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Calcio, presentata la nuova Molfetta Sportiva
13 luglio 2009

MOLFETTA -“Non stiamo improvvisando. E ci piacerebbe essere il futuro del calcio a Molfetta”. Presentata sabato sera la nuova Molfetta Sportiva. Un'idea nata un anno fa. Coltivata lungo tutta una stagione sportiva. Messa in pratica all'inizio di giugno e concretizzatasi il 3 luglio scorso. E' stata presentata così, sabato sera, nel corso di un incontro pubblico tenutosi nella sala Consigliare del Comune di Molfetta, la rinascita della Molfetta Sportiva. A tenerla a battesimo il gruppo dirigente dell'ormai ex Bari Sport Molfetta, la società fondata venticinque anni fa da Carlo Tattoli, che ha da pochi giorni ricevuto l'ok della FIGC alla richiesta di cambiare la propria denominazione sociale assumendo il nome storico del calcio molfettese. “Non è stata una decisione improvvisata, né è solo un cambio di nome. E' un progetto completo e molto serio per fare calcio nella nostra città”. Antonio Campo, neo Direttore Generale del club biancorosso di via Cristoforo Colombo, non ha lasciato spazio ad equivoci di sorta nel raccontare come si è arrivati, e perché, alla scelta di cambiare nome. “Abbiamo cominciato a pensarci il 3 Luglio dello scorso anno, non qualche giorno fa”, ha detto, raccontando puntigliosamente tutto il cammino percorso nella stagione calcistica 2008-2009 dalla Bari Sport, “provando ad assumerci l'onore e l'onere di tenere viva la fiamma del calcio molfettese dopo la scomparsa della Molfetta Calcio. Abbiamo condotto una stagione esemplare sotto tutti gli aspetti, sfiorando la promozione diretta in Prima Categoria e facendoci apprezzare da tutti per l'organizzazione societaria e per lo stile impresso al nostro modo di fare calcio”. “Con l'arrivo del Liberty”, ha continuato Campo, “ci siamo chiesti se avesse ancora un senso continuare a fare tutto ciò che avevamo cominciato a pensare e realizzare un anno fa. E ci siamo dati una risposta positiva. Perché la nuova Molfetta Sportiva è il progetto di un calcio basato soprattutto sulla passione, non sui soldi. E' l'idea di costruire giorno dopo giorno una società che abbia le basi sulle risorse di tanti, non di pochi o di uno solo come nel passato, e così raggiungere risultati che non corrano il rischio di essere cancellati nello spazio di una notte”. Le 'risorse di tanti', nella visione dei dirigenti della neorinata Molfetta Sportiva, sono soprattutto quelle di una base popolare di soci, la cui Assemblea sta al vertice dell'organizzazione societaria. “Vogliamo che la nuova Molfetta Sportiva sia una società di proprietà dei suoi soci”, sono state le parole del DG biancorosso, “e faremo di tutto perché il coinvolgimento dei soci nelle scelte della propria squadra vada al di là dei momenti assembleari previsti dallo Statuto”. I soci al vertice, quindi. E poi un'organizzazione ampia, con ruoli molto ben definiti, degna di una società di categoria superiore. Carlo Tattoli sarà il primo presidente della nuova Molfetta Sportiva. “Al suo impegno, ai suoi sacrifici, alla sua grande passione va il merito di aver reso possibile quello che oggi stiamo facendo”, ha detto ancora Campo, “ed è per questo che il logo della società manterrà la forma, l'immagine del porto di Molfetta con il Duomo e l'anno di fondazione, il 1984, della Bari Sport”. La carica di vice presidente andrà a Nino De Nichilo, ex calciatore e capitano della Bari Sport, in un Consiglio Direttivo attualmente composto da Nico Altieri, Antonio Campo, Felice De Candia, Vito De Fazio, Sergio Sgherza e Nicola Tatulli, ma che potrebbe presto allargarsi ad altre persone vogliose di contribuire al progetto in prima persona. Le funzioni di Direttore Sportivo saranno svolte da Vito De Fazio, responsabile della prima squadra e della formazione juniores. Nico Altieri sarà a capo del Settore Giovanile e Scolastico, che nelle intenzioni dei dirigenti della Molfetta Sportiva dovrà essere il vero fiore all'occhiello della società. “Partire dai giovani sarà il nostro impegno”, ha detto Altieri, “perché la nostra idea di calcio è soprattutto quella di un gioco e di un'occasione di crescita, ma anche perché da un serio lavoro sui giovani si può partire per costruire, come accade per tante società, il futuro della prima squadra”. A Sergio Leone sarà affidata l'amministrazione del club, mentre spetterà a Nicola Tatulli il coordinamento dell'Area Economato, per la gestione degli acquisti e dei rapporti con i fornitori. La definizione dei ruoli tecnici è in fase di completamento, ma sarà pronta nel giro di un paio di settimane al massimo. “Il futuro del calcio a Molfetta potrà avere qualsiasi nome - ha concluso Campo -, e per gli sportivi autentici ed appassionati non dovrà avere importanza quale. Noi, però, assicuriamo che faremo fino in fondo la nostra parte, e saremo contenti se quel futuro avrà il nome più caro a tutti, forse perché il più bello, Molfetta Sportiva”.
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X MA CHE DICI? 22 maggio 2008 NUOVO PALO E dunque nasce il nuovo Palo. «Canonico è entusiasta della nuova avventura - dice Enzo Milillo, (foto: La Gazzetta del Mezzogiorno) allenatore palese, da tre anni agli Allievi regionali della Wonderful -. Mi ha chiamato per organizzare il club dal punto di vista tecnico. Se devo essere sincero come cerco di esserlo sempre, ho provato a spiegargli che il campionato di Eccellenza rappresenta un impegno enorme, dal punto di vista organizzativo e da quello dell'impiego delle risorse. Lui è determinatissimo. Credo che sarà una bella avventura». Milillo, 43 anni, già allenatore di Palo, avrà il compito di direttore tecnico del nuovo soggetto sportivo. Nicola Canonico (foto: consiglio.puglia.it) ha voluto fare - utilizziamo le parole di Milillo - «un regalo alla città». Un cadeau impegnativo. «Sono un esordiente nel calcio e in quella che voi chiamate categoria importante. Concedetemi il beneficio della prima volta. Proclami? Sono abituato a non farne. Dico solo che nel lavoro come in politica sono riuscito a ottenere quel che mi prefissavo. Cercherò di adottare questi principi nel calcio. X ROBERTO DEGENNARO; Io non sono di parte(MOLFETTA SPORTIVA),sono d'accordo con te che per vincere qualcosa ci vogliono i soldi e i giocatori da prenderenon vengono senza. Pero' avrei preferito che lo facessero i molfettesi,comunque se sei contento cosi'allora tutto bene. Spero che tu non sia uno di quelli che ha sempre criticato Denicolo'(che metteva i soldi) e poi hai pianto la scomparsa del calcio quando non ne ha voluto cacciare piu' e se ne andato.Tutto per politica si e' detto.....




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