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Che succede a Molfetta? Torna la deregulation selvaggia. Eliminata la Ztl in piazza Municipio
Il varco rimosso a Piazza Municipio
21 novembre 2017

MOLFETTA – Che sta succedendo a Molfetta? Si va verso la deregulation selvaggia di azzolliniana memoria? Dopo la notizia dell’eliminazione del divieto di sosta davanti ai bar Giza e Chat noir su via Giovinazzo, provvedimento inspiegabile preso dal comando della polizia municipale di Molfetta su disposizione di qualche assessore, pur in presenza di un grande parcheggio situato di fronte ai due bar, un'altra incredibile decisione riguarda la rimozione del varco ZTL su piazza Municipio.

«Oggi pomeriggio alle 15 hanno tolto il varco ZTL di piazza Municipio, un camion senza insegne, due operai che ho fotografato (ma di cui non diffondo la foto: mi hanno detto "se la foto va in giro poi sono fatti suoi"). Un po' di attenzione per le cose belle, conquistata con mille difficoltà, mancherà d'ora in poi. Piazza Municipio sarà un capiente parcheggio. A che altro poteva servire così vuota? Chi lo ha deciso?», è stato scritto sul profilo Facebook di un cittadino.

A parte lo stile mafioso della minaccia di pubblicare la foto (si riprende a respirare questo clima a Molfetta?) cosa si nasconde dietro questa decisione, che sarà pur opera di qualche amministratore della giunta Minervini?

Si torna all’invasione di automobili in piazza Municipio, dopo la storia scelta dell’amministrazione di Paola Natalicchio, di ripulire la piazza e attuare la zona pedonale, una decisione condivisa e apprezzata dalla maggioranza dei cittadini e poco gradita da quelli che non accettano regole e vogliono essere liberi di non rispettare le leggi scomode. I residenti di piazza Municipio e del centro antico sono elettori dell’amministrazione di Tommaso Minervini?

In realtà, a giudicare dall’attuale composizione dell’amministrazione comunale ciambotto formata dalle liste civiche dei colonnelli “traditori” dell’ex sindaco senatore di Forza Italia, non ci sarebbe da meravigliarsi.

Abituati alla libertà assoluta, alla mancanza di regole, superati i 100 giorni, senza fare praticamente nulla, l’amministrazione Minervini comincia ad “incidere” in modo negativo sulla città.

Occorre pagare le cambiali elettorali e non si può perdere tempo e allora via con la “Città Smart” che significa un modo intelligente di amministrare, accontentando tutti. Non l’avevamo capito, ora il concetto di smart city sbandierato in campagna elettorale appare più chiaro.

Del resto l’editoriale del direttore di “Quindici”, Felice de Sanctis, sulla rivista mensile in edicola dopo la vittoria elettorale del destracentro ciambotto era intitolato proprio “Sindaco in ostaggio”.

Evidentemente avevamo visto giusto, Tommaso Minervini deve la sua elezione alla combinazione delle liste civiche di destra, mascherate da centrosinistra, ed è ostaggio di quelle liste e di quegli uomini, che hanno dimostrato in passato quale sia la loro “cultura” civica.

Quale sarà il prossimo provvedimento dell’amministrazione Minervini? L’apertura alle automobili del piazzale antistante il Duomo? Magari mascherato da una temporanea liberazione in occasione delle prossime festività?

Sarà il regalo di Natale agli elettori del ciambotto che esultano festosi per aver ripreso la libertà (e il controllo?) della città?

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