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Con il sistema di raccolta di rifiuti porta a porta Molfetta, a febbraio, ha raggiunto il 55% di raccolta differenziata Smentiti i profeti di sventura: a Molfetta: solo una parte minoritaria continua ad abbandonare i propri rifiuti irregolarmente nel mentre la maggioranza che collabora ha raggiunto la parte preponderante
07 aprile 2017

MOLFETTA - Nel mese di febbraio 2017 l’indice di raccolta differenziata nella Città di Molfetta aveva toccato il 55% cioè il doppio del dicembre 2015, quando vigeva il sistema di raccolta stradale (cassonetti).

Nelle zone, Rione Catecombe  e zona PIP, il nuovo sistema di raccolta è stato avviato solo nella seconda metà di marzo, il che poteva far pensare che un ulteriore deciso incremento dell’indice di raccolta differenziata si sarebbe visto solo alla fine di aprile.

Invero, le rilevazioni dei dati ad oggi disponibili evidenziano che nel mese di marzo “il muro” del 60% è stato ampiamente superato, toccando quota 63,5%, che porta la Città nel novero dei Comuni viciniori, Corato, Terlizzi, Ruvo, Barletta, che da tempo hanno attivato sistemi di raccolta simili a quello in uso a Molfetta. Da tale dato di raccolta differenziata scaturiscono alcune considerazioni.

Innanzitutto,  i cittadini nel loro complesso appaiono molto più maturi di quanto si possa pensare in relazione al fenomeno di abbandono dei rifiuti tant’è che solo una parte minoritaria continua ad abbandonare i propri rifiuti irregolarmente nel mentre la maggioranza che collabora ha raggiunto la parte preponderante.

Grazie a questi ultimi cittadini virtuosi potranno cogliere i  frutti del lavoro compiuto anche in termini di economie del servizio. Occorre, quindi, che abbia fine l’abbandono irregolare di sacchetti della spazzatura che fa lievitare i costi di raccolta compromettendo l’intero servizio raccolta/spazzamento minando il superamento dell’obiettivo di raccolta differenziata del 65%.

Oltre tale limite, infatti, potremo essere ammessi a godere delle agevolazioni di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 1639 del 26 ottobre 2016, che consente, solo ai Comuni più virtuosi, di evitare il pretrattamento dei rifiuti destinati allo smaltimento in discarica. Anche per questi motivi l’Amministrazione continua con la massima attenzione il proprio impegno introducendo ulteriori migliorie nella raccolta differenziata.

Nel ringraziare per la collaborazione tutti i cittadini osservanti delle regole, si informa di tutto quanto sopra  significando che sarà rafforzata l’attenzione  diretta a vigilare sui comportamenti scorretti rafforzando i controlli e ove necessario l’attività sanzionatoria che in tema di abbandono dei rifiuti  riscontra, nel periodo dal 1° al 31 marzo 2017 n. 125 procedimenti sanzionatori per l’importo già accertato pari a 6.000,00 euro.

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Condivido pienamente e totalmente il Goffredo, aggiungo che Molfetta è un città segnata e sfortunata sotto un certo aspetto. Si racconta nei secoli e dai secoli: "Dio creò gli uomini e all'inizio erano tutti con la scatola cranica vuota. L'Arcangelo Gabriele presentò il problema all'Eterno, indaffarato ancora con la Creazione. "Hai ragione - disse - pensaci tu, metti loro il cervello". Così Gabriele iniziò la non facile Operazione. Dopo aver riempito centinaia se non migliaia di scatole craniche, Gabriele notò che il cervello stavo per finire e avvisò il Capo il quale, con una certa noncuranza, disse a Gabriele di riempire le scatole craniche rimaste con metà cervello e metà sterco. Così Gabriele continuò il suo lavoro. Grande fù la sua delusione anche paura, quando vide che il cervello era finito e a molti uomini ancora bisognava riempire la scatola cranica. Con timore avverti il Capo che, forse, era stato commesso un errore, troppi erano gli uomini ancora con la testa vuota e il cervello era completamente finito. Anche il Capoccia si stupì, cosa fare in questo caso? Anche se con dolore, disse a Gabriele di mettere solo lo sterco, pur prevedendo quello che sarebbe successo in seguito. Così Gabriele continuò il suo ingrato e amaro compito. Quanti uomini ebbero solo sterco nella propria scatola cranica? Mai nessuno l'ha detto e scritto, non se ne hanno notizie. - Possiamo affermare che, disgraziatamente e sfortunatamente, molti molfettesi sono discendenti dell'ultimo gruppo di umani con in testa solo e solamente sterco.

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