MOLFETTA - Un viaggio alla scoperta del lungo e complesso percorso di conquista della democrazia, un viaggio nel quale gli studenti si sono misurati con i grandi temi di attualità ai quali la Costituzione italiana ancora oggi, sessant’anni dopo la sua nascita, può fornire risposte, è stato compiuto da una ventina di ragazzi della scuola media “Corrado Giaquinto” in collaborazione con i docenti (il prof. Domenico de Ceglia, e la prof.ssa Elisabetta Mongelli), il dirigente scolastico (prof.ssa Rosalba Maria Carabellese), il writer Pin, famoso per i suoi murales.
Partendo dall’ascolto di alcune famose canzoni di De Gregori, Guccini, Gaber, Bennato, Turci e quindi dall’analisi dei loro testi, i ragazzi hanno creato laboratori operativi di musica, fotografia, pittura e grafica, resi possibili dall’uso di sussidi audiovisivi ed informatici.
L’obiettivo era educare alla democrazia e alla legalità, far comprendere i valori della Carta Costituzionale, prevenire il formarsi di pregiudizi e considerare la diversità come risorsa positiva.
Il risultato è un manuale del vivere civile realizzato con un linguaggio innovativo e creativo: “Cantare la costituzione, così matura, così giovane, così bella”.
I ragazzi hanno immaginato l’isola ideale di ognuno di noi in cui poter ritrovare qualcosa di buono: libertà, lavoro, famiglia, accoglienza, pace, democrazia. Quindi trovate le parole-chiave degli articoli della Costituzione italiana sono stati realizzati disegni e collage per rappresentarle.
In maniera simpatica sono stati riprodotti i luoghi della vita politica del nostro paese, la sala dove si riunisce il consiglio regionale, il Senato, la Camera dei Deputati.
Il progetto, finanziato dalla Regione Puglia e dal Comune di Molfetta e sostenuto dal sindaco Antonio Azzollini, prevedeva l’impiego di trenta ore pomeridiane distribuite nelle varie attività extrascolastiche, dove spesso è intervenuto il writer molfettese Pin che ha “dato colore” ai sogni dei ragazzi e che non ha mai giudicato negativamente le loro opere, i loro disegni, frutto della fantasia.
Un progetto quindi che ha permesso ai nostri studenti di confrontarsi su argomenti “alti” e di entrare in contatto con un mondo visto solo in tv o studiato sui libri di storia.
Ma su tutto è prevalso il rapporto umano, di cooperazione, collaborazione, di amicizia fra ragazzi di classi diverse, che hanno “imparato a parlare” senza aver paura di esprimere le proprie idee.
Attraverso la musica e il disegno essi hanno compreso i veri fondamenti della nostra Costituzione; concetti astratti come quello di libertà, uguaglianza, pace e democrazia hanno trovato concretezza nelle parole di don Tonino Bello, come nei testi del cantautore molfettese Caparezza.
Un libro a fumetti quello creato dai ragazzi, intriso di simbolismo: l’arcobaleno per rappresentare la pace, un singolare eroe alato simbolo di libertà, un salvagente che rimanda al concetto di accoglienza, una bilancia come simbolo di uguaglianza.
Un’isola di amore e pace non può esistere, canta Bennato, pensarci è solo pazzia, è una favola, è solo fantasia... è l’isola che non c’è! Ma non è un’invenzione e neanche un gioco di parole, canta ancora Bennato… Se ci credi basta perché, la strada la trovi da te!
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