C’è chi dice No (alla corruzione)
Padova. Dopo dieci mesi passati in cella con il boss Renato Fontana, Francesco, agente infiltrato dei Servizi Segreti, entra nel clan mafioso della famiglia dei Fontana, implicata nel traffico di droga. Durante le sue indagini per far luce sulla morte del figlio del Ministro degli Interni, fatta inizialmente passare per un suicidio, Francesco scopre verità che gli fanno dubitare delle persone che ha intorno. Personaggi oscuri al confine tra il bene e il male contribuiscono a creare una costruzione complessa del sistema dei personaggi che contiene una schiera di figure dai contorni foschi e dal ruolo indecifrabile che portano il protagonista a compiere le sue indagini sempre più solo e con un crescente livello di rischio. C’è chi dice NO, il romanzo giallo di Andrea Martina, giovane autore salentino al suo secondo romanzo, descrive un’Italia in cui emerge un alto livello di corruzione e che non nasconde i legami tra Stato e mafia, e pone il protagonista di fronte ad una scelta cruciale, una scelta di campo che ogni cittadino è chiamato a fare. Potere e giustizia sono i contendenti della lotta che alberga nell’animo del protagonista man mano che la matassa si dipana e che la vicenda procede alla ricerca della verità. Una verità che sembra mutare di continuo, ambigua e sfuggente, in grado di essere facilmente mascherata da bugie e tentativi di depistaggio. Lo stile è scorrevole, il linguaggio diretto e immediato, la costante presenza di dialoghi serrati fra i personaggi rende la lettura incalzante. La suspense e il finale inaspettato coinvolgono pienamente il lettore e gli permettono sul finale di compiere un viaggio in un’Italia profondamente corrotta, dove l’autore si chiede se ci sia ancora chi dice NO.