Bilancio annuale positivo per il WWF di Molfetta
MOLFETTA - L'anno volge ormai al terminee, come di consueto, dicembre è il tempo in cui ci si interroga sul lavoro svolto ed sui risultati ottenuti.
Per il Wwf di Molfetta il 2009 registra un bilancio sicuramente positivo. È stato l'anno che ha segnato il trasferimento in una nuova sede (via G. Puccini, 16), che è stata anche sede logistica del numero verde contro i reati ambientali. Notevole l'impegno di decine di volontari che hanno costantemente vigilato sul territorio. Frutto di tale attività sono state le decine di denunce contro il continuo degrado delle campagne e delle coste, con le costruzioni edilizie che ormai investono anche le lame.
A queste vanno aggiunte le segnalazioni di numerose discariche (ad esempio nelle località Lama Martina e Lama Vincenza) e di pozzi abusivi individuati non solo a Molfetta ma anche a Terlizzi e Bitonto.
Altrettanto importante l'attività svolta in tutta la provincia di Bari per il recupero di animali selvatici in difficoltà: oltre 230 esemplari di rapaci diurni e notturni (gheppi, grillai, gufi comuni, barbagianni…), gabbiami, rondoni, succiacapra, ricci di terra, volpi e rettili.
Tutte queste attività sono state realizzate anche grazie alla collaborazione con le Forze dell'Ordine, , con le quali il Wwf, ormai da anni, ha un legame preferenziale (Guardia di Finanza di Molfetta, Baschi Verdi e Gruppo Aeronavale della GdF di Bari, Noe dei Carabinieri di Bari, Corpo Forestale dello Stato di Bari e Corato…).
Preziosa si è rivelata la collaborazione con l'Università di Bari, in particolare con il prof. Raffaele Monaco della Facoltà di Agraria, grazie al quale decine di favi, contenenti migliaia di api, sono stati recuperati (un grazie va rivolto anche ai Vigili del Fuoco di Bari e Molfetta).
Altrettanto importante è stata la collaborazione con il prof. Antonio di Bello, della Facoltà di Medicina Veterinaria e con il prof. Nicola Zizzo, docente di anatomia patologica nella medesima facoltà, che sono i diretti collaboratori scientifici del progetto tartarughe marine del Wwf, e dello staff veterinario dell'ASL BA/2 di Molfetta.
Un capitolo a parte merita proprio l'attività di salvaguardia delle tartarughe marine, con oltre venticinque esemplari recuperati e liberati al largo della costa barese nel corso dell'anno. La nostra città, sede di un centro di recupero, è stata scelta anche dal Wwf Italia come "focal point" nell'ambito dell'iniziativa nazionale denominata "turtle week".
Un sentito ringraziamento va ai comandanti ed al personale delle capitanerie di porto di Molfetta, Bari, Giovinazzo, Trani e Barletta che, grazie alla loro disponibilità, hanno permezzo a decine di tartarughe marine di riconquistare il loro habitat naturale.
Dato l'elevato numero di esemplari recuperati, il centro si sta rivelando troppo piccolo; i volontari auspicano che l'Amministrazione comunale di Molfetta collabori maggiormente al suo ampliamento.
Molto, però, è ancora da fare in merito alla tutela dell'ambiente. Il 2010 sarà un anno sicuramente molto impegnativo per il Wwf Molfetta, che festeggerà venticinque anni di attività. La nuova struttura di via Puccini, più accogliente, favorirà anche l'organizzazione di iniziative che coinvolgeranno i più giovani (ragazzi dai 12 ai 18 anni).
"Oltre alle Forze dell'Ordine, agli studiosi e ai tecnici con i quali si è instaurata una costante collaborazione, - ha affermato Pasquale Salvemini, responsabile del Wwf Molfetta - un sentito ringraziamento va a tutta la stampa locale e regionale che ci segue ormai da tempo.
Per il prossimo anno ci auguriano una maggiore sensibilità ambientale in primis da parte di tutti gli amministratori. Inoltre ci auguriamo di piantare "1000 alberi" per compensare il tagli di quelli abbattuti in tutta la nuova zona di espansione e in tante aree pubbliche molfettesi".