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Cari lettori di “Quindici” vi scrivo: il diario di Marinella Falca fino alle Olimpiadi
ESCLUSIVO - Ginnastica ritmica
15 dicembre 2003
Prima di iniziare a scrivere la prima “pagina” di questo diario voglio ringraziare il Direttore e la Redazione del mensile “Quindici” per l'ampio spazio dedicatomi sui due numeri precedenti, per aver fatto conoscere alla città di Molfetta e paesi limitrofi la mia storia, avermi dato la possibilità di essere conosciuta non solo in ambito sportivo e soprattutto aver contribuito alla diffusione di questo stupendo sport che è la Ginnastica, in particolar modo il settore da me praticato e cioè la Ginnastica Ritmica. E' stupendo avere queste soddisfazioni dopo tanti sacrifici! Sono però sicura che i sacrifici non sono finiti, anzi… continuano giorno dopo giorno, ma il calore della famiglia, dei conoscenti e degli amici mi stimola ad andare avanti sulla mia strada con maggiore determinazione. Dopo i Mondiali di Budapest sono tornata a casa per un mesetto e in questi giorni ho voluto godermi il più possibile la vita con la mia famiglia anche se poi ero sempre in giro: andavo a scuola, uscivo con gli amici, partecipavo ad alcune feste ma senza trascurare la ginnastica. E' d'obbligo lo stretching quotidiano per non perdere l'elasticità muscolare e un po' di potenziamento che è molto importante nel nostro settore e…non fa mai male a chi si rilassa troppo. I ricordi di questo breve ma intenso periodo di relax a casa sono tantissimi ma ne voglio ricordare uno in particolare e cioè il rapporto di amicizia con i miei compagni di scuola. Io frequento l'I.T.I.S. di Molfetta, come uditrice, perché a Desio (in cui c'è il Centro tecnico Nazionale di Ginnastica Ritmica e quindi soggiorno tutto l'anno) c'è un gruppo di insegnanti che viene in hotel a tenere lezioni private delle varie materie. Nonostante frequenti poco i miei compagni di scuola a Molfetta loro mi hanno sempre trattata come una loro qualsiasi compagna di classe e non come semplice uditrice. L'ultimo giorno, prima della mia partenza, hanno organizzato una festa in classe in cui mi è stato consegnato un mega-biglietto con una bellissima frase e tutte le loro firme e non vi dico come mi sono commossa! Vorrei salutare, a questo proposito, tutti i compagni della 4ªA e dire loro: “vi voglio bene”. Non nego che più giorni passavo a casa e più pensavo alla partenza e la tristezza cercava di prendere il sopravvento ma il pensiero che, grazie alle vacanze di Natale, sarei tornata dopo un mesetto, mi faceva passare il “magone” ed infatti ecco giunto il “fatidico” giorno: sveglia all'alba, ultimi preparativi dei bagagli con la solita frase in mente: “ho preso tutto?”, saluti a tutti gli zii e i nonni e in macchina con la famiglia fino all'aeroporto e poi via…destinazione Milano. Ogni volta che arrivo a destinazione penso sempre alla velocità dell'aereo, in circa un'oretta mi ritrovo all'altro capo d'Italia, a quasi 1.000 km di distanza, e lontana da tutte le cose più care. Giunta all'aeroporto lombardo ho ritrovato tutte le mie compagne-colleghe che arrivavano da ogni parte d'Italia e, dopo i saluti, abbiamo iniziato a raccontarci tutte le cose che avevamo fatto a casa, è stato un momento molto bello e intenso al punto che la voglia di riprendere gli allenamenti è aumentata a dismisura. E' bellissimo essere qui con le mie compagne, le allenatrici e lo staff del Team Italia e condividere con loro le cose belle vissute a casa. L'infortunio al mio piede destro è ancora “vivo” e per questo motivo dopo pochi giorni sono stata inviata a Roma al Centro Medico Sportivo del Coni dove mi hanno visitato e confermato la sofferenza dovuta alla frattura del 5° metatarso del piede destro. Sono stata visitata da tanti dottori in questo periodo ed ognuno esprimeva parere diverso ed io non so proprio cosa pensare e di chi fidarmi tant'è che in alcuni momenti ho il timore (per non dire “terrore”) di non riuscire a recuperare in tempo per i Giochi Olimpici di Atene e mi spaventa molto la possibilità di un intervento chirurgico…”speriamo bene”! Dalla mia ho però il vantaggio che mancano circa 8 mesi all'evento più grande della mia vita, quell'obiettivo al quale ogni sportivo, specie il ginnasta, aspira di arrivare un giorno. Ora al riposo dell'arto si aggiunta la terapia, molto dolorosa, che sto svolgendo a base di onde d'urto a Milano e sono seguita dai fisioterapisti della F.G.I. (Federazione Ginnastica d'Italia), in questi giorni mi aspettano comunque altre visite di controllo per verificare i risultati della terapia. Il giorno successivo l'arrivo a Desio abbiamo ripreso subito con la preparazione incentrata inizialmente sulla ripresa del peso-forma individuale, leggermente alterato dopo le “vacanze” a casa, specie per chi viene da una terra (come la Puglia) che ci invita a degustare ogni sua prelibatezza gastronomica (e se non lo avete ancora capito… a me mangiare piace!).
La mia giornata tipo è la seguente: ore 7: sveglia, ore 7,15 c'è il “rito” della pesa individuale; ore 7,30 colazione a base di cereali o di fette biscottate con miele (o marmellata) e un cappuccino, poi alle 7,45 si parte per la palestra dove alle 8 inizia puntualmente l'allenamento fino alle 12,30. Solitamente la prima ora è dedicata alla preparazione fisica, al riscaldamento e allo stretching, segue dalle 9 alle 10,30 la lezione di danza e coreografia e dopo, fino alle 12,30, l'attività con gli attrezzi. Alle 13 c'è il pranzo comprendente un secondo con contorno e frutta, “riposo” fino alle 14 (l'ho messo tra virgolette perché in questo periodo studiamo e laviamo i panni), poi dalle 14,30 alle 17,15 c'è il secondo periodo di allenamento. Dalle 17,15 alle 19,30 c'è scuola con le varie materie e poi arriva la cena alle ore 20 con: una insalata con una fettina di carne (o bresaola con grana) e poi frutta (o yogurt). Così è tutti i giorni tranne il martedì e giovedì in cui in cui dalle 14,30 alle 19,30 c'è solo scuola. Il sabato sera usciamo con alcuni amici, che poi sarebbero i componenti la Nazionale di Ginnastica Artistica maschile, quasi tutti abitano nella zona di Milano. La domenica è completamente libera (salvo esibizioni o gare nazionali o internazionali) e la dedichiamo a passeggiare, al riposo (quello vero però) e spesso e volentieri andiamo al cinema. Apro una parentesi: sapete che mi sto proprio divertendo a scrivere questo “diario di bordo”? Qualcuno può pensare che, visto il mio infortunio, stia completamente ferma, invece le cose non stanno così (e meno male!), salto solo la parte della preparazione fisica riguardante i salti e i saltelli, poi non vado “in punta” sui piedi a danza e durante l'esecuzione di esercizi con gli attrezzi io mi alleno solo sul maneggio degli stessi, in pratica… non sono mai ferma completamente. Qui il morale è ogni giorno molto alto grazie soprattutto a chi ci segue e sostiene costantemente e cioè: un'allenatrice responsabile della squadra nazionale, un'assistente dell'allenatrice, una coreografa, un signore molto gentile, sempre a nostra disposizione e che si occupa di accompagnarci negli spostamenti vari, due fisioterapisti e tutti i professori. Posso dire che siamo una grande famiglia molto unita e questa unione si fonda sulla stima e la collaborazione, è questo poi “il segreto del nostro successo”. Il pensiero ogni tanto corre a casa da papà, mamma e mia sorella (e meno male che il telefono riduce la distanza) e agli amici che mi vogliono bene per come sono e sono sempre stata perché sono rimasta la Marinella di sempre ma con un po' d'esperienza e maturazione in più. Spero che questa mia “estemporanea” sportiva possa servire da stimolo a tanti bambini a praticare la ginnastica in qualunque sua forma, sia Artistica, sia la mia preferita e cioè la Ritmica perché ho sempre sostenuto che questo sport, anche se considerato “minore”, è fondamentale perché crea la base per intraprendere qualsiasi disciplina sportiva agonistica e non. Un suggerimento va anche a tutte le società sportive: investite in ginnastica… iniziando con quella di base e, successivamente, sviluppando il settore agonistico perché dà immense soddisfazioni e contribuisce a far crescere la Regione Puglia.
Qualche giorno dopo il mio arrivo a Desio ho ricevuto in hotel una copia del mensile “Quindici”, direttamente dalla redazione, e mi ha fatto molto piacere, in primo luogo perché non mi aspettavo di ricevere questa sorpresa, poi perché ho letto un bell'articolo, infine perché anche le mie 8 compagne “di viaggio” e allenatrici hanno conosciuto uno spaccato di Molfetta. I prossimi impegni della nostra Nazionale di Ritmica previsti a dicembre sono: il 6 e 7 a Spoleto un incontro amichevole internazionale, sabato 13 a Desio una esibizione durante un saggio ginnico e dal 18 al 22 siamo state invitate ed esibirci ad Amsterdam durante un Gala di ginnastica. Penso di rientrare a casa intorno al 19 dicembre perché per l'infortunio non vado in Olanda e così trascorrerò un paio di settimane delle vacanze natalizie con parenti e amici, a proposito…tantissimi Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie di Buon Natale e stupendo 2004 (spero sia indimenticabile anche per me J)! Concludo questa lunga lettera (spero di non avervi annoiato) con i ringraziamenti che sono tantissimi ad iniziare dai miei genitori e mia sorella, la mia famiglia tutta, i miei amici e colleghe che hanno sempre creduto in me, la mia allenatrice a Monopoli, Cecilia Delfini, il Comitato Regionale Puglia nella figura rappresentativa del Presidente, Lorenzo Cellamare, il Consigliere Federale pugliese, prof. Giuseppe Lenoci, i fisioterapisti e la F.G.I. tutta che, dando fiducia a questa squadra, abbiamo potuto contraccambiare con due belle medaglie mondiali e una stupenda qualificazione olimpica. Auguri ancora!
Marinella
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cristina aloe
23 Aprile 2004 alle ore 00:00:00
Grazie per aver pubblicato qualcosa sulla mia ginnasta preferita!Marinella è bravissima, con la mia prof. ho assistito a un suo allenamento con la nazionale, merita propio di andare alle olimpiadi! E' una ragazza da ammirare, perchè è difficile stare lontano da casa e allenarsi duramente tutti i giorni, per di più la ginnastica è uno sport dove non ci sono grossi guadagni come il calcio!
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