Buona Pasqua di pace nel ricordo di don Tonino Bello ai lettori di “Quindici” in Italia e nel mondo, a tutti i cittadini di Molfetta
MOLFETTA – Buona Pasqua a tutti gli amici e i lettori di “Quindici” in Italia e nel mondo, auguri a tutti i cittadini di Molfetta, con la speranza che la pace torni a illuminare le zone di guerra.
Oggi, straordinaria coincidenza, il giorno di Pasqua è anche il Dies Natalis di don Tonino Bello, da 32 anni il Venerabile vescovo non è più con noi e ci manca tanto.
Vogliamo ricordare questo anniversario e questa Pasqua con le sue parole:
«Pasqua è la festa dei macigni rotolati.
E’ la festa del terremoto.
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell’orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro.
Ognuno di noi ha il suo macigno.
Una pietra enorme messa all’imboccatura dell’anima che non lascia filtrare l’ossigeno, che opprime in una morsa di gelo; che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l’altro.
E’ il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell’odio, della disperazione del peccato.
Siamo tombe alienate. Ognuno con il suo sigillo di morte.
Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l’inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi e se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la resurrezione di Cristo».
Don Tonino Bello
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