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Basket. Sempre la solita Virtus Molfetta
19 ottobre 2009

MOLFETTA - La Nuova Virtus Basket Molfetta non esce dalla crisi e coglie la quarta sconfitta di fila. Questa volta è Agrigento a infrangere i sogni di quanti speravano in un'inversione di tendenza in termini di risultato. Molfetta ha tenuto il ritmo dei più quotati avversari, anzi, è stata avanti nel punteggio per quasi tutta la gara per poi sciogliersi come neve al sole in un ultimo quarto da dimenticare. Il pre-partita era tutto per Lollo Di Marcantonio tornato a Molfetta, dopo le sue già note vicende personali, con una gran voglia di calcare il parquet del PalaPoli. La gara si apriva con un canestro di Leo ma l'avvio era di marca ospite perché ben presto Cardillo e Caprari piazzavano il sorpasso. Paparella e ancora Cardillo allungavano dalla lunga distanza ma la tripla di Maggi faceva esplodere il pubblico che credeva nella vittoria. Un buon Fessia trovava la parità. La Virtus sbagliava troppo a rimbalzo lasciando troppe opportunità agli ospiti, poco efficaci in attacco. Una penetrazione di Cucinelli valeva il sorpasso molfettese. Agrigento pressava su tutti i portatori di palla e così Molfetta era costretta a tentare dal perimetro: le triple di Cucinelli e Malamov davano alla Virtus il break che le consentiva di chiudere in vantaggio la prima frazione. Nel secondo quarto Molfetta cercava di prendere il largo. Gialloreto guidava l'avanzata con una gran penetrazione che valeva il +5, poi Leo vinceva il confronto con Giovanatto e portava i suoi sul 25-19. Agrigento, in questa fase, si aggrappava al solo Cardillo. Le triple di Leo e Malamov valevano il +10 molfettese prima che anche Gialloreto trovasse il tiro perfetto dal perimetro.  Il pubblico si esaltava e credeva nella vittoria mentre in campo la buona difesa molfettese costringeva a tentativi concitati da parte degli ospiti che venivano ripetutamente respinti dal ferro. A metà quarto il punteggio era di 36-23 per la Virtus. Agrigento tornava in corsa con una tripla di Paparella e Carolillo decideva di reinserire Maggi al posto dell'ottimo Gialloreto. Il momento era delicato ma l'infallibilità di Cucinelli dalla lunetta permetteva a Molfetta di rimanere avanti con un vantaggio rassicurante. Uno scatenato Virgilio rubava palla per il contropiede vincente, poi la solita tripla di Paparella e a seguire quella del suo compagno Giovanatto riaprivano la gara. Si andava a riposo con la Virtus avanti di 9 lunghezze. Inutile dirlo, il terzo quarto si apriva con la tripla di Paparella (devastante da tre, chiuderà con 6/8)ma Fessia e Malamov perfezionavano il break. Dopo quattro minuti Molfetta toccava il +15 (53-38). Una tripla di Caprari suonava l'allarme ma Carolillo decideva di non apportare modifiche al quintetto titolare. La Virtus iniziava a sbandare dopo l'ennesima tripla di Paparella a cui seguiva il canestro di Rotondo che riportava in partita i suoi. Maggi era costretto ad abbandonare il campo per un infortunio, al suo posta dentro Gialloreto. Poi fuori Leo e Cucinelli e dentro Tagliabue e Zambrini. Una tripla di Malamov spezzava il ritmo e sospingeva ancora una volta  Molfetta costretta, tuttavia ad andare all'ultimo riposo con il risicato vantaggio di 3 punti. Rotondo impattava in apertura: era il pari 58. Poi Agrigento superava Molfetta con un contropiede di Paparella ma Gialloreto replicava. Agrigento toccava ben presto il +5 grazie ai liberi concessi a Paparella poi la tripla di Cucinelli dava ancora speranze al pubblico. Leo era costretto ad abbandonare il campo reo del suo quinto fallo. Il punteggio era fermo sul 67-71 con ancora due minuti da giocare. 2/2 di Malamov per il -2 Molfetta poi le decisioni dubbie del signor Tirozzi costavano i tentativi a gioco fermo di Cardillo. Un dubbio antisportivo fischiato a Zambrini permettevano a Rotondo di incrementare e ad Agringento di mantenere il possesso in chiusura.
Finiva cosi, con un po di amarezza e tanto rammarico per non essere riusciti a sfruttare l'ottimo vantaggio e aver concesso all'avversario una rimonta insperata.  PARZIALI: 21-17, 44-35; 58-55  MOLFETTA: Maggi 3, Zambrini, Gialloreto 7, Malamov 23, Fessia 6, Cucinelli 15, Leo 15, Tagliabue, Peresini e Bellmann n.e. All. Carolillo  AGRIGENTO: Virgilio 7, Anello, Paparella 22, Cardillo 10, Caprari 7, Rotondo 17, Giovanatto 11, De Gregorio Raneri e Di Simone n.e. All. Corpaci ARBITRI: Flammini e Tirozzi.

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Alla vigilia di quest'altro match, commentavo l'uscita del sig. Maggi sul suo non gradimento delle proteste - GIUSTE, OGGI ANCOR PIù - dei sostenitori per le mediocri prestazioni della compagine. Sembravano di buon auspicio le parole del giocatore, anche alla luce del risultato, ancorché negativo rimediato a Ostuni, ottenuto con un gioco un pò più vero. Quanta illusione e quanta delusione! Ieri sera abbiamo ancora una volta assistito alla sagra dell'inutile. Da una parte l'Agrigento: concentrazione, grinta, voglia di fare, atleticità, attenzione al gioco, tecnica più che accettabile. Dall'altra la Virtus: con un gioco "onesto", sicuramente migliorabile nei primi due periodi, poi il buio. Giocatori frastornati, distratti, (mia opinione) atleticamente non messi bene, nervosi, a volte forse anche apatici, che hanno reazioni, peraltro inconsulte (Leo fuori per 5 falli e in finale fallo antisportivo), che ha subito il ritorno degli avversari senza reagire adeguatamente. Adesso, buttandola come si dice in vacca, che si fa? Non una parola da chi conta, la solita manfrina degli arbitri (dimenticando che costoro arbitrano due squadre che si affrontano, quindi in termini squisitamente oggettivi, la nsotra disapprovazione per alcune scelte, ha come contraltare l'approvazione dell'altra parte: quindi tutto relativo). Sempre per tenerla...in vacca, anche quest'anno abbiamo speso e spendiamo dei soldi per vedere spettacoli indecenti. E che nessuno, a nessun livello se ne venga fuori col dire che lo sport è questo! Lo sport, da come la vedo io, è VOGLIA DI FARE, SACRIFICIO e TECNICA! qualità che in quattro partite, due delle quali viste in diretta, non sono affatto emerse. Stessi "fantasmi della passata stagione?
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