Campionato al giro di boa Virtus può guardare alla salvezza
Si è chiuso il girone di andata del campionato di serie A dilettanti di basket, ed è tempo di un parziale bilancio per il Centro Ford Molfetta, la nostra compagine impegnata per la prima volta nella storia nella terza serie cestistica nazionale. Chiariamo subito che l'attuale dodicesimo posto non rende merito alla squadra del presidente Bellifemine, che ha pagato molto lo scotto del noviziato nella nuova categoria, pur avendo allestito una compagine di tutto rispetto. E' anche vero che l'allarmismo e lo scetticismo che si è respirato in questi mesi è stato eccessivo, probabilmente qualcuno ha dimenticato che tre anni fa si giocava la C1, e cinque anni fa il basket a Molfetta era qualcosa di quasi sconosciuto, languendo nelle serie minori e non seguito dalla città. La serie A dilettanti è roba seria, ed era inevitabile incontrare delle difficoltà all'esordio, difficoltà che però ci sembrano alle spalle. Non abbiamo visto marziani in questo girone, anzi la nostra squadra ha giocato spesso alla pari con le altre, ha pagato dei cali mentali in diversi finali di gara, quando ha ceduto dopo aver condotto a lungo. Si spiegano cosi gli 8 punti in classifica, che avrebbero potuto essere tranquillamente 12 o 14, quota attualmente play-off. Basti ricordare i punti buttati a Firenze (vantaggio di 16 punti) contro la squadra ultima in classifica, a Palestrina (vantaggio di 8 punti nel terzo quarto), in casa contro Sant'Antimo, per non andare troppo indietro nel tempo. Partito Longobardi, ed equilibrata la squadra con Malamov, il quintetto allenato da Carolillo è diventato più squadra, con una testa pensante (il capitano Andrea Maggi) e grande forza sotto canestro (l'affidabilissimo Di Marcantonio ed un Lillo Leo in versione super). I punti ce li mettono anche Nanut, Mapelli e Malamov e cosi il team è diventato più compatto. La società ha anche effettuato una scelta chiara confermando Sergio Carolillo, dando un preciso segnale alla squadra. La scelta è nel segno della continuità, affidandosi al coach che è cresciuto con la squadra ma che soprattutto, cosa che spesso viene dimenticata, ha fatto crescere la squadra e l'ambiente cestistico cittadino. Ma non è solo una questione di gratitudine. Lo scotto dell'inesperienza è inevitabile, ma il coach si è sempre tirato fuori dalle difficoltà, e soprattutto conosce a menadito l'ambiente, oltre a lavorare con l'asse play-pivot Maggi Leo da un triennio abbondante. E' l'asse portante della squadra. Le due vittorie consecutive a Matera e con Fossombrone hanno rilanciato le quotazioni dei nostri, in vista però di una serie di partite quasi proibitive. Bisognerà centrare qualche successo almeno in casa, prima di affrontare le ultime partite più abbordabili. Siamo fiduciosi per il futuro ed è la formula del campionato che ci fa nutrire questo ottimismo: l'ultima retrocede, e Molfetta non arriverà ultima nemmeno bendata (ndr società autorizzata a fare gli scongiuri), dalla decima alla tredicesima disputeranno i play-out per una sola altra retrocessione. La nona, invece sarà automaticamente salva. Non vogliamo fare previsioni troppo ottimistiche, ma sicuramente ai play-out si giocherà con squadre alla portata della Virtus, e quel nono posto è distante appena quattro punti e i biancoazzurri avranno in casa Firenze, Matera e Palestrina. Bisognerà tentare qualche colpaccio in trasferta ma la situazione assolutamente non è compromessa. Ci vuole unita d'intenti, e la serie A sarà un patrimonio importante da conservare, anche dopo un'annata sofferta.