in ambito ambientale avendo constatato lo smaltimento di materiale in un sito, di 25 mila metri quadrati, destinato solo ai rifiuti inerti provenienti dal complesso urbano della città. Invece sul luogo sono stati ritrovati, tra l’altro, i resti di pilastri abbattuti provenienti dalla Casa Divina Provvidenza di Bisceglie. Inoltre furono ritrovati altri materiali pericolosi quali bitume, guaine, cemento armato, ferro, copertoni d’auto, vetro e plastica invece di terreno e pietrisco del circondario di Molfetta come stabilito dal consorzio. Il tutto coperto da terreno.
Sotto i riflettori dell’accusa finirono varie personalità, dai vertici alla base di alcune società, che, ognuno secondo la propria posizione, avrebbero contribuito al reato.
Il giudice monocratico Lorenzo Gadaleta (nella foto, il tribunale di Molfetta) ha condannato in primo  grado tre conducenti dei camion usati per lo smaltimento: Luigi Mangione, di Corato, e Domenico Calvi, di Andria.
Per entrambi un anno di reclusione e pagamento di 3mila euro di multa per lo scarico nella zona di materiale edile residuale con l’aggravante  anche di rifiuti pericolosi. Concessa però la sospensione condizionale della pena se i due provvederanno alla bonifica dell’area. Il terzo conducente, Domenico Colamorea, di Bitonto, dovrà pagare 5mila euro, solo per lo smaltimento di rifiuti pericolosi.
Assolti, per non aver commesso il fatto, gli imprenditori molfettesi Beniamino La Forgia e Santo Di Salvo , il geometra barese del consorzio Nicola Campobasso, Mariantonietta Cascione, di Terlizzi. Raffaele Matera, direttore del consorzio Asi, era stato già prosciolto in precedenza. 

© Riproduzione riservata
Autore: Domenico Sarrocco
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