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Carmela Minuto: l'Asm di Molfetta spreca i soldi pubblici per le campagne pubblicitarie ma chi controlla? La consigliera dell'Udc: “Per i colori del riciclo, mi sono chiesta cosa fosse ed in quali cassonetti avrei potuto conferire questi famigerati Tetra Pak. Ho provato a chiedere in giro se qualcuno sapesse cosa è il Tetra pak e con mia grande sorpresa ho scoperto che il 99% delle persone da me intervistate non sapeva cosa fosse”
21 luglio 2008

MOLFETTA - La consigliera di opposizione Carmela Minuto ha inviato al presidente del Consiglio comunale una interrogazione sulla campagna pubblicitaria dell'Asm sul cosiddetto “Tetra Pak”, intitolata “I colori del riciclo”, sostenendo che pur essendo stata diffusa su tutti i media locali, il 99% dei cittadino non ha compreso di cosa si tratti e né dove dovessero essere conferiti i contenitori in “Tetra Pak”. La consigliera dell'Udc si chiede anche chi controlli la rendicontazione ed i contenuti delle campagne pubblicitarie dell'ASM per le quali il Comune di Molfetta paga trentamila euro all'anno. Per dovere di informazione facciamo notare alla Sig.ra Minuto che non è vero che la pubblicità del Tetra Pak è stata diffusa su tutti i media locali on line e cartacei, ma solo su alcuni di essi, o meglio su tutti tranne che sulla rivista “Quindici” e sul quotidiano “Quindici on line”. Il motivo di questa discriminazione da parte dell'Asm di investimenti con soldi pubblici, ci sfugge, ammenocché l'Asm non voglia sostenere di scegliere i media in base a simpatie o a media “amici” che evitano le critiche alla gestione dell'Azienda servizi municipalizzati. Forse si vogliono colpire due testate per aver condotto una campagna contro la sporcizia a Molfetta e questo rappresenta un fatto gravissimo per una municipalizzata. Ci piacerebbe sapere non il parere del presidente del consiglio comunale, ma del sindaco Azzollini e dell'assessore Magarelli che ha la delega alle municipalizzate. Condividiamo le perplessità della consigliera dell'Udc Carmela Minuto sia sul messaggio pubblicitario assolutamente incomprensibile (ma con quale criterio vengono affidate queste campagne pubblicitarie che di comunicazione non hanno nulla? E a chi vanno i 30.000 euro l'anno di cui parla la Minuto?), sia sulla scelta dei temi di queste campagne. Nei nostri articoli abbiamo insistito, invece, sulla necessità di una seria campagna di educazione dei cittadini, primi responsabili della sporcizia a Molfetta, che ci sembra più utile di una insignificante campagna sul cosiddetto “Tetra Pak” o su “Eco free ways”. Ci auguriamo che da chi ha responsabilità di vigilanza sull'Asm vengano date non a noi, ma ai cittadini tutte le risposte del caso, informazioni doverose quando sono in ballo i soldi che tutti pagano con le tasse e che non possono essere spesi in modo così discutibile. Ecco cosa scrive la consigliera dell'Udc, Carmela Minuto (nella foto): « Ho inviato al Presidente del Consiglio Comunale una interrogazione sulla campagna pubblicitaria dell'ASM “I colori del riciclo” che allego. Ho l'impressione che l'ASM spenda soldi in pubblicità con troppa superficialità. Non è la prima volta che noto questo spreco! Vi ricordate “Eco free ways”? Era la campagna pubblicitaria della raccolta differenziata dello scorso anno con tanto di percorsi indicati da adesivi sui marciapiedi (vedi dettaglio dell'immagine allegata), sito internet (inesistente) e cassonetti mai apparsi per le strade (vedi quello arancione per gli indumenti). Tutto questo perché? Perché il comune paga all'ASM trentamila euro all'anno per campagne pubblicitarie e si devono inventare pur qualcosa per poter spendere questi soldi. Basta con gli sprechi!! L'ASM si preoccupi di mantenere pulita la città!» Questo il testo integrale dell'interrogazione al presidente del consiglio Nicola Camporeale: «Da alcuni giorni una massiccia campagna pubblicitaria dell'ASM ha invaso la nostra città sui tabelloni 6x3 con giganteschi manifesti, sui siti internet dei giornali locali e sulla versione cartacea degli stessi. La pubblicità ci invita a riciclare il “Tetra Pak”. Mi sono chiesta cosa fosse ed in quali cassonetti avrei potuto conferire questi famigerati Tetra Pak. Ho provato a chiedere in giro se qualcuno sapesse cosa è il Tetra pak e con mia grande sorpresa ho scoperto che il 99% delle persone da me intervistate non sapeva cosa fosse. Ho consultato Wikipedia (l'enciclopedia di internet) ricavandone queste informazioni: “Tetra Pak é un'azienda multinazionale che produce sistemi di imballaggio per alimenti fondata nel 1951 a Lund, in Svezia, da Ruben Rausing e Erik Wallenberg. Il primo prodotto di Tetra Pak è stato un contenitore di cartoncino usato per conservare e trasportare il latte. Questi primi contenitori avevano la forma di tetraedri, avendo quattro lati (“tetra” in greco significa “quattro”) e da essi é nato il nome dell'azienda.” Approfondendo la ricerca ho appreso che in provincia di Bari solo i comuni di Noci e Rutigliano fanno la raccolta differenziata del Tetra Pak (è sufficiente consultare il seguente sito Tetra Pak http://www.tetrapak.it/hpm00.asp?IdCanale=218 ) mentre in Italia, nel 2006, i cittadini serviti dalla raccolta differenziata dei cartoni per bevande erano 14,4 milioni pari a circa il 25% della popolazione. Quindi siamo molto indietro in questo campo ma nella campagna pubblicitaria non c'è risposta alla mia domanda: dove devono essere conferiti i cartoni Tetra Pak? Pare che in alcune realtà territoriali la raccolta di questi contenitori avviene insieme alla "multimateriale" (plastica, alluminio, vetro...) oppure in modo dedicato. In questi casi i cartoni per bevande vengono selezionati e avviati a riciclo in una cartiera dove, grazie all'uniformità di materiale in ingresso, viene prodotta nuova carta principalmente per uso grafico, riciclata da contenitori per bevande. Ma nel nostro caso come avverrà la raccolta differenziata? I cittadini dove dovranno conferire i cartoni Tetra Pak? Chi controlla la rendicontazione ed i contenuti delle campagne pubblicitarie dell'ASM per le quali il Comune di Molfetta paga trentamila euro all'anno? Attendo risposta scritta al più presto ed orale in una seduta del consiglio comunale». Carmela Minuto
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Spreco di risorse pubbliche? No, solo di parole. Leggo su “Quindici On line” gli interventi che la Consigliera Comunale Carmela Minuto e la Redazione dedicano alla campagna pubblicitaria “I colori del Riciclo”, concernente le raccolte differenziate ed in particolare il recupero del “Tetrapak”, materiale usato per molti tipi di contenitori per bevande. La Consigliera e la Redazione sono preoccupati per i motivi che di seguito sintetizziamo: - la campagna è troppo costosa e poco efficace; l'ASM spreca un mucchio di soldi e precisamente 30.000,00 euro all'anno, che il Comune finanzia senza poi preoccuparsi di verificare come vengano spesi; - la campagna ha volutamente discriminato “Quindici”, sia versione cartacea che “on line”, il che “… rappresenta un fatto gravissimo per una municipalizzata”. Al solo scopo di rassicurare tanto l'Amministratrice che la testata giornalistica (ed un po' anche i lettori, molti dei quali giustamente sbigottiti dall'enormità di quanto denunciato), mi permetto di fornire le notizie che seguono (in parte ricordando cose che, per la verità, sono già note sia alla Consigliera che alla Redazione). La “Tetrapak” ha programmato una propria campagna pubblicitaria nella Provincia di Bari, ed ha inserito Molfetta nel gruppo di comuni interessati dalla stessa. Ci ha quindi proposto di aderire alla loro campagna che prevedeva: - da parte loro: la produzione di tutti i materiali informativi (scelta dell'agenzia pubblicitaria, produzione dei bozzetti, stampa del materiale, produzione e messa in onda degli spot radiofonici, ecc.); - da parte nostra unicamente l'onere dell'affissione e della distribuzione porta a porta dei volantini diretti alle famiglie. L'ASM accettò la proposta (con deliberazione n. 18 del 14.01.2008, assunta quando la Consigliera Minuto era Vicesindaco ed Assessore con delega alle Aziende Partecipate) ed ha in effetti ricevuto da Achab – Med di S. Giorgio dl Sannio (agenzia pubblicitaria scelta da Tetrapak) tutto il materiale occorrente ovvero: - 30.000 volantini destinati alle famiglie; - 160 locandine da appendere in esercizi pubblici vari; - 160 manifesti 70 x 100 cm; - 10 manifesti 6 x 3 m. L'ASM ha quindi dato corso a quanto di sua competenza: - ha chiesto un preventivo a due agenzie di distribuzione presenti a Molfetta, assegnando il servizio a quella che ha formulato l'offerta meno onerosa; - ha chiesto al Comune di poter affiggere gratuitamente i manifesti sulle plance comunali, ottenendo una disponibilità solo per i manifesti 70 x 100 cm; - ha chiesto un preventivo a tre agenzie per l'affissione di manifesti 6 x 3 m, ottenendo una sola risposta positiva dalla ditta “01 Media” la quale, nella sua offerta, aggiunse il “BONUS” di “GG 21 banner in home page sui portali web” sui quali avesse trovato disponibilità (e sulla scelta dei quali l'ASM non è intervenuta in alcun modo). Passando ai “… 30.000 euro …” destinati a “… campagne pubblicitarie dell'ASM …” facciamo presente che: - il bilancio di previsione 2008 (in attesa di approvazione) alla voce “Attività di informazione ed educazione” contiene una previsione di 5.000,00 euro (dei quali circa 2.700 ad oggi utilizzati per la campagna “Tetrapak”); - il bilancio consuntivo 2007 alla medesima voce, registra la spesa annuale di 0,00 euro (a fronte di una previsione si 15.000,00 euro). Nel parlare di “30.000 euro”, però, forse la Consigliera si riferiva alla voce “Contributi e sponsorizzazioni” che nel 2007 ha registrato costi per 25.797,10 euro. Credo sia opportuno soddisfare la diffusa esigenza di conoscenza manifestata dai lettori di “Quindici” precisando chi siano i “beneficiari” di tali spese: - Manifestazioni organizzate per “Telethon”: 250,00 euro; - Circolo Legambiente Molfetta (attività nelle scuole): 8.280,00 euro; - Legambiente Onlus (regali agli utenti che hanno conferito rifiuti differenziati all'isola ecologica nell'ambito del progetto “Regali in cambio di rifiuti”): 17.267,10 euro. (Totale: 25.797,10 euro). Riassumendo: - costo totale a carico dell'ASM per la “campagna Tetrapak”: 2.700 euro circa; - nessuna discriminazione da parte di ASM nei confronti di “Quindici” (o di nessun altro); - il Comune non versa all'ASM 30.000 euro all'anno per campagne pubblicitarie (come facilmente rilevabile dai bilanci approvati e da approvare); - l'ASM, ovviamente, non li spende. Ritenendo di aver fornito sufficienti chiarimenti porgo a tutti i migliori saluti, ringraziando dell'occasione fornitami per dimostrare (se mai ce ne fosse stato bisogno) quanto sia profondo l'atteggiamento di preconcetta ostilità che taluni nutrono e fomentano nei confronti dell'ASM. Il Direttore Silvio M. C. Binetti

Il direttore dell'Asm, ing. Silvio Binetti replica alla consigliera comunale Carmela Minuto sulla pubblicità del Tetra Pak e risponde anche ad alcuni interrogativi posti dalla redazione di “Quindici”. Conclude con un'affermazione falsa, sostenendo come “esita un profondo atteggiamento di preconcetta ostilità che taluni nutrono e fomentano nei confronti dell'ASM”. Almeno per quanto ci riguarda, l'affermazione è totalmente infondata. "Quindici" cerca di fare informazione corretta, anche scomoda, soprattutto quando non osanna eventuali doti manageriali di qualche amministratore o dirigente che finora non ha ancora spiegato come mai la città continua ad essere sporca. La nostra battaglia, soprattutto a nome dei lettori e dei cittadini di Molfetta, è una sola quella della pulizia della città. Se questo non avviene e se dirigenti e amministratori dell'Asm non riescono ad assicurare questo servizio, non è colpa nostra, né questo vuol dire che esistano ostilità preconcette, che sono solo nelle fantasie del direttore Binetti. Forse potrebbe essere vero il contrario: ostilità dell'Asm verso “Quindici” (le interrogazioni della Sig.ra Minuto sono state pubblicate anche su altri media). Tra l'altro, a conferma della nostra assenza di “ostilità preconcette”, ricordiamo che su “Quindici on line” è stata pubblicata, già in data 17 giugno, la notizia sulla partnership fra Tetra Pak e Asm Molfetta, malgrado l'Asm, anche nella diffusione dei suoi comunicati in qualche caso, continui a ignorare la nostra testata: ecco la vera ostilità preconcetta, caro direttore. Perciò, meglio non dire bugie, che, si sa, hanno le gambe corte. Sulla pulizia parlano i fatti e che la città sia sporca non può essere contestato da nessuno, nemmeno da un solerte direttore. Che poi la sporcizia sia colpa dei cittadini, questo è anche vero e la redazione di “Quindici” lo ha sempre sottolineato (ma il direttore Binetti, evidentemente, non è un attento lettore). Ma che l'Asm abbia il compito di pulire e di destinare le maggiori risorse a questo problema, questo è indiscutibile. E' questione di punti di vista: la redazione di “Quindici” e i cittadini di Molfetta, sono per privilegiare la pulizia della città nell'impiego delle risorse economiche, piuttosto che “cappellini, adesivi, telecamere, auto nuove, missioni, consulenze, ecc.”, come denuncia la consigliera Minuto. L'Asm ritiene che questa pulizia non sia una priorità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ci piacerebbe, invece, che il direttore Binetti, visto che ha la penna facile, spiegasse ai cittadini perché non si provvede adeguatamente a pulire la città (mancanza di personale, di attrezzature, scelta degli amministratori, altro). Almeno i cittadini potrebbero avere consapevolezza dell'uso delle risorse pubbliche per le quali pagano tante tasse. Ultima annotazione: la redazione di “Quindici” non è stata contattata da alcuno per la eventuale disponibilità a pubblicare un banner pubblicitario. Comunque sull'argomento e sulla gestione dell'Asm attendiamo ancora una risposta dal sindaco, al suo rientro da Roma, e dall'assessore Magarelli che ha la vigilanza sulla stessa Asm.
Vorrei fare delle puntualizzazioni: il materiale non penso sia così sconosciuto dato che i vari contenitori o i così detti brik di latte, succhi di frutta, salsa di pomodoro, sono confezionati con questo materiale. Mi stupisco del fatto che i miei concittadini non lo conoscano pertanto chiedo alla signora Minuto chi sono i suoi interlocutori. Concordo invece con la consigliera sul fatto che il Tetrapak è una delle forme peggiori di imballaggio. Infatti puntualizzo che il prodotto è un accoppiato cioè è composto da più materiali (basicamente tre) perfettamente incompatibili tra loro e questo rende il prodotto non riciclabile "facilmente". Chi ne ha promosso il riciclaggio è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclaggio Imballaggi a base Cellulosica (Comieco) ed Amsa, Per esempio nell'ambito del Comune di Milano questi contenitori sono raccolti insieme alla carta e al cartoncino, ma vengono poi separati per essere riciclati con specifiche procedure, che recuperano i vari materiali di cui è composto il tetrapak (cellulosa, plastica e alluminio). I contenitori vengono conferiti all'interno del cassonetto bianco della carta, ma i cittadini milanesi provvedono a rimuovere dove è possibile l'ugello con tappo a vite o a linguetta, che possono essere smaltiti nel bidone giallo della plastica, mentre in caso contrario vengono separati durante il processo di recupero della stessa confezione in tetrapak. , Inoltre ai ben disciplinati cittadini milanesi viene esplicitamente chiesto di sciacquare i contenitori prima di gettarli nel contenitore della carta, al fine di evitare la contaminazione della carta stessa. Ma noi non siamo a Milano, non abbiamo lo stesso livello di raccolta e smaltimento dei rifiuti e cosa ancora più grave è che non siamo inseriti nella lista dei comuni in cui è stata attivata la raccolta differenziata per i cartoni per bevande (tetrapak) Ps: una puntualizzazione il manifesto incriminato non è quello che viene visualizzato……


Gentile dirtettore vorrei fosse pubblicata altrettanto celermente la rettifica sulla mia precedente mail inviatavi alle 13.59: Vorrei precisare che la mia mail precedente contiene informazioni che hanno bisogno di essere "modificate". apprendo dal sito www.tiriciclo.it che Molfetta è una delle città in cui viene fatta a partire da luglio 2008 la raccolta differenziata per il tetrapak. La promozione della raccolta differenziata dei rifiuti è promossa da Tetra Pak e dall'Azienda Servizi Municipalizzati di Molfetta e consta di 33.000 pieghevoli per le utenze domestiche, 10 manifesti 6 x 3, 300 poster e locandine da affiggere nei vari luoghi pubblici, più adesivi da applicare sui cassonetti dei rifiuti per informare i cittadini che i contenitori Tetra Pak, normalmente usati per confezionare latte, vino, succhi di frutta e altre bevande, possono ora essere raccolti nel cassonetto bianco insieme a carta e cartone. La campagne promozionale vedrà coinvolti anche gli istituti scolastici infatti il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie di primo grado attraverso la fornitura di kit didattici ed "ecoquaderni" ottenuti dal riciclo del cartone per bevande. Chiedo venia ai lettori per la mail precedente e mi auguro che tetrapak aggiorni il sito inserendo Molfetta nelle città in cui è possibile la raccolta di detto materiale. Sollecito i miei concittadini a continuare nella raccolta differenziata per un futuro ecosostenibile e gli invito a diffidare delle false informazioni.






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