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Casa, più edilizia convenzionata per calmierare i prezzi L'assessore regionale all'Urbanistica, Barbanente: l'immissione di molte case sul mercato, non fa scendere automaticamente i prezzi, occorre una politica abitativa concreta
15 giugno 2005

Angela Barbanente (nella foto) è il nuovo assessore all'Urbanistica della neonata giunta di Nichi Vendola. Fortemente voluta dallo stesso Vendola per la sua competenza in materia di urbanistica, è docente universitario della seconda Facoltà di Ingegneria di Taranto del Politecnico di Bari. Chi la conosce bene, la definisce una donna in gamba, dinamica e tenace; quel tipo di donna tagliata per la politica e soprattutto per un ruolo difficile come quello di assessore regionale. Angela Barbanente non è estranea neppure alla politica molfettese. All'epoca dell'amministrazione di Guglielmo Minervini, la professoressa Barbanente ha lavorato alla realizzazione di scenari per lo sviluppo del porto di Molfetta. All'epoca il ministero delle Infrastrutture aveva concesso un finanziamento per il porto e Guglielmo Minervini istituì una task force di tecnici tra i quali rientrava anche l'attuale assessore all'Urbanistica. Abbiamo incontrato la professoressa Barbanente per cercare di capire più in dettaglio come si sviluppa il mercato dell'immobile a Molfetta come nel resto della regione. Qual è, secondo lei, la situazione del mercato immobiliare molfettese rispetto alla situazione generale in Puglia? “A Molfetta, effettivamente, esiste una situazione di anomalia. I prezzi sono sempre stati molto alti rispetto ai Comuni contermini e questo si lega soprattutto ad un sistema economico in difficoltà, che ha portato gli imprenditori locali a vedere nel mercato immobiliare uno sbocco per investimenti. Oggi, però, va detto che c'è una situazione molto più diffusa di impennata dei prezzi degli immobili, per una serie di ragioni legate alla congiuntura economica. Non credo, comunque, che l'immissione sul mercato di molte case porti automaticamente alla riduzione generalizzata dei prezzi, perché il mercato è molto segmentato ed in alcune zone le case hanno costi molto diversi rispetto ad altre. Queste caratteristiche di tipo ambientale influenzano molto il prezzo dell'immobile e quindi contribuiscono, nel quadro generale del mercato, a mantenere i costi elevati”. Per quel che riguarda l'edilizia, quali provvedimenti esistono oggi, sotto il profilo normativo, per limitare l'aumento dei prezzi? “Ritengo che la Regione, assieme ai Comuni e al Governo nazionale debba porre in essere delle politiche abitative concrete, che mancano dal piano decennale dell'edilizia del 1978. E' necessario mettere in atto una politica abitativa che abbia la funzione di calmierare i prezzi, mettendo sul mercato edilizia convenzionata, e quindi con prezzi controllati, ed edilizia agevolata, portando, di conseguenza al calmieramento dei prezzi di mercato. E' necessario, d'altra parte, sostenere il mercato dell'affitto, perché nell'ambito generale del problema abitativo, un problema grave riguarda questo comparto, nel quale vi sono prezzi assolutamente spropositati. Il che va ad incidere negativamente anche sulla mobilità, perché non ci si sposta più da una città alla luce delle difficoltà oggettive nel trovare una casa in fitto. Si tratta, insomma, di un mercato pressoché inesistente, limitato e con livelli di affitto elevatissimi.” Secondo lei a cosa è dovuto lo sviluppo “a scacchiera” dei comparti di espansione e di completamento a Molfetta? “Va innanzitutto precisato che, dalla data di approvazione di un nuovo strumento urbanistico fino al momento in cui l'edilizia privata è in grado di partire operativamente passa del tempo, essendoci una serie di passaggi previsti dallo strumento urbanistico stesso e che, nel caso della realizzazione di edilizia privata in aree libere, si realizza nel piano di lottizzazione. Per redigere un piano di lottizzazione occorre il consenso dei proprietari dei suoli compresi nella maglia di piano. Una volta presentato il progetto di lottizzazione si sviluppa un iter che va dall'adozione all'approvazione in consiglio comunale”. Casa si può fare per evitare la speculazione sui prezzi degli appartamenti? Il tempo, purtroppo, diventa una variante che l'operatore tiene in considerazione per far alzare i prezzi e spesso si prende tempo, in attesa del momento più favorevole, prima di immettere nuovi alloggi sul mercato. Tengo a sottolineare, però, che siamo in presenza di mercati fortemente frammentati e quindi anche in zone vicine ci possono essere prezzi diversi, legati a fattori ambientali o alla qualità dell'immobile stesso. Esistono, comunque, molti strumenti per porre un limite di tempo per la realizzazione di un edificio. Bisogna considerare che una lottizzazione rimane in vigore per non più di 10 anni, poi c'è il piano pluriennale di attuazione che non è uno strumento urbanistico, ma amministrativo che serve a programmare tempi e modi di realizzazione del Piano regolatore generale. Il Piano di attuazione pone dei termini per l'avvio delle iniziative previste, quindi il Comune ha uno strumento potente per imporre ai costruttori di realizzare gli edifici, ed è possibile secondo la legge 10/77 addirittura arrivare all'esproprio in caso di mancato rispetto del Piano.” Vito Piccininni vito.piccininni@quindici-molfetta.it
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