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CALCETTO- Il Nettuno Molfetta vince a Ruvo e fa beneficenza
04 febbraio 2003

MOLFETTA – 4.2.2003 Il capolavoro è doppio. Prima si sconfigge la prima in classifica a casa sua, appaiandola; poi si devolve il premio-partita di 250 euro a Maria Giovanna Monopoli, una bambina biscegliese nata prematuramente ed affetta da un distaccamento della retina ad un occhio, male curabile, nello specifico, solo in breve tempo (resta un altro mese) e per giunta a Detroit, in USA: ci vorranno 150 mila euro e non sarà semplice raccoglierli. Recuperati in extremis Gentile e M. Di Pinto, il duo Catino-Valente mette in campo, contro un Calcetto Ruvo ancora imbattuto in casa, un quintetto (composto da Mazzone, Gentile, Di Leo, Angelico e, a sorpresa, Di Chiano) estremamente aggressivo: pressing alto, col rischio di uno contro uno in difesa e gioco duro nei confronti delle bocche da fuoco ospitanti quando queste entrano in possesso della palla. La decisione di mettere sotto pressione i ruvesi si rivela azzeccata: è proprio Gentile, staccatosi dal suo ruolo di libero, a guadagnare la sfera poco fuori dell'area avversaria e a fornirla ad Angelico per un goal facile facile che porta in vantaggio la compagine biancorossa. Ancora Angelico sbaglia il 2 a 0 ed il Ruvo pareggia i conti con un'azione corale. Passa qualche minuto e sempre Gentile è decisivo: questa volta fa tutto da solo e fa partire un potente sinistro dalla media distanza che trafigge il portiere avversario per il 2 a 1. La gara è spigolosa ed Angelico trova il varco giusto per il 3 a 1: il pubblico di casa che gremisce la tribuna rumoreggia nei confronti dell'arbitraggio ma il folto gruppo di tifosi del Molfetta continua a sostenere i propri beniamini. Solo in un palo è la reazione del Ruvo e si va negli spogliatoi a tirare il fiato. Entra Minervini nella ripresa, la squadra arretra il baricentro ed il Ruvo, nelle cui file milita anche un brasiliano (Juan), si fa sotto: 3 a 2. Un superbo Gentile offre a Di Leo il pallone per il 4 a 2; di nuovo i padroni di casa spingono e accorciano le distanze: 4 a 3. Aspri gli scontri, asperrime le critiche di tifosi, allenatori e giocatori ai due giudici di gara. M. Di Pinto si accascia in un paio di occasioni dopo essere stato toccato duro alla caviglia malandata: al suo posto, mentre il Ruvo è in quattro per l'espulsione per proteste di un suo atleta, entra A. Di Pinto che sigla il 5 a 3. Poi è Gentile a lasciare il campo dopo il secondo giallo ma i ruvesi sono incapaci si sfruttare la superiorità numerica e di trasformare i due tiri liberi loro concessi: il match termina 5 a 3 per i biancorossi, che tengono a distanza (+4) il Real Gravina e raggiungono la vetta affiancando il Calcetto Ruvo a quota 28. Nell'epilogo della partita c'è spazio per un tentativo di aggressione da parte dei dirigenti e dei “tifosi” di casa ai danni della coppia arbitrale ed è necessario l'intervento (tempestivamente sollecitato via telefono dal presidente del Nettuno Papagni) delle forze dell'ordine per scongiurare un eventuale, probabile, peggioramento della situazione. Domanda d'obbligo: cosa ci faceva tutta quella gente (almeno una decina di ceffi malintenzionati) nei pressi degli spogliatoi? La sanzione per quest'atto di leggerezza, immaginiamo, consisterà in una pesante squalifica del campo del Calcetto Ruvo: ne valeva la pena? Prossimo impegno: Molfetta-Audace Bari l'8/2 Eugenio Tatulli
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