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Basket, Cuore Gammauto, ma non basta Molfetta lotta per 40 minuti, ma cade in terra leccese 76-73
13 febbraio 2012

MOLFETTA - Nel turno numero 21 del girone H della serie C1 Nazionale non basta una prova tutto cuore e intensità alla Gammauto Chevrolet Molfetta per tornare alla vittoria sul campo della capolista Monteroni: al termine della sfida hanno la meglio i leccesi con il punteggio di 76-73. Sono fatali al team di coach Gesmundo gli ultimi 5 minuti, affrontati senza Bei, privato di 5 falli, e la scarsa lucidità dalla lunetta.
La Gammauto Chevrolet torna in campo dopo ben tre settimane di stop forzato, causa i due turni di riposo e il rinvio causa neve del match contro Monopoli, e lo fa senza due uomini importanti come capitan De Gennaro, ancora ai box, e Giampaolo Sancilio, a casa febbricitante.  Coach Gesmundo parte quindi con Corvino, Di Lauro, Cecchetti, Lombardo e Bei, contro un Monteroni al gran completo, con il rientro anche dell'ex di turno Maurizio Rotolo dopo diverse partite di assenza.
L'avvio ospite è bruciante: sono Corvino e Lombardo, le principali armi offensive molfettesi,  a firmare il 2-9 dopo soli 3 minuti, e a caratterizzare il primo allungo deciso del match. Monteroni dopo il breve smarrimento iniziale ritrova subito lo spirito da capolista, e con Serrroni ed un Chirico che appare subito in serata di grazia firma un 10-0 che vale il controsorpasso locale sul 12-9 al 5° minuto di match. Da questo momento in poi la gara procede sui binari dell'equilibrio, con le due squadre a rispondersi colpo su colpo e a dar vita ad un match al contempo spettacolare e agonisticamente duro. Il primo quarto si conclude con la spettacolare rubata del sempre più positivo Milo Bacchini che in lay-up sulla sirena firma il 16-20 al 10°.
Ancora equilibrio in avvio del secondo periodo, con Monteroni che fatica a trovare la via del canestro, merito di una splendida difesa di squadra ritrovata da Molfetta, mentre in attacco Corvino è lucidissimo e carica di falli i pari-ruolo ospiti, macinando punti su punti dalla lunetta. Su un parquet reso sempre più difficile dall'umidità sale in cattedra Lombardo, che domina sotto le plance contro Paiano ed Errico e sfrutta la sua abilità dalla lunga distanza per dare a Molfetta il 31-33 con cui si concludono i primi due quarti.
In avvio di terzo periodo due triple consecutive di uno scatenato Valerio Corvino danno nuovamente il massimo vantaggio della partita a Molfetta sul 33-41, prima che un indemoniato Chirico prenda sulle spalle la sua squadra e con una tripla senza ritmo e una gran schiacciata in contropiede riporti in partita il team Monteronese, 42-41 al 26'. Il quarto fallo di Bei è manna del cielo per il team di casa, con Molfetta costretta a far di necessità virtù, viste le scarse possibilità di rotazione a disposizione di coach Gesmundo. Sono ancora Chirico e Corvino le principali armi offensive dei due team alla fine di terzo quarto, che si conclude sul punteggio di 49-48.
In avvio di quarto periodo Provenzano sigla una tripla che sembra poter dare il là all'allungo della squadra di casa, ma la Gammauto Chevrolet non molla e con Corvino, Cecchetti e Bacchini si riporta avanti nel punteggio sul 52-55. Al 34' la svolta psicologica del match: Bei realizza da sotto canestro dopo ripetuti contatti con Paiano, dice, per il duo arbitrale, qualcosa di troppo in direzione del suo avversario e rimedia il quinto fallo in un momento  topico del match. Molfetta affronta gli ultimi 5 minuti con il solo eroico Lombardo a lottare sotto le plance, ed un Chirico che non ne sbaglia più una: 60-59 al 37'. Negli ultimi 3 minuti sono i tiri liberi a fare la differenza: il playmaker avversario Federico Durini è estremamente cinico dalla lunetta, con un 7/8 al limite della perfezione, mentre Molfetta sente la fatica di una gara disputata con cuore e orgoglio e pecca di precisione nel momento decisivo. A nulla serve il canestro sul fil di sirena di Milo Bacchini su un altro assist di uno strepitoso Corvino, se non a fissare il punteggio finale sul 76-73 a favore di Monteroni.
Il team di coach Gesmundo non ha nulla da rimproverarsi: ha dato il massimo e forse anche più in una situazione davvero difficile, lottando per tutti i 40 minuti alla pari di un avversario che sulla carta non teme rivali in questo campionato. La speranza, per coach Gesmundo e per tutto lo staff e i tifosi molfettesi, è quella di recuperare tutti gli uomini in vista delle prossime partite, specie l'ostica trasferta di Airola di domenica prossima.
Da segnalare lo splendido gesto finale dei tifosi di ambo le parti, uniti in una stretta di mano che rappresenta il vero e proprio stendardo non solo di questa serata di bel basket, ma dello sport intero.
 

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