Cantieri perenni e l’ex spiaggia del Park Club negata ai disabili. Denuncia di una signora che racconta la sua disavventura
MOLFETTA – Che i lavori pubblici a Molfetta dei quali si vanta l’assessore “cantiere perenne” non siano proprio a regola d’arte, “Quindici” lo scrive da sempre.
Il motto di quest’amministrazione di destracentro con un servile Pd, trasformato in lista civica attraverso comportamenti ambigui, che faranno perdere al partito altri consensi oltre quelli che ha già perduto finora, potrebbe essere: “facite ammuina” come dicono a Napoli.
E i “cantieri perenni”, (copyright di “Quindici”, come l’ormai famoso “ciambotto”) ne sono una conferma: occorre far vedere che l’amministrazione opera continuamente, con cantieri sempre aperti, per riscuotere consensi elettorali, fare ammuina, insomma. Che importa se poi, i lavori sono fatti male e creano disagi ai cittadini?
L’ultima ammuina, di cui “Quindici” si è già occupato, dietro denuncia di una lettrice, riguarda l’ex Park Club, vantata dall’ufficio propaganda del Comune, come “restituzione della spiaggia ai cittadini” (ma quando mai era stata dei cittadini, essendo un lido privato?). E poi, ci piacerebbe sapere: i lavori sono stati finanziati dalla Regione?
Poi si scopre anche qui un cantiere perenne: comincia e non finisce, poi si... completa frettolosamente per l’inaugurazione, con tanto di partecipazione del sindaco ombra, il candidato voltagabbana al consiglio regionale Saverio Tammacco e, alla fine si scopre che questo cantiere non è più perenne, ma un’opera incompiuta (come altre). Infatti la passerella per scendere a mare, cede dopo appena 24 ore dall’inaugurazione (come “Quindici” ha dimostrato con le foto.
Ma quello che è più grave, è che l’amministrazione comunale vanta una passerella per disabili che in realtà è proprio una barriera ai disabili per l’accesso al mare.
Lo conferma una nota di un disabile, Anna Rita Muratori, che firma una sua denuncia pubblica, che rappresenta uno schiaffo per tutta l’amministrazione comunale, il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici (aspirante candidato sindaco dopo Minervini) Mariano Caputo (“cantiere perenne”): «Ieri mattina ho deciso di andare al mare in una delle spiagge accessibili di Molfetta, esattamente la spiaggia pubblica del ex Park club.
Io e mio marito siamo arrivati alle 9, siamo entrati e nella postazione del ser c'erano due ragazzi ai quali abbiamo comunicato che avevamo bisogno della sedia job per fare il bagno, essendo io disabile, loro gentilmente ci hanno detto che ci avrebbero raggiunto subito.
Tutto andava per il meglio... che bello!!! Ma appena arrivati sulla spiaggia notiamo con rammarico che l'accesso alla pedana per andare in acqua era occupato dagli asciugamani!!! La spiaggia era quasi vuota... Perché occupare quel passaggio? Dov'è il senso civico??....
Dopo aver liberato il passaggio ed essere passata sulla sedia job con i volontari del Ser e mio marito percorriamo la pedana... Arriviamo alla fine e cosa trovo.... un gradino!!! Non ci posso credere... Una pedana per disabili con gradino!!!
In 3 mi fanno scendere sui ciottoli e mi trascinano con difficoltà fino al mare.... Avevo una rabbia dentro che mi veniva da piangere... Ero delusa, mi sentivo sbeffeggiata da coloro che volevano far passare quella spiaggia per spiaggia accessibile!!! Che non hanno pensato due volte a pubblicizzarla con grandi titoli sui giornali ma poi nessuno ha verificato la correttezza dei lavori...
Io sono disabile... Ma anche un cittadino che merita rispetto... Rispetto...».
A questa dichiarazione si è aggiunta anche una nota dell'Associazione Amiciperlavita: "Con grande tristezza e amarezza condividiamo il post di una nostra socia, la signora Anna Rita Muratori. La delusione più grande deriva dal fatto di essere stati presi in giro, disillusi dalla possibilità di vedere Molfetta senza barriere. Prima che la spiaggia dell'ex park club fosse inaugurata, a seguito di alcune perplessità da noi sollevate in merito alla corretta realizzazione della rampa, fummo contattati e ufficialmente invitati, da sindaco e assessori a verificarne ...la bontà.
Spinti dal senso civico che, come cittadini e come associazione, ci contraddistingue, non ci siamo tirati indietro. Abbiamo, infatti, colto l'occasione per mettere in evidenza tutte le mancanze concettuali e strutturali che quella rampa presentava, dimostrando che, per com'era stata concepita, non sarebbe stata fruibile dalle persone in carozzella.Di contro, l'amministrazione, preso atto dei problemi constatati, si era resa disponibile a rimediare e migliorare.
Tuttavia è evidente che la fretta di inaugurare abbia avuto la meglio...nulla è stato fatto e LA RAMPA RISULTA TUTT'ORA INUTILIIZZABILE...."
Che dire? C’è solo da vergognarsi. Ci sono perfino i “privilegiati” ai quali vengono riservati i posti migliori sulla pedana di legno, occupando gli spazi con gli asciugamani. E la polizia municipale? Assente, come sempre.
Ma proprio in questi giorni è apparso in città un grande cartellone elettorale per il candidato dell’amministrazione comunale Saverio Tammacco, dopo aver ricevuto i contributi regionali per tante opere, vantando l’amicizia con il governatore del centrosinistra Michele Emiliano, ha deciso di cambiare casacca (come ha fatto altre volte in passato, passando da destra a sinistra e poi di nuovo a destra secondo le convenienze politiche: con quale credibilità oggi si presenta ai cittadini a chiedere voti?).
Con questo grande cartellone elettorale si annuncia una grande manifestazione pubblica col sindaco Minervini, Tammacco e tutti i pesci del rancido “ciambotto” al quale è stato cambiato il brodetto da rosso a nero. Naturalmente è stato aggiunto, appena in tempo, colui che può essere considerato il massimo esemplare politico dell'incoerenza, l’ultimo pesce voltagabbana, quel Pino Amato, passato dal centrodestra dell’ex sen. Azzollini al gruppo dei “civici”, forse sperando in qualche poltrona.
E, guarda caso, per il comizio elettorale, durante il quale saranno illustrati tutti i “cantieri perenni” e incompiuti o ancora sulla carta (compresi quelli avviati grazie ai finanziamenti della Regione del governatore Emiliano e a quelli del porto dell’ex sen. Azzollini) viene scelta come location proprio l’ex Park Club.
Ci viene il sospetto che la coalizione elettorale di Tammacco consideri il Park Club come un’area propria, magari da occupare con gli... asciugamani?
Altre volte abbiamo invitato il sindaco Minervini e la sua giunta a prendere esempio dall'amministrazione comunale di Bisceglie, per la pulizia del lungomare e della spiaggia. Ora li invitiamo a vedere la passerella realizzata per i disabili sulla spiaggia della città vicina e inaugurata da Emiliano (alleghiamo le foto). Con un pizzico di umiltà amministratori, ma anche tecnici e manodopera, avrebbero qualcosa da imparare e mettere in pratica anche a Molfetta.
Questa è la realtà che i cittadini devono conoscere e che “Quindici”, quello che gli altri non dicono, è qui a raccontare per amore di verità, al servizio dei cittadini (senza alcun tornaconto elettorale), per il bene comune di una città martoriata come Molfetta.
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