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Concorso “Un pensiero di pace” organizzato dal Masci a Molfetta La giuria sta esaminando i pensieri inviati dai ragazzi delle scuole elementari
23 gennaio 2007

MOLFETTA - È al lavoro la giuria del 2° Concorso: un pensiero di Pace, rivolto agli alunni delle quinte classi elementari di Molfetta, che consiste nel riportare su una cartolina all'uopo predisposta, un pensiero sulla Pace: tutte le cartoline, una volta raccolte, saranno inviate al Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. La giuria composta da Caterina Anna Aurora (insegnante), Anna Favuzzi (educatrice), Isabella Sasso (insegnante), Tania Solimini (psicologa), Valeria Paloscia (rappresentante Cattolica Popolare) e Felice de Sanctis (giornalista della “Gazzetta del Mezzogiorno”) sta, infatti, selezionando i pensieri per premiare dieci alunni e le rispettive scuole di appartenenza e tutte le scuole elementari di Molfetta che sono state coinvolte. La “Luce di Betlemme” col suo messaggio di pace è arrivata a Molfetta il 17 dicembre scorso, come tradizione, nella Chiesa della Natività (S. Corrado) che contiene una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli; l'olio che la alimenta viene donato, a turno, da tutte le Nazioni cristiane. La “fiammella” è stata trasportata, a cura della Comunità “Duomo” del Masci (Movimento adulti scout) e dell'Agesci Molfetta 1. Secondo la tradizione, prima di Natale, un bambino austriaco accende una lanterna da quella lampada e la porta a Linz con un aereo di bandiera austriaca. La Luce della Pace va diffusa a più gente possibile: ricchi e poveri, colti e meno colti, bianchi e neri, religiosi ed atei; si vorrebbe che La Luce della Pace arrivasse in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi emarginati, a coloro che non vedono speranza e futuro nella vita. L'occasione della distribuzione può dare la possibilità di fare compagnia a chi è solo, visitare gli ammalati, portare un po' di “luce” anche nelle case di recupero. “La Luce della Pace di Betlemme” non ha solo un significato religioso ma traduce in sé molti valori civili, etici e morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede.
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