MOLFETTA - Una bombola d’ossigeno di 9 milioni di euro da parte del Ministero dell’Interno che con il decreto del 19 ottobre 2012 ha rideterminato le riduzioni di risorse per i Comuni, assegnando al Comune di Molfetta un Fondo Sperimentale di Riequilibrio. In sostanza, un vero e proprio defibrillatore che ha permesso all’amministrazione Azzollini lo scorso 24 ottobre di ripianare un buco di bilancio che si stava affacciando minaccioso, variare alcune poste contabili al bilancio di previsione 2012 e destinare l’avanzo di amministrazione.
Diversamente, il commissario prefettizio non avrebbe nemmeno potuto accertare il mantenimento degli equilibri di bilancio lo scorso 29 novembre. Un “regalo” ministeriale in anticipo rispetto al periodo natalizio, necessario però a risollevare le finanze locali, fracassate non solo da alcuni provvedimenti economico-amministrativi molti dubbi e discutibili (evidenziati e spiegati esclusivamente negli ultimi numeri della rivista mensile cartacea di Quindici diffusa in edicola e non pubblicati on line), ma anche dal netto taglio ministeriale caduto a mannaia a marzo 2012.
Infatti, a maggio il Comune di Molfetta era anche ricorso al TAR contro il taglio di quasi 7 milioni di euro, mentre durante la seduta di approvazione del consuntivo 2011 e del bilancio di previsione 2012 le poste contabili del porto sono state spostate dalla spesa corrente alle spese in conto capitale.
Allo stesso tempo, l’amministrazione Azzollini ha ridotto gli stanziamenti degli oneri permessi di costruire per 2milioni di euro e dei proventi da assegnazioni dei suoli nei comparti 18, 17 e 4 per 1,5 milioni di euro, probabilmente perché errate erano state le previsioni, proprio come aveva denunciato in Consiglio comunale l’opposizione. Ma queste non sono state le uniche variazioni contabili, considerando le numerose richieste di assistenza da parte dei cittadini indigenti, l’assenza di disponibilità finanziaria per le attività culturali, le varie manutenzioni ordinarie e, soprattutto, l’impossibilità di ripianare le spese legali che a ottobre ammontavano a 930mila euro.
In particolare, le risorse finanziarie per sanare i vari buchi di bilancio sono state reperite dall’avanzo di amministrazione (80mila euro per il fondo svalutazione crediti e 292mila euro per incarichi e spese legali, secondo la correzione eseguita dal commissario prefettizio), dal prelevamento di risorse dal fondo di riserva ordinario (133mila euro) e dall’incremento del Fondo Sperimentale di Riequilibrio.
Tra l’altro, le variazioni al bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012/14 e i piani esecutivi di gestione per l’anno 2012 si sono attestate a quasi 7 milioni di euro.
Sul prossimo numero di Quindici, in edicola il 15 dicembre 2012, saranno approfondite le variazioni al bilancio di previsione 2012 (entrate tributarie, trasferimenti di capitale, spese correnti e in conto capitale, funzioni relative la scuola e la cultura, ecc.), con uno sguardo alla manovra di assestamento degli equilibri di bilancio.
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