Chiesto l’arresto del sindaco. Rifondazione: Molfetta ancora nell'occhio del ciclone
MOLFETTA – Anche Rifondazione comunista interviene sulla notizia della richiesta di arresto del sindaco Tommaso Minervini: «Molfetta sale nuovamente alla ribalta della stampa locale e nazionale per una inchiesta giudiziaria. Questa volta si tratta di un'inchiesta portata avanti dal 2021, che portò all'arresto dell'assessore ai LL.PP e di una consigliera comunale, che ha dato vita a nuovi filoni di indagine, con la richiesta di arresto per il sindaco Tommaso Minervini, imprenditori locali e dirigenti del Comune, come si apprende dalla stampa.
Non intendiamo entrare nel merito dell'inchiesta e chiediamo, come fatto altre volte, alla magistratura di fare bene e presto perchè la nostra città non può continuare a vivere nel limbo mentre si svolgono le indagini che potrebbero restituirci un contesto politico, economico e pubblico assolutamente devastante sul piano della legalità e del bene comune.
Quindi continueremo come facciamo da anni nella nostra città a denunciare, in consiglio come nelle nostre strade, il malgoverno dell'amministrazione Minervini che ci sta "regalando" una città incapace di progettare il proprio futuro, affogata nel cemento e senza fiducia nelle istituzioni come dimostra l'astensionismo record delle ultime tornate elettorali.
Ferme restando le nostre radicali critiche all'operato del Sindaco attendiamo, sul fronte giudiziario, le risultanze della magistratura. Nel caso vengano confermate le esigenze cautelari, come da richiesta della procura, chiediamo al Sindaco che, per questioni di opportunità, rassegni le dimissioni consentendo a questa città di poter sperare in un’amministrazione trasparente e competente».