Brattoli (Servizi sociali): basta con l'assistenzialismo fatto finora
Anna Maria Brattoli, 44 anni, sposata, insegnante di sostegno e da sempre impegnata in diverse iniziative nel sociale, è stata nominata assessore ai Servizi Sociali nella nuova giunta guidata da Antonio Azzollini. Dopo gli anni in consiglio comunale (subentrò nell'ultimo scorcio della consigliatura divenendo capogruppo di An) è risultata, alle scorse elezioni amministrative, la seconda tra gli eletti nella lista di Alleanza Nazionale, con 255 voti di preferenza che le sono valsi la “promozione” in Giunta.
Con quale spirito affronta questa nuova esperienza?
“Certamente con grande senso di responsabilità. Mi è stato affidato un compito estremamente delicato e difficile ma cercherò di assolverlo con il massimo impegno e la massima dedizione, ponendo sempre al centro della mia attività i bisogni delle persone. Già in queste prime settimane da assessore ho potuto rendermi conto direttamente di quanta sofferenza ci sia specie in alcuni settori della città. Verso questi cittadini meno fortunati andrà tutto il mio impegno”.
Quali saranno le principali direttrici sulle quali si muoverà la sua azione di assessore?
“Penso che occorra ribaltare una certa logica assistenzialistica che ha sempre caratterizzato gli interventi pubblici in questo particolare campo. Il Comune non può essere considerato solo come una 'mucca da mungere', non può limitarsi, cioè, ad elargire contributi o aiuti economici. Questi sono importanti, certo, e talvolta indispensabili per far fronte a situazioni di emergenza o per mettere una pezza in momenti di difficoltà, ma non ci si può fermare a questo perché un sussidio economico non risolve le situazioni di disagio”.
Come pensa di affrontare, allora, questi problemi?
“Mi adopererò per creare una rete tra il Comune, le realtà associative che operano sul territorio, la Asl e le aziende private, in modo da consentire a chi vive in condizioni di difficoltà, specie perché non ha una occupazione stabile, di inserirsi nel mondo del lavoro. E' solo attraverso il lavoro che certe situazioni possono essere risolte. Penso anche a chi ogni giorno si reca presso il mio assessorato a chiedere un sussidio o un contributo economico: ecco, penso che occorra mettere queste persone nelle condizioni di non venire più a chiedere e questo è possibile solo attraverso la creazione di opportunità di lavoro per tutti”.
Questo proposito immagino che abbia tempi un po' più lunghi. Cosa pensa di fare, invece, nell'immediato?
“Riporrò molta attenzione per la questione degli anziani della nostra città, cercando di migliorare la loro vita partendo dalle piccole cose. Ma altrettanto impegno andrà posto nei confronti dei disabili: ci sono ancora troppe barriere architettoniche in questa città, anche per accedere al Comune, e queste rendono la vita terribilmente difficile per i nostri concittadini meno fortunati. Ci adopereremo per abbatterle nel più breve tempo possibile”.