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Bracconaggio, sequestrati nel foggiano richiami per uccelli Sei oggetti elettromagnetici per attirare le quaglie, 50 metri di rete per uccellagione completa di paletti e richiamo elettromagnetico installata all'interno di un residence privato nel territorio di Zapponata
22 maggio 2006

FOGGIA - Fine settimana impegnativo per la lotta al bracconaggio per gli uomini del comando Regionale del Corpo Forestale dello stato e degli uffici dipendenti (CTA Alta Murgia e Coordinamento Provinciale di Foggia) unitamente alle guardie volontarie del WWF Puglia, che hanno messo a segno una serie di colpi in zone molto calde per il bracconaggio in Puglia quale tutta l'area della Capitanata. Difatti nella notte compresa tra venerdì e sabato sono stati sequestrati in località Daunia Risi e Carapelle tra Zapponeta e Manfredonia 6 richiami elettromagnetici per attirare le quaglie, 50 metri di rete per uccellagione completa di paletti e richiamo elettromagnetico installata all'interno di un residence privato nel territorio di Zapponata, denunciato alla Autorità Giudiziaria di Foggia il proprietario della villa, liberate 8 quaglie ancora vive oltre alla denuncia di quattro cacciatori napoletani per disturbo alla fauna selvatica ed utilizzo di cani da caccia. Tutta l'area di notevole valore naturalistico di interesse internazionale è oggetto da anni di una notevole pressione venatoria in tutto il periodo dell'anno, più volte il WWF ha denunciato azioni di bracconaggio nel territorio compreso tra margherita di Savoia e Manfredonia in particolar modo in tutti i territori protetti presenti in quei luoghi (Saline di Margherita di Savoia, Daunia Risi e i territori ricadenti nel Parco del Gargano). Le specie particolarmente a rischio in questa stagione sono molti limicoli (cavalieri d'italia, avocette ecc, ardeidi quali aironi e garzette, oltre ai fenicotteri rosa presenti con una importante popolazione la seconda in Italia dopo quella della Sardegna) questi ultimi cacciati a scopo di trofeo. Mentre molti anatidi nonché quaglie vengono tuttora cacciati (nonostante i divieti) allo scopo di fornire i ristoranti regionali e non. Questa operazione rientra in un ampio quadro di collaborazione tra il Corpo Forestale dello Stato e le Guardie del WWF tendenti ad un sempre migliore controllo del territorio realizzato grazie alla convenzione nazionale siglata tra i due Enti.
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