Recupero Password
Cattiva educazione e vandalismi
15 marzo 2008

Questa bellissima palma posta in un giardinetto di via Baccarini, ha subito lo sfregio vandalico che vedete, il giorno precedente la festa delle “palme” a fine aprile dell'anno scorso. Il delinquente o i delinquenti che hanno spezzato nottetempo il cuore di questa pianta, ferendola in modo grave, avranno ricavato qualche euro vendendo ad amatori di queste cose, che non esito a definire ricettatori, le “palme” intrecciate da regalare orgogliosamente alla moglie o alla fidanzata. Eppure esistono tante ordinanze comunali e vengono ogni anno affissi manifesti che vietano la vendita ed il commercio di prodotti ricavati dalle foglie di palma strappate alle piante. E queste piante sono in questi ultimi tempi ancora più sfortunate anche per la presenza di parassiti che le corrodono alla radice e pare che l'unico modo di fermare questa infestazione sia quello di distruggerle. Il disamore e lo sfregio del verde, pubblico e privato, sono purtroppo molto diffusi da noi: basta vedere quanti alberi sempreverdi, che forniscono aria salubre, ombra e bellezza, vengono stroncati e fatti a pezzi persino nei condomini privati, oppure lasciati senza alcuna manutenzione nei luoghi pubblici, oppure distrutti per fare parcheggi. Credo che una forte azione di educazione civica, da svolgere soprattutto nelle scuole e nei luoghi di ritrovo sociale e religioso sia l'unico modo per migliorare il fenomeno, quanto meno nel lungo periodo. Ordinanze, manifesti o altro lasciano il tempo che trovano, dal momento che è difficile se non inesistente il controllo ed il perseguimento dei malfattori. Forse è più efficace spiegare ai nostri bambini che le “palme” fatte con le foglie più tenere della pianta, oltre ad uccidere la pianta stessa, non fanno riferimento ad alcuna tradizione né ad usanze storiche. Le palme che secondo la tradizione furono sventolate per festeggiare l'arrivo di Gesù a Gerusalemme erano soltanto le foglie esterne e dure delle piante, quelle che ogni anno vengono tagliate dai giardinieri per favorirne la crescita: ad ogni “giro” di foglie esterne tagliate corrisponde approssimativamente un anno di vita della palma. Un discorso simile, che ha conseguenze ancora più gravi, riguarda la perniciosa abitudine di martellare e distruggere decine di chilometri di costa per ricavare pochi chili di datteri di mare, che vengono venduti al mercato nero e a prezzi altissimi ai cosiddetti “buongustai”, incuranti di quanto danno questo traffico procura alla natura. Queste attività incivili e dannose che distruggono l'ambiente che è di tutti, per miseri fini di ricavo personale da parte di pochissimi individui, devono essere perseguite e stroncate con forza dalle autorità a ciò preposte, magari con la collaborazione dei cittadini sensibili, incapaci di girare la testa dall'altra parte.
Autore: Mauro Binetti
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet