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Bilancio della “Settimana blu” dell’Amerigo Vespucci di Molfetta Emozioni e commenti dei protagonisti delle manifestazioni
28 maggio 2022

 MOLFETTA - Si è conclusa la Settimana blu, festeggiata dall’IISS Amerigo Vespucci; a suggellare questa maratona dedicata al fascino e alla bellezza ma anche alla salvaguardia del mare è stato il Tarta Free, in collaborazione con la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Molfetta, il Centro recupero tartarughe marine WWF e con il patrocinio del Comune di Molfetta. Nel corso dell’evento, in data 26 aprile, in un’atmosfera festosa (con la partecipazione di 400 studenti circa delle secondarie di primo e secondo grado di Molfetta e dei Comuni limitrofi), dalla Spiaggia I Cala, sono state liberate numerose tartarughe marine. Di seguito riportiamo le percezioni della Settimana Blu, rivivendola attraverso le emozioni e le parole dei protagonisti, giovanissimi e adulti, delle manifestazioni che hanno avuto luogo.

Giuseppe Piscopo, studente del 1° anno dell’indirizzo nautico, sottolinea l’emozione provata nel partecipare alla Settimana blu, grazie anche alla possibilità di interfacciarsi con gli alunni della scuola elementare, arrivando quasi a rivivere sensazioni dell’infanzia. “Un evento in particolare” ha suscitare in lui “questa emozione”, l’incontro “con un piccolo che aveva già le idee chiare sul suo futuro: ‘diventare un capitano di navi’, cosa a cui ambivo anche io alla sua età”. In generale, l’esperienza ha stimolato la riflessione “sui problemi ambientali che affliggono l'ecosistema marino, grazie all’assemblea in aula magna e alla raccolta dei rifiuti sulla spiaggia”.

Anche personale proveniente da altri istituti ha manifestato apprezzamento per la Settimana blu. Un docente dell’IISS “Mons. Bello”, a proposito del Tarta Free, sottolinea come gli alunni delle classi 4AC e 3BS dell’istituto abbiano potuto trascorrere “una splendida mattinata all’insegna della promozione della cultura del mare. L’attività, di grande valore formativo, ha coinvolto in particolare gli alunni della 4AC che hanno curato il servizio fotografico durante la liberazione delle tartarughe caretta caretta. L’esperienza ha rappresentato la sintesi della consapevolezza dell’importanza e del rispetto dell’ecosistema marino”.

Da personale della Scuola primaria Scardigno è sottolineato come sia “stato molto interessante e coinvolgente conoscere e realizzare i diversi nodi marinari e mettersi al timone del simulatore di bordo. L’opportunità di osservare da vicino le tartarughe marine, poterle ammirare mentre nuotano, separati solo dal vetro, è stata una splendida esperienza per tutti i bambini e le bambine...” Docenti della S.M. San Domenico Savio muovono dall’incipit della poesia Mare di Pascoli («M’ affaccio alla finestra, e vedo il mare…»), per sottolineare la pervasività dell’elemento marino, “da sempre l’interlocutore essenziale della nostra gente”, nella vita di “noi molfettesi” che “in ogni angolo della nostra città possiamo vedere il mare e percepire il caratteristico profumo di salsedine”.  Dichiarano che “L’esperienza che gli studenti delle classi 2^A e 2^E” dell’IC “R. Scardigno – san D. Savio” di Molfetta “hanno potuto vivere nella giornata dell’otto aprile, permetterà loro di comprendere meglio l’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030 che mira a conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Sarà pertanto opportuno escogitare soluzioni sempre più efficaci per “concentrarsi sulla promozione del buon governo, dei processi decisionali partecipativi e delle migliori pratiche nel settore della pesca”.

Ancora a proposito del Tarta free, una classe seconda dell’IC San Giovanni Bosco e V. Zagami si è soffermata a riflettere sul fatto che il momento “della liberazione, accompagnato da applausi, canti, bandierine colorate e svolazzanti, ha suscitato grande euforia da parte di tutti i bambini che hanno atteso per giorni” la cerimonia. L’evento è stato caratterizzato da notevole partecipazione emotiva dei bambini “i quali hanno sperimentato in prima persona l’importanza della tutela dell’ambiente marino e della protezione di alcune specie che, a causa di comportamenti poco corretti, spesso sono in pericolo”. “Abbiamo visto le tartarughe finalmente libere in mare”, hanno dichiarato alcuni di loro. “Tutti siamo stati felici per questa bellissima esperienza”

Altomare Francesco, di “Blu Poseidon” esprime soddisfazione per il fatto che “finalmente le tartarughe dopo le dovute cure possono nuotare”, ritornando quindi “nell’ambiente in cui sono nate e si son sviluppate. IL MARE. Immergersi nel profondo blu è come tornare nel grembo materno”.  

Pasquale Salvemini, soddisfatto del ruolo ricoperto dal Centro di recupero tartarughe marine WWF di Molfetta e auspicando altre esperienze di tale natura, dichiara quanto sia “fondamentale condividere le nostre esperienze in campo ambientale con le nuove generazioni. Trasmettere le emozioni che si provano in diretta durante la liberazione di tartarughe può assumere quel valore aggiunto difficilmente ottenibile da una lezione tenuta in classe”.

Entusiasmo è espresso anche da Franco Minervini, Direttore Assopesca, e Alberto Carlucci, del Consorzio Mercato Ittico; la partecipazione delle loro realtà alla settimana del mare ha avuto, non a caso, quale titolo Dallo sbarco all’incanto. “Abbiamo fatto vivere a decine di ragazzi e i loro accompagnatori il percorso e le attività che gli equipaggi dei nostri motopesca compiono, per far giungere il pescato fresco sulle tavole dei consumatori”. Le scolaresche hanno potuto constatare cosa avviene durante “l’ormeggio in banchina e il successivo sbarco del pescato” e poi ancora “il trasporto al mercato ittico”. “Al mercato ittico, tutti hanno potuto assistere alle operazioni di pesatura, di compilazione della dichiarazione di sbarco e successiva etichettatura. Una vera e propria carta di identità del pesce pescato dalle nostre barche”. Suggestivo è stato anche il momento del sorteggio “che deciderà il turno di vendita nelle tre aste attive oggi al Mercato Ittico all’Ingrosso. Per l’occasione il sorteggio è stato fatto nella modalità non più usata ormai, e cioè assegnando al nome del motopesca un numero di una pedina della tombola estratti da un sacchetto scuro”. “La parte più coreografica e affascinante” è stata naturalmente “il momento all’asta”, nell’intreccio delle voci dell’astatore che vende e dei “commercianti che acquistano, in un rito che si ripete da anni e che traduce, in quegli attimi, il lavoro sull’acqua del mare in reddito per le imprese e i marinai”. La visita guidata sui motopesca ormeggiati in banchina ha veduto i giovanissimi partecipanti “accolti dai comandanti e dall’intero equipaggio” che hanno illustrato loro il funzionamento di “tutte le attrezzature di pesca e le strumentazioni” e mostrato “i locali che fanno sentire i nostri pescatori un po’ a casa durante le lunghe giornate in mare”.

Anche la Lega Navale ha collaborato alla Settimana Blu. Come ha sottolineato il presidente Felice Sciancalepore, “Il mare è la palestra naturale della nostra città e la Lega navale, da sempre attenta al rispetto, alla salvaguardia e alla valorizzazione del mare, si rende disponibile per avvicinare i giovani e i non più giovani agli sport nautici. I bambini che abbiamo ospitato durante la settimana blu, sono stati molto attratti dalle imbarcazioni e da tutto quello che concerne le attività sul mare”.

Armando Piacentino, Comandante della Capitaneria di Porto, esprime soddisfazione “non solo per l’alto numero di partecipanti, ma anche perché si è riusciti, lavorando in piena sinergia con l’Istituto “Amerigo Vespucci”, a coinvolgere un po’ tutti gli attori (associazioni della pesca, cantieri navali, imprenditori, etc.) che ruotano attorno al ‘pianeta mare’”. È stato importante per la Guardia Costiera di Molfetta “raccontare agli studenti il” mestiere ch’essa svolge “al servizio della comunità, apprezzandone la viva curiosità e la sensibilità nel comprendere l’esigenza di tutelare e preservare il nostro mare, per consegnarlo integro alle future generazioni”. Piacentino evidenzia ancora quanto importante sia il contributo della scuola nel “promuovere la cultura del mare” e sensibilizzare le giovani generazioni “sui principi della sicurezza e della tutela dell’ambiente”.

Soddisfazione dei docenti dell’IISS Vespucci: “Siamo una scuola storicamente legata al mare e organizzare questo progetto in collaborazione con altre realtà cittadine ci ha fatto riscoprire le nostre radici dandoci uno slancio per il futuro”. Gioia anche del Dirigente scolastico, il prof. Carmelo D’Aucelli. Ringraziando tutti gli attori della Settimana blu e in particolar modo i docenti, i quali “dimostrano sempre la loro grande capacità di cogliere il meglio per i loro studenti che consenta una crescita verso una cittadinanza attiva”, egli riflette sul fatto che “Il mare si conferma elemento di unione. Ha fatto incontrare nella realizzazione de progetto ‘Settimana blu’ l’Istituto Vespucci di Molfetta con la sua città, le imprese, le associazioni, la Capitaneria di porto, il centro di recupero tartarughe marine e soprattutto con più di 1000 studenti delle scuole cittadine per approfondire aspetti di conoscenza e di rispetto del Mare e dei suoi abitanti nel loro elemento naturale - l'acqua- e di coloro che vivono per mezzo del mare e con il mare. Grazie a tutti”.

© Riproduzione riservata

 

Autore: Gianni Antonio Palumbo
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