Capitaneria di porto contro la pesca abusiva a Molfetta
MOLFETTA - In quest'ultimo fine settimana è stata effettuata un'operazione complessa di polizia marittima a largo raggio dalla Guardia Costiera del Circondario marittimo di Molfetta, attività ancora in corso.
Malgrado le condizioni meteorologiche avverse, una motovedetta del corpo ha pattugliato il litorale del Circondario di Molfetta, ispezionando gli specchi acquei dei porti di Bisceglie, Molfetta e Giovinazzo.
Contemporaneamente una pattuglia a terra procedeva nei confronti dei venditori abusivi di prodotti ittici sparsi per la città ed, in primis, lungo la banchina San Domenico del porto in spregio di qualsivoglia norma di carattere sanitario.
L' obbiettivo era di contrastare la pesca di frodo, la cattura di prodotto ittico al di sotto della taglia minima imposta dalla legge e la vendita di prodotti in cattivo stato di conservazione.
L'attività ha prodotto in soli due giorni di controlli i seguenti risultati:
• 5 informative di reato trasmesse alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani per vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione;
• 5 sequestri di prodotti ittici per un totale di circa 40 Kg fra occhiate -Oblada melanura, mussoli, arca noae, polipi, octopus vulgaris, alici (Engraulis encrasicholus) e ricci di mare, echinodermata (di quest'ultima specie, 800 esemplari circa);
• 1 verbale di contestazione amministrativa per mancanza dell'apposita etichettatura sul prodotto esposto al pubblico (sanzione amministrativa pari a 1.032 €).
Qualche giorno fa si è avuta inoltre, una proficua attività congiunta con il personale del Corpo della Polizia Municipale di Molfetta tesa a verificare chi, occasionalmente o abitualmente, espone in vendita prodotti ittici nel mercato ittico al dettaglio di “Piazza minuto pesce”.
Tale attività, compiuta congiuntamente, ognuno secondo le competenze istituzionali proprie, ha permesso di identificare i responsabili della vendita abusiva e di sequestrare il prodotto esposto.
A consuntivo dell'attività svolta si ritiene raggiunto l'obiettivo di contrastare la pesca abusiva e tutelare i consumatori. Da questo punto di vista, per garantire la salubrità del pesce che arriva sulle tavole, non si può
prescindere dal rispetto delle norme igienico sanitarie e dalla possibilità di rintracciare le origini del prodotto dal pescatore sino all'utente finale.
La frenetica attività di questi giorni ha altresì riguardato i controlli di polizia demaniale che hanno portato ad accertare:
• 3 reati per abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo, la cui relativa informativa è in corso di trasmissione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani;
• 2 verbali di contestazione amministrativa per inosservanza di provvedimento d'Autorità in materia di demanio (sanzione amministrativa pari a 1.032 €).