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BASKET - La Virtus Molfetta esprime cordoglio per i fatti di Catania
06 febbraio 2007

MOLFETTA - Gli incidenti di venerdi scorso, avvenuti in quel di Catania, in occasione dell'incontro di calcio Catania-Palermo che hanno portato alla morte dell'Ispettore Capo della Polizia Filippo Raciti, restano vivi nel ricordo di ognuno di noi, sportivi e non. La Nuova Virtus Basket Molfetta vuole a tal proposito esprimere sentimenti di cordoglio per la famiglia Raciti e parole dure e inappellabili nei confronti di fatti di violenza senza motivazione e assolutamente estranei ai veri principi sportivi e sociali. Morire per una partita di calcio e per servire il proprio Paese, fungendo da controllore della tranquillità del popolo, resta un fatto di assoluta gravità verso il quale non si può rimanere indifferenti. La Nuova Virtus Basket Molfetta da sempre ha fondato i propri valori etici e morali sulla correttezza e il rispetto dell'avversario e della tifoseria ospite di turno, cercando di aumentare il livello di cultura sportiva che spesso nel nostro paese non ammette la sconfitta e peggio dimentica di essere in presenza di un “gioco” e che come tale andrebbe vissuto sia nella vittoria che nella sconfitta. Teofilo e soci in campo hanno sempre mostrato una signorilità e una calma che ha sempre consentito di vivere al PalaPoli delle bellissime domeniche di sport condivise con il numeroso pubblico di Molfetta che ha sempre tifato con un'allegria e una spensieratezza, da prendere ad esempio. Anche ieri dopo aver ricordato con dolore e rispetto Filippo Raciti con un minuto di raccoglimento, il match è stato vissuto con grande correttezza e sugli spalti è arrivata ancora una volta la conferma di vivere in un ambiente esemplare dal punto d vista etico e morale. Nel palazzetto di Molfetta in questi anni si è riusciti ad inculcare la preferenza del cosiddetto “tifo a favore” del Molfetta e dei beniamini di casa piuttosto che l'antipatico e a volte irriguardoso “tifo contro” di cui molte tifoserie fanno largo uso, preferendo durante le partite passare più tempo ad insultare gli avversari invece che incitare i propri giocatori. Sicuramente le ragioni e le colpe dei gravi fatti accaduti sabato sono di difficile soluzione e attribuzione, in un mondo come quello del calcio malato e macchiato dagli ingenti interessi economici che ne ruotano intorno ad esso. Venerdi si è toccato il fondo di una situazione già però da tempo difficile e che spesso è stata ingiustamente sorvolata, lasciando maggior spazio agi sponsor e ai diritti televisivi, sempre più padroni d questo calcio-business. Domenica come in tutte le altre partite che verranno tutto il mondo Virtus attuerà il modo più giusto per ricordare l'Ispettore Raciti: onorare lo sport e vivere giornate di festa continuando a tifare per la Virtus, condannando sempre più fermamente la violenza e le degenerazioni del tifo di cui sinceramente non si sente assolutamente bisogno nel caldo e accogliente PalaPoli.
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