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Casa, tempi lunghi e ricorsi Se non hai subito 70mila euro in contanti, sei costretto a lasciare
15 febbraio 2003

Sono 182 le cooperative, per un totale di 2.082 soci, che hanno concorso al bando per l'assegnazione dei suoli previsti dal Piano 167, nell'ambito della nuova zona di espansione compresa tra l'ospedale e la contrada “Madonna della Rosa”, contrassegnata nel Prg come comparti 4-5-6-7-8 e 9. Ad una prima valutazione dell'Ufficio tecnico del Comune, 140 sono le cooperative risultate in regola con i requisiti e quindi inserite in graduatoria, 62 sono state ammesse con riserva, mentre 48 sono state escluse. In base a questi numeri è significativo che a Molfetta, considerando i 303 soci assegnatari previsti dal Piano “ex art. 51”, ci sono potenzialmente 2.085 persone disposte a sborsare almeno 130-150mila euro per un appartamento in cooperativa, per un potenziale volume complessivo di non meno di 400milioni di euro. Di fronte a questa cifra Molfetta appare una città opulenta, benestante, quasi godereccia, accanto alla Molfetta che fa la corsa e la fila per ogni tipo di sussidio. Probabilmente ci saranno anche coloro, e non sono pochi, che appartengono alle due Molfetta, ostentano private ricchezze e pubbliche miserie, a secondo delle occasioni. E' difficile credere che tutti i 2.385 cooperatori esprimono un bisogno reale e quanti ad una opportunità di investimento conveniente. Di certo sappiamo che molti molfettesi che speravano di acquistare una casa in cooperativa a prezzi decenti, si sono visti rispondere che se non hanno sotto il cuscino almeno 70mila euro, di rinunciare, lasciando posto a coloro che hanno i portafogli gonfi. Beati loro. Inoltre, è plausibile che anche il ceto medio benestante sta cercando di trovare tutti gli escamotage possibili per investire nel mattone, iniziando prima dall'edilizia pubblica, prima di rivolgersi a quella privata, notoriamente molto più costosa. Secondo i tempi tecnici, l'amministrazione comunale spera di assegnare i suoli nel giro di 7-8 mesi. In teoria però. In pratica i suoli disponibili potranno soddisfare solo una cinquantina di cooperative, poco più del 30% di quelle attualmente in graduatoria. Inevitabilmente gli esclusi cercheranno ogni appiglio tecnico e giuridico per rientrare nel gioco, rivendicando legittimi diritti o pretese, per non parlare dei sospetti, veleni e insinuazioni. E sono stati proprio gli elenchi delle cooperative, la causa di uno scontro verbale tra il presidente del consiglio comunale, Pino Amato e l'assessore all'Urbanistica Pietro Uva. Forse per un malinteso, o per precedenti risentimenti, di fronte ad un presunto diniego dell'assessore di mostrare gli elenchi, Pino Amato è andato su tutte le furie lanciando verso l'assessore una serie di contumelie non proprio da educanda. Non si è passati alle mani solo per l'intervento di alcuni impiegati che hanno faticato non poco a bloccare un Pino Amato scatenato. Insomma, un episodio inqualificabile e mortificante per i protagonisti e soprattutto per i ruoli che ricoprono. Certo se il buon giorno si vede dal mattino, attorno alla graduatoria delle cooperative, ci sarà battaglia senza esclusione di colpi. Inevitabilmente assisteremo a ricorsi e controricorsi legali che su queste cose ci sono sempre state, col rischio di bloccare le assegnazioni per parecchi mesi. Certo è che la graduatoria data per imminente per la fine di gennaio non è ancora uscita dalle stanze del Comune, con buona pace delle promesse e dei proclami del sindaco Tommaso Minervini e dell'assessore all'urbanistica, Pietro Uva (ancora una volta raccomandiamo loro di non dare scadenze se non si è sicuri, altrimenti si rischia di fare brutte figure con i cittadini, come sta regolarmente avvenendo, con conseguente perdita di credibilità). Intanto prosegue l'attuazione del Piano “ex art. 51” che comprende i comparti 1-2-3-14-15 e 16. Le 38 cooperative interessate hanno già versato le somme per l'acquisizione dei suoli e le prime spese di urbanizzazione, ma solo per i comparti 14 e 16 si conoscono i prezzi concordati con i proprietari dei terreni, rispettivamente di 43 e 38 euro al mq., comprensivi del prezzo di esproprio e indennizzi per le sovrastrutture. Mentre per gli altri comparti il Comune ha stabilito un prezzo presunto di esproprio di circa 39 euro. La palla ora passa nelle mani delle cooperative, almeno quelle per i comparti 14 e 16, invitate dal Comune a presentare i progetti pur in assenza di un Piano particolareggiato dei servizi. In pratica, prima si costruiranno le case e poi il Comune vedrà se e quali servizi impiantare. E la storia si ripete. Chi vuole una casa deve rassegnarsi e adeguarsi, accettando di vivere quasi in un ghetto senza servizi, in attesa che, probabilmente, questi arrivino fra una decina d'anni. Francesco del Rosso TABELLE Piano “ex art. 51” Edilizia residenziale (Cooperative) Comparto T+1+2 T+2 T+3 T+1+4 T+4 T+5 Schiera Totale appart. 1 6 (6) 2 (8) 2 (10) 1 (10) 82 2 2 (4) 2 (6) 1 (9) 29 3 4 (6) 2 (8) 1(10) 50 14 3 (10) 30 15 8 (10) 80 16 4 (8) 32 Totale 2 (4) 12 (6) 2 (8) 6 (8) 13 (10) 3 303 Edilizia sovvenzionata (Iacp) Comparto T+2 T+3 T+4 T+5 Totale appart 1 1(10) 10 2 1(4) 1(6) 10 3 1(8) 8 14 1(10) 10 15 2(10) 20 16 1(8) 8 Totale 1(4) 1(6) 2(8) 4(10) 66 Edilizia convenzionata Comparto T+2 T+1+4 T+4 T+5 Totale appart. 1 2(8) 16 2 2(4) 8 3 2(8) 16 14 1(10) 10 15 3(10) 30 16 1(8) 8 Totale 2(4) 2(8) 3(8) 4(10) 88 Tra parentesi il numero di appartamenti per palazzina
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